Caro Old (posso chiamarti così? come diminutivo, nessun riferimento all'età, giuro, che sarai forse più giovincello di me xD), alla fine, come avevo anticipato, ho letto questa storia ed eccomi qui con le mie impressioni.
È stata decisamente meno tragica del Lupo: che bello vedere come si sono conosciuti Ehrenold e Siwald (io ho un debole per gli inizi), li ho quasi trovati "dolci" anche se non è l'aggettivo da associare a questo tipo di personaggi e storia. Però l'ho finita proprio con un sorriso sulle labbra, è stata davvero una lettura piacevole. Ti devo ancora fare i complimenti per lo stile pulito e misurato, che riesce a essere estremamente visivo nelle scene d'azione/dinamiche ed efficace in quelle più introspettive (che son ben calibrate e fanno trasparire la personalità dei personaggi tra le righe, senza spiegoni, ma attraverso i loro gesti, le loro parole, persino i silenzi).
Come sai, Siwald mi ha conquistato nel Lupo di Hudach e qui vederlo adolescente è stato, boh, quasi commuovente: il suo atteggiamento di sfida, da puledro scalcitante, la testardaggine, l'ottusità a volte, l'autosabottaggio, anche il dolore che un po' si coglie quando parla in maniera così fredda e rassegnata dei suoi ex mentori. È un ragazzo che, mi è sembrato di capire, si è trovato ad avere a che fare con persone che non lo hanno capito, che hanno preso di lui solo quello che volevano e potevano, per quanto fosse "normale" in quel contesto. Ehrenold invece è andato al di là della superficie, ne ha intravisto le potenzialità, forse un anima affine almeno per quanto riguarda il carattere forte. Poi certo, nel contesto guerresco di Kjarr, Siwald ha bisogno di qualcuno che lo "domi" in qualche modo, perché bisogna imparare a stare tra i ranghi (che poi non significa diventare dei fantocci senza volontà; mi sembra che questo Ehrenold lo personifichi bene), ma quel che voglio dire è che Ehrenold, capendolo, non lo ha domato come si fa con una bestia, lo ha fatto con rispetto, esigendo a sua volta rispetto, qualcosa che Siwald alla fine notato (è stato bellissimo quando ha scatenato la rissa, da vero selvaggio, lol). Un cavallo focoso che appunto ha bisogno del giusto cavaliere. Così si diventa compagni. Per questo dico che è stato molto bello leggere di questo incontro/scontro e avvicinamento. Ah, e devo dire che anche Ehrenold in questa storia ha svelato dei lati che non avevo notato nel Lupo, dove è più maturo e quindi magari meno "scoperto": è un personaggio più complesso di quanto ci si aspetterebbe, dietro questo carattere così saldo e inflessibile.
Per il resto: tutta l'atmosfera dei Giochi è stata entusiasmante, un misto tra le Olimpiadi e forse qualcosa della cultura nordica che ammetto però di non conoscere bene. Le descrizioni delle prove, degli addestramenti, tutte le scene coi partecipanti in azione... ti vengono davvero bene, con pochi ma precisi dettagli immergi il lettore in quello che sta leggendo. Ripeto, amo quando vedo storie così curate nelle ambientazioni, intrise di quei dettagli che fanno poi la differenza tra una lettura normale e una immersiva, dove ti sembra di toccare e sentire con gli occhi e tutti i sensi quel che viene raccontato.
Ho forse divagato un po', ma in realtà ci sarebbero tante altre cose da dire. Mi fermo facendoti di nuovo i complimenti e ringraziandoti per quest'altra lettura coinvolgente. Mi son segnata altre tue cose da leggere, non fantasy, che ho visto che hai scritto davvero tanto! E poi, ecco, un'altra cosa che ammiro: la compattezza e la brevità (che a me mancano completamente, a-ehm): son tutte storie abbastanza brevi (per i miei canoni), ben compatte, ben confezionate, dai temi che incuriosiscono. Avessi altre 24 ore per leggere xD
Un caro saluto, intanto, e buon weekend ^^
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