E continuo con le recensioni premio con questa flash! Non è su Lo Hobbit, ma io impazzisco letteralmente per le drabble. Le trovo molto utili per esprimere con forza concetti importanti, ed è quello che avviene qui. |
Valutazione del contest Sfida alle 100 parole – V edizione
Arrivando ora al lessico, il registro linguistico richiama la lingua d’uso del linguaggio orale, il che è coerente con la prima persona narrante: il tuo personaggio narra così come parla, dà voce alle sue riflessioni in maniera semplice e – ancora – lineare anche dal punto di vista lessicale. La ripetizione della parola “alibi” non intacca la piacevolezza del testo, perché ricorre sempre in momenti dove ha senso che sia ripetuta, non è dunque un inserimento forzato. Nessun termine è inserito nel contesto sbagliato (seppure, ti consiglierei di sostituire “scuola” con “Hogwarts”, per evocare il background del personaggio). La sola pecca del lessico chiama in causa quanto detto a proposito dello stile: l’immediatezza e la semplicità che accompagnano l’intero testo ti hanno impedito di appoggiarti a sfumature semantiche per rafforzare o evocare significati e immagini nella mente del lettore – è un testo che “dice ciò che dice” –, aspetto penalizzante per un breve testo introspettivo, però capisco che il tuo intento fosse quello di riprodurre un linguaggio vicino al parlato. La sintesi dei pro e contro analizzati mi ha convinta ad assegnare 7/10 in questo parametro. Stile e lessico non mancano di pregi e reggono un testo, come detto, scorrevole e quindi di immediata lettura, sono però un po’ meno efficaci sul piano dell’incisività e dell’impatto emotivo. Sul punteggio in questa voce ha influito in minima parte anche la svista grammaticale, che cadendo sulla conclusione ha avuto un peso maggiore, coerente al rilievo che in testo assume la parte conclusiva. Titolo: 3/5 Il titolo della tua storia è anche il suo filo conduttore, questi alibi che il protagonista non ha e che neanche cerca di raccattare, convinto com’è di essere in qualche modo colpevole. “Alibi”, quindi, è indubbiamente un buon titolo per la drabble, perché si allaccia al tema del testo e, dal punto di vista stilistico, ne richiama lo stile secco e lineare – una sola parola, senza abbellimenti. Il motivo per cui, malgrado i pregi ora descritti, non ti ho assegnato un punteggio superiore a 3/5 è legato al fattore “personalità”: è sì un buon titolo per la tua storia, ma non riesce a caratterizzarla a priori, a far intuire al lettore elementi relativi al genere del racconto né a differenziarla rispetto ad altri racconti. A primo impatto, è un titolo che pecca di genericità, perché potrebbe riferirsi a qualsiasi tematica e contesto. Dato che la funzione del titolo è quella di attrarre lettori e di porre in evidenza una storia rispetto ad altre, questo carattere di genericità è un punto a sfavore e rischia di intaccare la capacità attrattiva e la riconoscibilità della storia. Utilizzo del prompt: 9/10 Il prompt era “Quali alibi” e l’utilizzo che ne hai fatto è davvero lodevole. La drabble è interamente costruita sull’assenza di alibi, registrata sin dall’inizio e ribadita nel finale, dove il lettore apprende che il protagonista non ha nessuna intenzione di raccattare alibi, neanche uno – “Quali alibi? Nessuno” –, neanche per errore. Il prompt è stato anche inserito nel testo (la frase appena citata), dove predomina il significato prettamente letterale dell’espressione. Di certo, quindi, non hai né tradito il significato del prompt né l’hai declassato a elemento di contorno, è anzi l’elemento cui è ispirata l’intera storia. Il motivo per cui, malgrado i pregi evidenziati, il punteggio non è superiore a 9/10 è che l’utilizzo che hai fatto, ossia prettamente letterale, ha sfruttato solo il piano più immediato del significato dell’espressione – che non è mai intesa con riguardo ad altre sfumature né interpretata in maniera più approfondita, ma è sempre e solo rappresentativa del concetto più immediato. Ovviamente, si tratta di un dettaglio, quindi il punteggio resta altissimo e la penalità è, di conseguenza, minima. Sei stata veramente molto brava! Caratterizzazione e IC dei personaggi: 8/10 L’unico personaggio della tua storia è Sirius, indiscusso protagonista con la sua prima persona narrante e l’esperienza di vita che racconta e vive. Per lui hai scelto il momento forse più doloroso della sua vita: la morte di James e la condanna come traditore. Nelle sue riflessioni sull’assenza di alibi ho rivisto il Sirius del terzo libro, che non controbatte alle accuse di Harry e che si dice convinto di essere stato lui il vero artefice della morte di James e Lily – lui, con la sua fallimentare idea di investire Peter di una responsabilità e di una fiducia che non meritava. Il tuo è un Sirius già disilluso, già colpevole, già rassegnato alla condanna. È un Sirius che soffre di una sofferenza lucida, razionale, capace di articolare pensieri e parole coordinati, sensati, composti. È un Sirius, il tuo, sicuramente IC e ben caratterizzato, quindi, nel senso di colpevolezza che prova e nella convinzione di non essere degno di alibi – alibi che non ha e che soprattutto non cerca. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 8/10 è che la lucida razionalità con cui affronta il dolore e la colpa – quella che gli fa articolare pensieri così coerenti – cozza con quanto sappiamo del suo arresto: nel terzo volume, viene detto che Sirius al momento dell’arresto rideva come un folle; inoltre, lo conosciamo come personaggio irruento, impulsivo, passionale. Tutti elementi, questi, che stridono con la pacatezza e la lucidità comunicate dal tuo testo, che restituiscono l’idea di un personaggio che ha già elaborato tutto (eppure la storia è chiaramente ambientata subito dopo o poco dopo l’arresto, se non durante) e che è capace di disciplinare il dolore – un risultato che immagino Sirius abbia potuto raggiungere solo a distanza di tempo. Detto questo, non ho penalizzato troppo la tua iniziativa (infatti il punteggio è alto!), sia perché di base la caratterizzazione è buona, sia perché credo che la caratterizzazione del dolore e della follia di Sirius sia stata in parte penalizzata dalla scelta di usare uno stile molto calibrato. Totale: 36/45 |
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