Ciao! ^^
Questo è stato un capitolo davvero intenso, che ho letteralmente divorato e adorato dall'inizio alla fine.
Il viaggio nel Regno del Caos prosegue per i nostri eroi, e non nel più semplice die modi. Mentre Cyran continua a essere assolutamente a suo agio in un luogo che, ancor prima della rivelazione sulla sua natura, è chiaro essere casa sua, lo stesso non si può dire di André e Francis: le condizioni di André, in particolare, sono precipitate dopo l'utilizzo che ha fatto della magia e gli sbalzi termici a cui il luogo in cui si trova lo ha sottoposto. Il suo corpo è davvero arrivato al limite, ma comunque André non demorde in un momento in cui la sopravvivenza del gruppo è nelle sue mani e nella sua capacità di continuare a rimanere concentrato sul percorso da seguire per trovare la principessa.
I Regni del Caos continuano a prospettarsi come un luogo molto affascinante, benché macabro: adoro le descrizioni che hai fatto del luogo, il modo in cui riesci a trasmettere molto bene la sua pericolosità e la sua stranezza, il motivo per cui si tratti essenzialmente di terre inesplorate, in cui nessuno si avventura mai e in cui non s'incontra altro che la morte. Sono terre pericolose, dove prendere un sentiero piuttosto che un altro può decretare la fine della tua vita: lo sa bene Cyran, che fa cambiare più volte direzione ad André, per impedire al gruppo d'incappare in chissà quali tremendi pericoli. Lui è davvero, come dice più avanti, la persona più adatta per quest'impresa, essendo praticamente l'unico a conoscere alla perfezione i Regni del Caos, essendoci nato. Se non ci fosse stato Cyran a guidarli, il loro viaggio sarebbe decisamente finito sulle coste di queste terre.
Per fortuna, comunque, André riesce a resistere il tempo necessario da permettere a Rhod di riprendersi e tornare in vita: è bello vedere come ognuno, a modo suo, dimostri a Rhod di essere sollevato di rivederlo di nuovo vivo e vegeto. Ne hanno passate tante durante questo viaggio, si sono sempre guardati le spalle, si sono sempre dovuti aiutare l'un l'altro per uscire dalle situazioni e questo, senza dubbio, ha creato un legame profondissimo tra tutti loro.
Intanto, le Terre del Caos continuano a mettere alla prova i quattro e, dopo la sinistra distesa d'ossa su cui si vedono costretti a procedere, arriva forse quella che è la prova più difficile a cui siano stati sottoposti dall'inizio di questo viaggio: una grotta che costringe a rivelare i propri segreti se si vuole proseguire e non si vuole morire. Un luogo che costringe a mettersi a nudo, ad aprirsi davanti agli altri e a rivelare ciò che si ha sempre avuto paura di dire, ciò che si è sempre tenuto celato e nascosto per le più disparate ragioni. Questo è certamente un momento chiave per il gruppo, il momento in cui ognuno di loro rivela la parte più oscura di se stesso, in cui si rimette al giudizio degli altri, sapendo che le sue rivelazioni potrebbero cambiare tutti gli equilibri e le dinamiche, sapendo che potrebbero creare delle rotture, e non avendo comunque altra scelta se non questa. Il loro è stato un viaggio fatto di sacrifici, un viaggio fatto di compromessi e dolore, e questa è l'ennesima, se non la più ardua ed estrema prova a cui sono sottoposti.
Il primo a confessare è André, che è anche quello che ha il segreto meno "pesante" di tutti dal punto di vista personale: la sua è una condizione che ha accettato da tempo, qualcosa che si porta dietro da sempre. Sa che causerà un grande dolore a Rhod, ma sa anche che si libererà di un peso, che lui merita di sapere la verità. In un certo senso, questa confessione è una liberazione anche per lui. Mi è dispiaciuto moltissimo per Rhod, per la sua reazione dolorosissima alla scoperta che André potrebbe morire dal momento all'altro, una reazione più che comprensibile, ma che è comunque devastante; e ho apprezzato il fatto che comunque Rhod abbia deciso di tentare il tutto per tutto al fianco di André, di non abbandonarlo e di provare a cercare la Lingua di Fuoco, di cercare a tutti i costi di salvarlo e di non lasciarlo morire. interessante notare comunque come Cyran non abbia detto nulla riguardo la Lingua di FUoco, quando André l'ha nominata come sua unica speranza di salvezza: lui, dopotutto, conosce bene i Regni del Caos, essendoci nato, perciò dovrebbe anche sapere se questo fiore esiste davvero oppure no, dovrebbe essersi imbattuto in esso negli anni che ha vissuto in questi territori. Il fatto che non abbia detto nulla a riguardo non è molto confortante. Spero che, alla fine, André trovi il modo di salvarsi, se non con questo fiore, con qualche altro rimedio.
Il segreto di Francis è forse quello la cui rivelazione ha la portata maggiore di tutte, dal momento che questo viaggio è stato fatto solo per trovare e recuperare la sua promessa sposa. Che a Francis non importasse niente di lei da un punto di vista amoroso era ormai più che chiaro: Aeline è un'amica a cui lui vuole bene, ma nulla più. Non è la persona che vuole sposare, non è la persona con cui vuole passare il resto della sua vita, non è la persona che ama, perché lui ama Cyran. Un fatto che era chiaro a tutti ormai, anche a Cyran stesso, eppure lui è quello che rimane più stupito di tutti da questa confessione, forse perché, reputandosi un mostro e una brutta persona, non riesce a credere che qualcuno possa amarlo in maniera così totalizzante, tanto che persino la ricerca della sua promessa sposa diventa solo una disgrazia. Tanto da sperare di non trovarla o trovarla morta. Ammettere questo costa moltissimo al buono e gentile Francis, a Francis che è puro di cuore e che prega gli dei e che è pudico e sempre a modo; ammettere il suo lato oscuro è forse più un peso per se stesso che per i suoi compagni, che pure non sono le più sante delle persone. Nessuno di loro, infatti, si stupisce più di tanto nel sentire la sua confessione, nessuno gli dà contro e tutti accettano le sue parole.
La confessione più interessante è senza dubbio quella di Cyran circa la sua vera natura. Che non fosse umano era ormai chiaro da tempo, ma che fosse una specie di semidio è decisamente una sorpresa che mi ha piacevolmente stupito. Questo spiega molte cose di lui, spiega le sue capacità superiori alla media, il suo essere instancabile, i suoi incontrollati poteri di fuoco e, persino, perché sia proprio il fuoco a curarlo. Perché lui è il fuoco. E nonostante ciò, nonostante la sua natura divina, Cyran non si reputa superiore: non si è pentito di aver lasciato i Regni del Caos, come suo padre aveva pronosticato, non si è pentito di essere andato a vivere in mezzo a quegli esseri deboli che sono gli umani e, anzi, è proprio di un essere umano che si è perdutamente innamorato: lui non si sente superiore a nessuno e, anzi, si sente un mostro, qualcuno che non porta nulla di buono, che è capace di seminare solamente morte e distruzione. In questo, Cyran è davvero molto umano e umile, e non ho potuto far altro che apprezzare ancora di più la sua attitudine e il suo carattere alla luce delle rivelazioni sulla sua natura divina. E, in realtà, è proprio come dice Francis: Cyran non è un mostro, e lo riprova il fatto che abbia intrapreso questo viaggio per redimersi da tutte le morti che ha causato. Un gesto senz'altro nobile, che evidenzia quanto di buono ci sia nel suo animo, nonostante tutto e nonostante ciò che è.
E, alla fine, arriva il turno di Rhod, che finalmente si vede costretto a rivelare quale macigno si porta nel cuore praticamente da quasi all'inizio di questo viaggio. Forse la principessa è morta, forse il loro viaggio è stato fatto invano, forse sono lì per recuperare solo un cadavere, o nemmeno quello. Una menzogna custodita per così tanto tempo e a causa della quale i quattro hanno continuato a proseguire quando invece, forse, avrebbero potuto scegliere d'interrompere tutte le ricerche e di tornare indietro, risparmiandosi molte delle sventure che sono loro capitate. Eppure, credo che il gruppo capirà le ragioni di Rhod e che non se la prenderà con lui: credo che, in ogni caso, avrebbero deciso di proseguire comunque, anche solo per capire cosa sia accaduto alla principessa, anche solo per riportare indietro il suo corpo senza vita. Sarebbe sicuramente molto amaro scoprire di aver sofferto tanto per poi recuperare un corpo senza vita, eppure, in qualche modo, questo viaggio ha portato qualcosa di buono a tutti loro e non sarebbe vano in ogni caso.
Anzi, io personalmente un po' ci spero che le visioni di Rhod siano effettivamente quello che sembrano, da una parte perché i finali dolceamari sono i miei preferiti, e da una parte perché dopo tanta sofferenza, dopo tante peripezie e dopo tanti ostacoli, Cyran e Francis meriterebbero davvero di essere felici insieme.
Complimenti per il capitolo. Inutile dire che sono curiosissima di sapere come evolverà la situazione. Alla prossima ♥ |