Dai dai, che pian pianino riesco a recuperare i commenti lasciati indietro XD sempre che il caldo non mi uccida prima :P ventilatore puntato e ghiacciolo al limone dovrebbero essere un supporto sufficiente, spero.
Quindi, bando alle ciance e procediamo, come al solito, con qualcosa di simile all'ordine.
Allora, che io sia fa delle drabble lo sai già fin troppo bene, e queste per me sono qualcosa di meraviglioso. Incisive, strazianti, così piene di cose da dire che a ogni rilettura colgo un dettaglio nuovo, e quanto è bello cogliere sempre cose nuove in poco più di duecento parole. Questo vuol dire aver centrato in pieno l'obiettivo drabble, per quanto mi riguarda. E non che tu non l'avessi già fatto in passato, sia chiaro, ma ho bisogno di fangirlare un po' a riguardo, amo troppo quando la brevitas è di tanto impatto, capiscimi XD.
Inzilbeth mi ha letteralmente fatta impazzire, ma siccome ho detto che andavo con ordine, partirò da Gimilzor, Gimilzor a cui voglio tanto bene e che non vedevo l'ora di vedere scritto da te (sì ok, l'ho già visto in RSS, ma io volevo il suo pov e come sempre non mi hai delusa XD).
Fa una tenerezza infinita il suo sgomento nel non riconoscere in Inzilbeth la donna che ama, quel finale "quella non è sua moglie" è forse la pugnalata più dura. Ma in generale, l'intero quadro che fa di Inzilbeth, così assente quasi, lo sguardo rivolto a occidente (dettaglio non trascurabile) in mano la collana di perle elfiche (la immagino a sgranarle tipo grani di un rosario XD) e soprattutto il pianto del figlio che rimane inascoltato, mi vien da penare che pianga così sommessamente perché prima ha urlato a lungo... Beh, tutto contribuisce a delineare un quadro terribile, ma ancora di più a porsi domande, molte domande.
Perché a sentire Gimilzor la loro separazione sembra essere stata di breve durata, ma è davero così? O era reve egli intenti e nel mentre è cambiato qualcosa, tipo Aldarion ed Erendis? E soprattutto, e qui ci torneremo parlando della seconda drabble, cos'è successo durante il parto di Inzilbeth? È stata semplicemente l'assenza del marito a turbarla, o c'è dell'altro?
Non posso fare a meno di pensare che l'allontanamento tra Inzilbeth e Gimilzor possa dipendere da un suo riavvicinamento alla fede, magari anche attraverso la saggia citata in RSS? Potrebbe averla assistita durante un parto travagliato, magari? Guardando la scena attraverso gli occhi di Gimilzor non posso che sentire tanta rabbia impotente, specie poi se ci fosse davvero la saggia di mezzo, ma basta un attimo, ci si volta verso Inzilbeth e la prospettiva cambia radicalmente. Ed è anche questa una cosa che adoro: si coglie un contrasto tra volontà forti e ragioni ugualmente valide e salde. In altre parole, lo strappo del titolo si avverte tutto, e oddio se fa male.
Ma appunto, veniamo a Inzilbeth: a parte che ho fangirlato da matti per la descrizione che fa di Gimilzor, i passi pesanti del conquistatore che marchia tutto come suo, c'è tanto di quel disprezzo nelle sue parole, ma sotto si coglie quella vena d'attrazione che l'ha portata verso di lui in passato. Inzilbeth, non farmene una colpa ma tutte quelle cose che tu descrivevi con sommo disprezzo a me facevano immaginare tanta roba :P ehm sì, dicevo... Sicuramente dal pov di lei si coglie come l'assenza di Gimilzor abbia significato ben più di quanto lui possa capire. Mi vien da pensare che il parto sia stato rischioso, date le parole che rivolge al piccolo, ma ora ci torno, e che questo la faccia sentire distante dall'uomo che mentre lei rischiava la vita per partorirgli un altro maschio (non il primo, no, che la creatura indegna di nome non può essere che Gimilkhad) se ne stava tranquillo a conquistare tesori in Terra di Mezzo. Tutte supposizioni le mie, naturalmente, e mi piacerebbe così tanto leggere altro per saperne di più!
Ma comunque, veniamo alla cosa che mi ha fatta letteralmente amare la seconda drabble: il rifiuto di Gimilkhad da parte di Inzilbeth, le parole feroci che gli rivolge, fino alla conclusione spietata con cui lo consegna definitivamente al marito, facendone il figlio solo suo, mi verrebbe da pensare, come poi a tutti gli effetti sarà.
Tutto questo è meraviglioso perché è... Vero. Nel senso che la maternità non è sempre un idillio, anzi, non è idilliaca anche quando agognata e felice, e la complessità di sentimenti di una madre verso il proprio figlio credo sia un tema delicatissimo da trattare, e farlo in una drabble, e riuscirci con tanta potenza... Beh, posso solo dirti che dopo questo per me puoi fare qualsiasi cosa, e non che prima avessi dubbi :P.
Tra l'altro non ho potuto non pensare al contrasto con la maternità vissuta da Balkahili in RSS, che poi così contrasto alla fine non è, proprio perché anche a lei manca l'idillio: certo, Balka ha un figlio (Balka pure lui :P pessima battuta, puoi odiarmi se vuoi) che è voluto e amato, ma non le mancano i timori, tanto da tenersene a tratti lontana, o così percepisce Minulzor. Qui certamente la faccenda è ben diversa, ma ecco, amo il forte realismo che trapela dal sentimento materno delle tue protagoniste, forse così si capisce meglio XD temo di aver fatto un casino tremendo, mi sa che oggi non ci sono ventilatori e ghiaccioli che tengano.
Ah, e in tutto questo mi fa una tenerezza infinita Gimilzor che, anche se non lo dice apertamente, è turbato proprio da questo, dal disinteresse e dal rifiuto che la moglie nutre verso il figlio. Almeno, io ho colto questo: un'incomprensione che lo spaventa, e che se da un lato mi intenerisce, dall'altro mi fa dire che se non riuscirà a comprendere questo lo strappo non si ricucirà mai, e difatti temo sarà così.
Bene, chiudo qui questo delirio semicomprensibile.
Grazie davvero per queste drabble, sai che mi hanno ridato la carica giusta <3
A presto per altre vie
Mel
P.S.: anche qui gli accenni erotici saranno anche leggeri ma sono tanta roba XD |