Ciao!
Eccomi qui per lo scambio del Giardino.
Scusa se passo da una storia un po' datata, ma quando mi capita di incrociare un autore che non conosco, preferisco sempre approciarmi dapprima a storie già concluse, anche per cercare di dare un parere più completo, prima di cominciare una long.
Confesso poi di essere stata subito attratta, "a pelle", da questa storia, proprio per l'omonimia con la protagonista (non mi è mai capitato di leggere di un'altra Greta ahahah!).
Sotto molti aspetti, ho trovato la tua storia interessante: mi è piaciuto questo viaggio introspettivo nella mente di una ragazza che appare piuttosto particolare. In particolare, mi è piaciuta soprattutto la prima parte, dove fai emergere il suo disagio nel rapportarsi alle altre persone, nel non avere mai avuto una relazione duratura e che andasse oltre un incontro puramente fisico. Ho trovato struggente quel senso di solitudine che si porta addosso, quel suo sentire la mancanza di qualcosa che forse non ha mai avuto. È un concetto di amore forse un po' immaturo e adolescenziale, ma, nonostante Greta abbia ventuno anni, trovo che la cosa sia comuqnue molto plausibile, perché dal punto di vista delle relazioni, non avendo lei avuto alcuna esperienza "seria", non può avere maturato quella consapevolezza che viene solo dal vivere in prima persona una situazione.
Mi è anche piaciuto molto come hai intervallato il testo con le frasi in corsivo, quasi fossero un ritornello ossessivo che già preannunciano la tragicità del finale.
Ho trovato particolarmente incisivi i dialoghi, che sono molto diretti e colloquiali, molto realistici. Lo stile, invece, l'ho trovato un po' altalenante: in alcuni punti cerca di essere aulico e ricercato, ma poi ci sono dei passaggi molto più crudi e colloquiali che abbassano il tutto. Ho poi trovato diversi refusi, parole saltate o tempi verbali che si contraddicono nella stessa frase: ci sta, quando si scrive di getto, sull'onda dell'ispirazione, ma è un po' un peccato, perché a lungo andare appesantiscono molto la lettura, e si tratta di cose che si sarebbero potute sistemare con qualche rilettura a mente fredda.
La seconda parte della storia, lo devo ammettere, mi ha convinta meno: un po' perché non sono particolarmente appassionata di "amore a prima vista" (o ossessione a prima vista, ecco), dunque ho trovato un po' poco realistico tutto ciò che segue all'incontro alla festa, e u po' perché ho trovato il finale davvero un po' affrettato. La morte di questa ragazza non viene contestualizzata, non si capisce nemmeno molto bene la dinamica, e fatica a lasciare il segno. È una cosa che spiazza il lettore, ma non riesce a colpirlo davvero, perché di lei non sappiamo niente, non sappiamo chi è, non sappiamo perché muore, non abbiamo fatto in tempo a darle impotanza (è un simbolo, più che un personaggio) e le conseguenze della sua morte sono molto nebulose. È un peccato, perché approfondendo un po' alcuni di questi aspetti, la storia avrebbe assunto un'incisività tutta diversa.
Mi rendo conto che magari queste critiche a una storia di due anni fa ti sono poco utili, però ecco, cerco sempre di dare un parere sincero.
In ogni caso, ci sono tante cose in questa storia che mi sono piaciute, e spero di essere riuscita a mettere in luce anche quelle!
A presto! |