Recensioni per
Il sogno di Rukawa
di Ciaoni

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/05/20, ore 20:25

Quando perdo il controllo delle mie mani
le riscopro fra il monte protruso delle tue scapole,
nell'ombra scura che si disegna
mentre stiri le braccia al mattino.Quandoo perdo il controllo delle mie mani,
le osservo prender vita indisciplinate,
affamate, assetate,
scavare curiose
fra la collana di perle che son le tue vertebre.
Quando perdo il controllo delle mie mani,
le lascio colare sulle tue spalle
assieme agli occhi ed alle parole,
fra le labbra che in una fessura
sussurrano ''spalle'',
''clavicole'',
''amore''.
Quando perdo il controllo delle mie mani,
mi scordo le dita nel cono di luce dei tuoi capelli,
geometrie complesse nel mezzo dei ciuffi,
ne arriccio qualcuno fin sopra ad un'unghia
e li lascio rimbalzare nell'aria al mattino.
Quando dormirai stanotte,
distante dal quel punto sul mio petto che chiami cuscino,
in quell'ansa di freddo che precede il buio umido
delle tue palpebre stanche,
ricorda che ti ho rubato un respiro,
lo conservo nel cuore,
un dì che ho perso il controllo delle mie mani
per ritrovarle poco dopo proprio dentro le tue.

Recensore Master
28/06/18, ore 11:52

Ciao cara, ho visto che hai scritto anche questa flash fiction e quindi sono venuta qui a leggerla. Trovo che i versi che hai reato siano di forte impatto, emozionano e sono molto belli. Alcuni particolari come la pelle color tramonto o la passione che sfocia nell'erotismo mi hanno fatto pensare un po' anche a Hanamichi ma può essere colpa del mio essere appassionata di questa ship hehehehe per il resto sono parole totalizzanti che mostrano quanto per Kaede conti una e una cosa soltanto: il basket
Complimenti!

Recensore Master
18/06/18, ore 11:41

Molto, molto bello.
Da sportiva, anche se pratico arrampicata e non basket, posso confermare che l'amore per uno sport è davvero così intenso ed esclusivo. Quando ho in mano le prese o la roccia non esiste nient'altro, né l'ansia, né il dolore, e nemmeno -se devo essere onesta- il mio fidanzato. La roccia è il mio amore e il mio sostegno. E così è la palla da basket per Rukawa.
Davvero molto intenso.