Ciao Amarie!
Oddio che bello rileggerti, sono felice felicissimaaa!
Speravo sempre di vederti tornare a postare, ed eccoti!!!
Parto subito col dire che adoro il tema che hai scelto di trattare: le incertezze quotidiane sul Mithrim. È qualcosa su cui ho riflettuto spesso da quando ho iniziato a speculare sul Silmarillion, e su cui non mi stanco mai di ragionare ancora, e su cui amo leggere gli HC di altri autori.
Ho amato come ti sei soffermata sui problemi come il costruire, la mancanza dei materiali, la scarsità di uomini.
I feanoriani non sono tantissimi, non quanti vorrebbero essere, e per fare tutti i lavori che serve fare dovrebbero avere tutti mille mani. Non hanno case in cui vivere, hanno bisogno di cacciare ecc per procurarsi il cibo,devono far fronte al freddo.
E vivono in costante allerta perché ormai sanno di cos’è capace Morgoth, lo hanno già affrontato, quando erano ancora più impreparati, hanno visto la sua rapidità e hanno già perso non uno ma due condottieri.
Sono intimoriti indeboliti e provati, e non si sono ancora abituati a Endore.
Hai reso benissimo questo loro… Mi viene da dire smarrimento difronte alla realtà di non avere nulla sotto controllo, il dover essere in balia dei climi, della natura, il fatto di non avere tutto a portata di mano, di non avere tutto il tempo che gli serve a disposizione.
Si stanno trovando a dover imparare l’adattamento, il vivere con poco o nulla, la rapidità.
Lo stanno imparando tutti bene, ma alcuni meglio di altri.
E mi sembra che Astarien sia tra quelli che lo hanno imparato prima.
Astarien che io ho adorato da subito! Al contrario del periodo sul Mithrim, la moglie di Curufin è, devo ammetterlo, un personaggio su cui ho speculato poco. Amo leggere di storie che parlano di lei, perché è un personaggio su cui non sappiamo praticamente nulla, una delle mogli che sappiamo solo che esiste,ma di mio non ho idee precise.
Ti ringrazio tanto quindi di aver scelto di trattare proprio il suo Pov, perché mi hai regalato un’altra nuova prospettiva su questo personaggio!
Astarien mi piace davvero tanto.
Amo che sia un’esperta di architettura, e adoro che sia stato affidato a lei il compito di gestire i lavori per le costruzioni!
I Noldor sono abili fabbri e minatori, ma anche costruttori, e vederne uno, ancora meglio una, interessata a questa arte e abilissima nel metterla in pratica mi affascina immensamente.
Ancora di più perché Astarien si trova a lavorare in condizioni estreme, e fa fronte alla situazione in maniera fantastica!
Amo come fa tesoro di ogni cosa che ha imparato, e soprattutto è attenta a ciò che la circonda.
Ha studiato e sta studiando la nuova terra in cui vivono, il clima, le piante, i laghi, le pietre.
Sta catalogando cosa di tutto questo aiuta e cosa distrugge. E non è orgogliosa. Dai fallimenti impara, e impara dagli elfi grigi.
E a proposito, un altro dettaglio che ho apprezzato tanto è proprio il dettaglio di come vengono percepiti i Sindar del Mithrim: Astarien è loro grata per l’accoglienza e per i consigli preziosi, perché ha intuito subito che questi consigli faranno seriamente la differenza tra la vita e la morte.
Ma si trova a dover portare avanti questo suo parere contro altri che, come Tyelko, li ignorano o li sottovalutano.
Ognuna di queste prospettive poi non può che essere influenzata purtroppo da Alqualonde.
I ricordi di Astarien di alqualonde sono strazianti, sul serio!
È come se allo stesso tempo cerchi di non pensarci ma sia anche consapevole che invece non va dimenticato, che non potrà mai dimenticare.
Non a caso a esserle rimasto impresso è il ricordo che credo per lei sia quello più agghiacciante: Tyelko che si lancia alla caccia del figlio di Olwe.
Mamma mia, fa davvero rabbrividire! ed è plausibilissimo, purtroppo. Tyelko che è un cacciatore, appena la disperazione e la furia e la fretta hanno preso il sopravvento non può che aver reagito come se fosse davvero a caccia,e i teleri sono diventati i suoi personali cervi.
L’HC di un figlio di Olwe morto ad alqualonde è una di quelle idee che io ho sempre avuto, per cui è una visione che condividiamo e che mi fa soffrire tantissimo…!
Interessante, a proposito di Tyelko, l’antipatia tra lui e astarien. Hanno indubbiamente due caratteri totalmente diversi: Astarien è riflessiva, più pacata, una persona a cui piace osservare e ragionare prima di parlare o agire.
Tyelko invece è più impulsivo, più portato all’azione, e meno diplomatico.
Ho amato come Astarien gli tiene testa e vuole costringerlo a riconoscere che lei ha ragione!
E Non può non riuscirci, nel suo campo.
Mi ha anche fatta sorridere che Astarien e Tyelko si contendano l’attenzione di Curvo XD.
Ho tifato per Astarien, per quanto sappia che il rapporto tra Tyelko e Curvo sia veramente strettissimo.
E mi è piaciuto come sei riuscita ad accennare a questi rapporti intrecciati e complessi con poche ma efficacissime frasi!
Hai mostrato il legame profondo tra i due fratelli ma anche quello altrettanto profondo tra Curvo e Astarien, fatto di esperienze condivise e di una comprensione totale.
Complimenti davvero!
Complimenti anche per come ha itrovato il modo di mostrare anche la diffidenza data dalla Maledizione di Mandos, e tutte le conseguenze che sta portando.
i più timorosi e sfiniti che provano a cercare condizioni migliori a Sud e la punizione che ricevono, che è spietata.
Mi si è davvero stretto lo stomaco a sentire cosa è toccato a quei fuggitivi, brrrrrrr!
E questo porta ad altra diffidenza, ad altro sospetto, a schiere che non sono unite come dovrebbero e potrebbero. Ed è terribile.
Peggio ancora perché, come riflette giustamente Astarien, tutte le belle terre ricche e comode promesse da Feanaro non esistono. Sono grandi terre sì, ma ostili, piene di nemici, totalmente diverse da qualsiasi cosa i Noldor abbiano mai visto o immaginato.
Hanno seguito la promessa di Feanaro che in realtà ne sapeva poco come loro, e questo è il risultato. Infine Kano, e Nelyo, che anche se è assente èpresente lo stesso.
Perché la sua assenza si sente, e si sente il peso del ricatto di Morgoth. La rabbia di tutti per l’inganno e la cattura che ne è seguita, Kano che non decide né di sottostare al ricatto ma nemmeno di attaccare, l’impazienza di Tyelko.
Capisco Kano che si sente schiacciato da tutto questo, ma conosco Tyelko e capisco la sua impazienza.
Curvo, come l’ho sempre immaginato fare anche io, tiene un po’ dentro le sue emozioni personali e guarda ai pro e ai contro.
Come fa anche quando si parla di Thingol.
È interessante questo accenno a una possibile ambasciata verso Thingol, anche se è infattibile, con il peso di alqualonde e della Maledizione.
È infattibile come fare una cinta di mura che stia in piedi.
La conclusione di astarien è meravigliosa! Far sì che le nuove mura sembrino più resistenti, fingere che loro possano farcela da soli e andare avanti.
Stupenda.
Davvero una bella storia, Amarie.
Ho amato i dettagli che hai inserito, come sei riuscita a non trascurare nulla e a mostrare a tutto tondo la situazione disperata e tesissima in cui si trovano i feanoriani appena arrivati in Endore.
Non manca niente,e tutto è raccontato con tutto il suo carico di angoscia, di dubbio, di smarrimento e di rabbia.
Stupendo, stupendo sul serio!
Complimenti!
Scrivi, ti prego scrivi altro.
Su Astarien, sui noldor, sul silmarillion!
Davvero, spero di rileggerti prestissimo!
Tyelemmaiwe |