Bello questo paragone tra Oscar e la musica di Mozart...e mi piace l'impaginazione "inversa". Un abbraccio

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Cara Queenjane,
Come mi piace l' espressione "disegnare note"...
Infatti proprio quello è! Le note sono segni grafici, piccoli caratteri astratti come le lettere dell' alfabeto.
Entrambe cose che si scrivono su di un rigo, ma che può ben parere di stare a disegnare. Caratteri non
per tutti, ma aperti solo a chi li sa leggere. Una lettura che porta assai lontano. Mille mondi stanno ce-
lati dietro le apparenze di piccoli vermicelli appuntati su di un foglio. Si può creare l' universo con l' al-
fabeto alla mano e un' infinità di universi con le note, perchè le scritture sono molteplici e in gran parte
sconosciute una all' altra, mentre la musica sa parlare tutte le lingue, anche quelle mai scritte o perdute.
La musica è un' arte poliglotta e altamente spirituale. Rasenta la magia il saperla destreggiare in sciol-
tezza e giocondità. Arte si chiama tutto ciò che comprende simili capacità, tutto quello che sa far volare
alto lo spirito umano. Un volo di infinita bellezza, ma anche una ricerca instancabile e tormentata, che
può spezzare un' anima, tanto quanto può fare il vento con un fragile aquilone. Come può fare la
disperazione in un cuore che, avendo dimenticato la leggerezza del suo nucleo fanciullo, non riesce più
ad amare la vita. Le tue parole, cara J., riescono sempre a portare lontano. Grazie!
Un affettuoso saluto

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"Anche questa è musica.
Il sussurro dell’erba sui prati, l’età degli eroi".

Mi è molto piaciuto questo verso, per il gradevole e musicale accostamento delle sillabe e perché ha portato avanti il paragone musica - scherma, estendendolo al vento che produce un suono, percuotendo i fili d'erba, quasi si trattasse di un clavicembalo o di una spinetta naturali.
Una certa prossimità fra musica e scherma, in effetti, c'è, dato che entrambe hanno dei tempi e si basano sulla matematica. Forse, è per questo che Oscar amava e praticava le due discipline.
Se posso permettermi, in un componimento del genere, sono queste le parti che preferisco rispetto a quelle didascaliche.

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Un bambino prodigio il piccolo Mozart: forse Maria Antonietta sarebbe stata felice con lui, chi lo può sapere?

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Oscar ama la musica, e ama quel compositore birichino che ha osato baciare l'austera Imperatrice e chiedere in moglie la Delfina destinata ai francesi, trova tante similitudini tra loro, tanto lui è bravo e veloce con le note quanto lei con la spada e il fioretto. Ma poi come tutti i bambini si distrae con altri giochi, altri pensieri, l'aquilone attira la sua attenzione. L'aquilone è così leggero e libero, e il pensiero unisce come un trait d'union le sensazioni, l'aquilone libero come le note del giovane genio, e lei già anela a quella libertà di mente, cuore, anima e corpo. Brava come sempre a presto 💓

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Wolfgang Amadeus Mozart nacque a Salisburgo nel 1756quindi è un quasi coetaneo di Oscar e André.
Bello immaginare i nostri due, da bambini che ammiravano il piccolo genio che a 5anni già componeva ed era invitato a corte.
Quando scrivi e decanti in forma poetica certe tue ispirazioni estemporanee, non si distingue mai ciò che è storia da ciò che è narrazione romanzata.
Molto dolce questo componimento. Sei sempre molto brava
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 10:45 pm)

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