Buon pomeriggio, Vale,
eccomi a leggere questa storia che tanto non ti convince. Ho voluto lasciarti una recensione – e spero che non ti dispiaccia – dove ti scrivo tutte – ma proprio tutte! – le mie considerazione su questo capitolo.
La prima cosa che mi sento di dirti è che, sì, effettivamente ho percepito uno stile differente rispetto alle altre due os che ho letto. Tuttavia non è stato sgradevole. Ho letto solo il primo capitolo datato 2019 ma posso dirti senza alcun problema che è vero che oggi hai un modo di esprimerti diverso – e in un certo senso mi piace molto di più quello attuale – ma questo non significa che la storia sia da buttare.
Se proprio devo vedere il pelo nell'uovo, ci sono un paio di paragrafi che avrei diviso in maniera differente. Niente di grave, insomma.
Passiamo alla trama.
L'esordio riprende esattamente i bambini – dai, undici anni, permettimi di chiamarli così – da dove li avevamo lasciati nel settimo libro. Tra i due cugini, è Rose che spicca di più, quella su cui ti sei soffermata maggiormente (o almeno è così inizialmente). Abbiamo anche qualche informazioni su Albus e James ma sono limitate.
E' interessante vedere che non hai scelto un unico punto di vista ma hai cercato di dare una visione complessiva di quello che accade all'interno dello scompartimento del treno.
I dialoghi permettono al lettore di avere qualche nozione in più sul carattere dei fratelli Potter: abbiamo un James dispettoso, quasi insolente, e un Albus piccato, terrorizzato dalla prospettiva di finire in Serpeverde. Rose cerca di fare da garante della pace, mettendosi da loro per calmare le acque.
E poco alla volta si comprende anche il motivo per cui il più piccolo del Potter sia tanto nervoso: ansia da prestazione. Se James appare orgoglioso dei suoi genitori e parenti, sorridente nel vederli comparire nelle figurine delle Cioccorane, Albus è insofferente perché teme che la sua strada sia già segnata.
Poi bisogna considerare che Al è più fragile di James, presta ascolto alle cattiverie della gente e non può che starci male. E' vero, sono ragionamenti straordinariamente maturi per un undicenne ma questo non fa altro che dimostrare la sua intelligenza e perspicacia (non fraintendermi, non penso affatto che siano assurdi o poco credibili. Dico che non tutti i bambini sono in grado di fare un percorso mentale simile).
“Malfoy. Puzzi di arroganza, lo sai?”
“Vuoi che ti dica di cosa puzzi tu, Weasley?”
No, no, no. Allora, devo stare calma e non squittire. E devo anche farti una confessione: io adoro la Rose/Scorpius, è stata la prima coppia della Nuova Generazione di cui mi sono innamorata. Non chiedermi il perché, non lo so, però vedere i ragazzini scontrarsi così e con questo scambio di battute, mi ha fatto spuntare un sorriso da Stregatto sulle labbra.
Scorpius non parte benissimo. Dimostra di aver assimilato tutti i pregiudizi della famiglia ed è stato sciocco a lasciarsi sfuggire parole simili in presenza dei figli di coloro che la guerra l'hanno vinta. Anche perché immagino che con il governo di Hermione, certe parole non solo siano guardare con ripugnanza ma proprio bandite. Un piccolo scivolone ci sta, Scorpius, sei ancora giovane e hai tutto il tempo di rifarti.
Passiamo alla parte relativa agli adulti.
Altra confessione: non sono una fan della Romione – ti prego, non mi picchiare! – ma leggo senza problemi anche tutte quelle coppie che non rientrano nelle mie corde o che non shippo.
In questo caso abbiamo un quadretto famigliare sereno, interrotto solo dai dubbi prevedibili di due genitori (anche se in realtà i dubbi sono solo di Hermione. E no, non ti puoi lamentare delle future amicizie di tua figlia quando tu hai passato l'adolescenza a salvare Harry e Ron, per perdindirindina!).
Tutto questa serenità viene interrotta dall'arrivo di una lettera. E se da una parte si percepisce il chiaro orgoglio di Ron nel sapere che la sua bambina ha seguito le sue orme, dall'altra è altrettanto chiaro tutto il suo sconforto nel sapere che il nipote è finito a Serpeverde.
“Non lo affronterei bene neppure io, sapendo di avere deluso la mia famiglia”
E no, Ron, questo proprio non te lo permetto! Non è una delusione non essere un Grifondoro e ti sarei grata se non caricassi di inutili tensioni i tuoi nipoti.
(Questa parte mi ha infastidita ma sono anche consapevole che sia tremendamente IC!)
Io non so perché ma spero ardentemente nell'amicizia tra Scorpius e Al.
Direi di arrivare alle conclusioni finali. Sarà sincera, promesso, non ti dirò cose che non penso.
Questo primo capitolo l'ho trovato chiaro. La trama è semplice, senza grandi colpi di scena e questo è positivo, perché permette al lettore di inserirsi nella storia senza problemi. Non ci sono questioni poco chiare, al massimo anticipi temi che magari verranno poi ripresi inseguito.
Sui personaggi, non ho molto da commentare. Quello che ho visto, mi ha convinta. Naturalmente mi rendo conto di non aver tanto materiale su cui elaborare una recensione.
Arriviamo a quello che consideri il tasto dolente: lo stile.
E' diverso da quello che tu hai acquisito, però non lo vedo come una nota negativa e ti spiego: è chiaro, fluido, non è confusionario, scivola. Forse manca un velo di analisi psicologica ma tu potresti tranquillamente obiettare che hai preferito mostrare i personaggi dai i dialoghi piuttosto che dalle loro riflesisoni.
Ora, lungi da me costringerti a fare qualcosa che non vuoi, ti dico molto onestamente quello che penso. Non è facile scrivere qualcosa che si percepisce come “estraneo”, tornare ad uno stile quando quello che hai ora è molto diverso da quello che avevi in passato. Capisco i tuoi dubbi e li condivido assolutamente – anch'io ho avuto un'esperienza simile con una storia e so quanto sia frustrante – tuttavia quello che mi sento di consigliarti è: rileggi tutta la storia, valuta attentamente cosa fare e poi prendi una decisione. Non basarti solo sull'ultimo capitolo.
Se anche tu volessi riscriverla completamente, non ci sarebbe nulla di male. Mi rendo conto che sono ancora al primo capitolo e non ho ben chiaro le dinamiche della storia ma io credo che ci sia del potenziale.
Se anche tu la pensi così e vuoi darle un'occasione, sentiti libera di farlo. Detto brutalmente: se ti fa star meglio cancellarla e riscriverla, fallo senza problemi ma non costringerti a scrivere qualcosa che non percepisci più come tuo.
Spero davvero di averti aiutata e mi scuso per essere stata così prolissa. Non era mia intenzione inondarti di parole ma spero, nel mio piccolo, di averti dato una mano.
Ti mando un grosso abbraccio.
Con affetto,
Eli
Ps: se hai bisogno di parlare o anche di un parere esterno su qualsiasi storia, non solo questa, sappi che ci sono <3 |