Sto piangendo.
Ti giuro, sto piangendo tantissimo.
E il tempo, qui, non aiuta.
Sai bene che amo la pioggia, infatti questa ventata d'aria fresca ci voleva, visto il caldo dell'ultimo periodo, ma in questo caso mi ha fatto immedesimare ancora di più in questa storia e quindi niente, piango tantissimo.
ALLORA, sai bene, molto bene, TREMENDAMENTE bene quanto io ami Kuga e Tsukasa, i Dead By April e questa canzone.
"As a Butterfly" è la mia preferita in assoluto e non è un caso che l'abbia scelta come titolo della storia che verrà.
Qui ho avuto modo di vedere questa canzone, questa meraviglia come accompagnamento ad una cosa talmente Angst che mi ha sconquassata tutta.
E boh, sarà difficile riprendermi dopo ciò che ho letto.
Ho anche avuto modo di vedere Kuga e Tsukasa sotto una luce diversa, alla quale non avevo mai pensato.
E mi ha distrutta.
Non so cosa verrà fuori da questa cosa, perché non so se si possa veramente definire una recensione, però ci provo.
Non garantisco nulla, ma ci provo.
Non ti importa se è tardi, se forse quella non è la fine del mondo, non ti importa di sentirtelo dire, perché per te quella è effettivamente la fine del mondo. ---> eh, insomma, quando l'amore della tua vita ti dice certe cose, è praticamente impossibile rimanere impassibili. Soprattutto se ti dice cose alle quali non hai mai pensato o alle quali non hai mai fatto caso. Ti crolla letteralmente il mondo addosso. E non è bello.
Sei così, ti scaldi subito e, quando capita di arrabbiarti seriamente, allora non riesci a trattenerti e tiri fuori il peggio te. ---> purtroppo questo è Kuga. O meglio, il brutto lato di Kuga. È una cosa che ha dimostrato più volte anche nell'opera originale, quindi in linea col personaggio. Peccato solo che, in questo contesto, sia mille volte più tremendo.
Lo sai anche tu che la rottura c'è stata molto prima, una rottura silenziosa e che è avvenuta lentamente, tanto che quando il culmine è arrivato, non ve ne siete neanche accorti. ---> brutto. Davvero brutto. È una cosa che, purtroppo, avviene spesso. E anziché parlarne subito, si tende quasi sempre a rimandare. Davvero brutto.
"Non sono più sicuro di niente, Kuga. E la cosa mi fa paura, mi mette ansia. Perché mentre non c'eri, non ho sentito la tua mancanza". ---> colpo fatale. Non so come reagirei a sentirmi dire parole del genere, soprattutto se è la persona che amo a dirmele. Insomma, quando si è via i propri pensieri vanno alla persona amata, si sente la sua mancanza, la si vorrebbe al proprio fianco. Ma non in questo caso.
Quella frase ti fa tremare. Sei sempre stato il più spavaldo fra i due, il più temerario, quello più forte fisicamente. Non vedi dove hai sbagliato. È stato lui, è stato lui a sbagliare! Fino a due giorni fa affermava di amarti, adesso invece se ne esce con queste sciocchezze! ---> hai descritto molto bene quella che è la tipica reazione di chi ascolta parole del genere. Si comincia a pensare a tante cose tutte in una volta, a domandarsi dove si ha sbagliato perché qualcosa deve essere per forza andato storto, altrimenti non si sarebbe - mamma mia come suona male - in quella situazione. Poi arriva in automatico: dare la colpa a qualcuno. Perché è nel dare la colpa a qualcuno che si trova "la soluzione", che si mettono in chiaro le idee. "Io non c'entro nulla, non ho sbagliato. È stata colpa sua". E qui, mi dispiace dirlo, ma mi trovo in netto disaccordo con Kuga.
"Forse perché qualcun'altro ti ha dato le attenzioni di cui hai bisogno, non è vero? Deve essere sicuramente per questo. Ma dopotutto dovevo aspettarmelo e". ---> sì, esattamente. L'errore più grande che si può fare è proprio questo. "È colpa sua, io non c'entro niente. Di conseguenza, deve per forza avermi tradito con qualcuno". È la prima volta che sento l'impulso di prendere Kuga a pugni anche se, tutto sommato, dopo ci pensa Tsukasa.
Il respiro ti si blocca in gola non appena vedi il suo sguardo, gelido, le iridi come ghiaccio, le pupille dilatate. Tsukasa è arrabbiato. Assai raramente si lascia andare all'ira, lo sai, lo conosci da tanto tempo. Non sai però come sarebbe la sua rabbia, ma stai per scoprirlo. ---> bravo furbo che non riesce mai a stare al proprio posto. Diciamocelo, per favore, siamo onesti: far arrabbiare Tsukasa è cosa da pochi. Nessuno c'è mai riuscito e se qualcuno disgraziatamente ci riesce è perché ha proprio superato il limite. Proprio come ha fatto Kuga.
"Lo vedi? Dico, lo vedi?", il suo tono di voce si alza. "È esattamente per questo motivo, Kuga! Tu mi stai esasperando! Mi fai mancare il respiro, non mi fai capire più nulla! La tua gelosia e la tua possessività sono soffocanti. Ma vuoi capirlo o no che questa situazione mi fa stare male? Sono io che dovrei odiare te per avermi fatto arrivare a questo punto!". ---> sicuramente Kuga ha sbagliato e dirgli tutte quelle parole è stato liberatorio, ma è anche vero che Eishi ha le sue colpe. Perché non ha mai detto nulla a riguardo, lo ha sempre assecondato e pur di non far ulteriormente degenerare la situazione è sempre stato zitto. Ma era necessario arrivare a questo punto, per dirglielo? Perché se all'inizio ero totalmente dalla parte di Tsukasa, arrivata a questo punto ho cominciato a capire che non può addossare tutta la colpa su Kuga. Hanno entrambi sbagliato, purtroppo.
Ma adesso non può lasciarti. Perché sai di essere perso senza di lui, sai che senza di lui non c'è vita, non c'è un senso per te. Lui è stato il primo, probabilmente sarà anche l'ultimo, è quello che a cui hai donato tutto di te, anche il tuo più piccolo segreto. E il pensiero di perderlo e di vederlo magari con qualcuno che non sia tu, ti fa uscire di senno. La cosa che più ti fa male al cuore è vedere le sue lacrime. Tu odi vederlo piangere, soprattutto se è causa tua! ---> non so bene come interpretare questa cosa, perché tutti questi pensieri messi insieme sono stati un giro sulle montagne russe. Da una parte si sente la possessività che Kuga prova nei confronti di Eishi, dall'altra la disperazione nel vederlo in quelle condizioni a causa propria. È tremendo.
Lui allora non resiste. Non lo fa per cattiveria, non lo fa perché vuole farti male, ma agisce di istinto e ti colpisce in viso. Subito ritrae la mano, impaurito. Perché lui ha sempre odiato la violenza, e quando si rende conto di ciò che ha fatto è spaventato. Tu rimani a guardarlo, con gli occhi spalancati e una guancia arrossata. Sai di essertelo meritato, non ce l'avrai con lui per questo. Ma davvero non puoi perdonarlo per il resto. ---> "Breaking Point", giusto per citare un'altra canzone dei Dead By April. Eishi è arrivato al suo punto di rottura e agisce di conseguenza. Niente di più, niente di meno, per quanto possa essere struggente la cosa. Ma c'era da aspettarselo.
Infili le cuffie nelle orecchie perché hai bisogno di estraniarti, di calmarti. Ma la canzone che segue dopo sembra andare a nozze con il tuo umore, la tua rabbia, perché hai sbagliato tutto!
Quando senti il ritornello ti porti le mani sulla testa e allora cacci fuori un urlo, anche se qualcuno dovesse sentirti, non importa. Che lo sappiano tutti che sei un fallito, che hai sbagliato, che hai dato per scontato la cosa più bella che avevi, che sei uno stupido! ---> DAI, almeno Kuga se ne è reso conto. Mi fa strano commentare in modo così freddo; pensavo che mi sarei lasciata andare a cose indecenti tipiche dei miei scleri, ma in questo caso sei riuscita a farmeli quasi detestare, e fidati che è un bene. Perché sto male per loro ma, al contempo, non riesco a provare piena compassione nei loro confronti. Provo solo una forte rabbia, perché entrambi hanno sbagliato. E non mi sento neanche di dire, arrivata a questo punto, che Kuga abbia commesso più errori rispetto a Tsukasa. Penso siano pari. E sono arrabbiata allo stesso modo con entrambi.
Perché è vero, sei uno stupido. Sei immaturo, impulsivo, l'insicurezza la nascondi bene, ma quando si tratta di Eishi tutto vacilla. Perché tu hai una brutta malattia, quella malattia ha il suo nome e tu non permetterai a nessuno di guarirti.
Hai sbagliato. Sei stato convinto che Tsukasa ti sarebbe rimasto accanto a prescindere da ogni tuo comportamento. Idiota! Non è così! Perché lui è un essere umano e ha un limite di sopportazione! E tu? Non hai badato a questo! ---> questo è in assoluto il mio pezzo preferito. Perché esprime a dovere il fulcro di questa storia: che ogni essere umano ha un proprio limite e, a furia di far correre e lasciar passare, a rimandare tutto, questo limite si sorpassa e si rischia di non tornare più indietro. Ci si appoggia sugli allori solo perché chi ci è accanto è una persona pacata e di indole introversa. Si tende quasi a sfruttare questa situazione di immaginario vantaggio. Poi, quella stessa persona che è sempre stata così timida e pacata esplode perché tu stesso l'hai portata al limite. È un po' come se avessi giocato con questa persona e lei si sentisse tradita. E non è affatto bello.
Se c'è una cosa che non ti perdonerai mai sono le lacrime che ha versato per colpa tua. ---> quando si comprende appieno che la persona che ami soffre a causa tua, ti crolla letteralmente il mondo addosso. Questa frase mi ha lacerato il cuore. A livello di impatto, penso sia quella che più mi ha fatto piangere.
"Avanti, colpiscimi!"
"Cosa? No! Kuga, non voglio farti male!" ---> con tutto il male che vi siete già fatti, fidati che una scazzottata non è niente a confronto.
"Se devi odiarmi fallo come si deve!". L'espressione di Tsukasa è indecifrabile.
"Tu sei un coglione", ti insulta. "Io non ti odio. Avrei molti meno problemi se così fosse". ---> questo è un colpo fatale. Fatalissimo - e non so nemmeno se esiste 'sto termine ma boh, prendiamolo per buono.
Ti sorprendi di come le cuffie siano rimaste alle orecchie, la canzone è ricominciata. ---> potere dei Dead By April.
… meglio se torno seria, sì.
Riprendi fiato lentamente e poi ti volti a guardarlo. Tsukasa fa lo stesso. Adesso ti senti meglio, forse sei solo rassegnato. ---> io qui ho avuto seriamente paura dell'arrivo della rottura definitiva. Ti giuro, avevo il cuore a mille e piangevo talmente tanto che ho dovuto fare una breve pausa, prima di proseguire.
"Tsukasa", mormori. "Se vuoi che me ne vada posso anche farlo. Ti aspetterò. E prometto che non ti darò più per scontato. Che farò di tutto per riconquistarti. Ho sbagliato. Dovevo fidarmi non solo di te, ma dell'amore che provi nei miei confronti. Forse è vero che ci rendiamo conto di ciò che abbiamo quando lo perdiamo". ---> non so cosa dire. Solo che, non appena ho riletto questo pezzo per commentarlo, sono scoppiata nuovamente a piangere.
Sei anche pronto ad aspettarlo. Ma poi lo vedi. Si avvicina, si avvicina. E tu non sai che fare, che intenzioni ha? Quando capisci che vuole un tuo bacio, quasi ti balza il cuore in petto. ---> belli loro. Bellissimi. Mi è piaciuto il fatto che sia stato proprio Tsukasa ad avvicinarsi per il bacio. Sono dettagli importanti.
Il vostro secondo primo bacio ha sapore di sangue e odora di pioggia, ha il suono di una bella canzone, la durezza dell'asfalto. Ed è perfetto così. Quando ti stacchi piangi. E piangete entrambi, poi ridete, guardate il cielo. Alle volte è necessario perdersi di vista, anche solo per un attimo, per capire. E tu l'hai capito. Non darai mai più per scontato nulla, non sprecherai la tua seconda occasione.
Il brivido lo avete avvertito entrambi.
E adesso non piove più. ---> penso che questa sia stata una tra le conclusioni più belle che tu abbia mai scritto. Ha un retrogusto dolce amaro, perfetto e in linea con ciò che è successo. Infonde speranza intrisa a dolore, nonostante le cose sembrano essersi risolte. O almeno, per dare il via a, si spera, un nuovo inizio.
Niente, sono ancora scombussolata e non so quanto ci metterò a riprendermi da questa lettura.
Ho ascoltato "As a Butterfly" per tutto il tempo, sia mentre leggevo, sia mentre recensivo, quindi ti lascio immaginare come sono ridotta in questo momento.
Penso che tu abbia reso onore a questa canzone e spero di riuscirci anche io, più avanti.
Non so se sia il caso di dire "l'amore trionfa sempre", ma spero che i Kuga e Tsukasa di questa storia riescano ad andare avanti e a non ridursi più in questo stato.
E niente, complimenti anche per questo capolavoro, e grazie per avermelo dedicato. ❤
Alla prossima,
Jill ~ |