Mi è piaciuta molto. L’ho trovata delicata e quasi “leggera”, nonostante la caccia e i ricordi di Sam, e anche perfettamente in linea con i personaggi, senza esagerazioni.
Sembrava davvero di guardare un episodio, di quelli che lasciano il segno. Il ricordo della giornata con John poi mi ha steso, di una dolcezza e una spontaneità davvero ben scritte. I ricordi felici dei ragazzi me li sono sempre immaginati così (e a me è sempre piaciuto il personaggio di John, nonostante tutto).
Hai anche reso molto bene l’ambiente, che dopotutto era un semplice bosco innevato, con tratti magari brevi ma realistici ed efficaci che ho apprezzato molto.
In sostanza, complimenti!

Ciao, che brividi, letteralmente!
Uno perché sono in mezzo alla neve vestiti come al solito e stanno rischiando di prendersi una bella influenza.
Due perché tutta questa neve, questo mondo ovattato porta in Sam ricordi orribili dell’inferno dove Lucifero la faceva da padrone su di lui e quelle immagini gli sono rimaste dentro con allucinazioni ad accompagnarlo.
Povero Dean, lui cerca in tutti i modi di riportare alla realtà suo fratello, però c’era la parte con john in cui giocavano a palle di neve che mi ha riscaldato un po’ il cuore.
Bello il racconto, perché non ti aspetti che Sam vada in crisi con la neve.

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Nell'immaginario comune il Diavolo e l'Inferno sono associati al fuoco, ma chiunque abbia mai letto Dante penserà anche al ghiaccio: "ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo". Posso immaginare che Lucifer abbia escogitato qualsiasi tormento per Sam e che il cacciatore non possa dimenticarsene. La neve rende il paesaggio uniforme, assorbe i rumori e tu hai creato uno sfondo pacifico. Però sotto questa superficie apparentemente tranquilla e quieta, seguendo il filo dei ricordi (belli e brutti) di Sam, un po' come i cacciatori seguono le tracce di sangue, si scoprono le allucinazioni lo tormentano. Dean cerca di mostrargli che è reale di fargli sentire che c'è. Stupenda come al solito!

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