Ciao Mystery!
Fortuna che sto ascoltando un’allegra canzoncina hippy mentre ti scrivo (“San Francisco” di Scott McKenzie), altrimenti avrei i capelli dritti alla Sid Vicious prima maniera. Qui siamo dalle parti di “1984” di Orwell, libro che mi ha semplicemente terrorizzato quando lo lessi, tanto tanto tempo fa (era il tempo in cui ancora correvano i velociraptor e volavano gli archeopteryx). Forse non siamo proprio dalle parti della distopia, forse invece sì, perché spesso la fantascienza sa essere distopica quanto mai. In questo nuovo mondo, terrestre o spaziale che sia, l’ordinamento si riduce a due grandi nazioni: il Sistema e la Federazione, in guerra tra loro ab immemorabilis, o almeno da un’intera generazione. I prigionieri della Federazione sono usati come materiale da esperimenti da parte dei loro avversari del Sistema, e questo mi ricorda qualcosa di molto vicino nel tempo… facciamo la conoscenza con Katy, che deve avere una bella stoffa, visto che è sopravvissuta a ben sei sessioni di sperimentazione e a turni di lavoro massacranti. Oltre alla stoffa, però, Katy possiede anche una solida ragione per tirare avanti, Hugo della capsula 76. Per ironia della sorte, la salvezza per entrambi si trova praticamente a portata di mano, perché appena al di là della cupola violetta che evidentemente funge da barriera si trova la capitale nemica, Technyca. Me la immagino come una selva di grattacieli luminosi, anche se un punto non mi è chiarissimo: Technyca sarebbe la capitale del Sistema, quindi in un certo senso luogo di salvataggio per Katy e forse anche per Hugo?
Forse lo scoprirò più avanti… stupiscimi con effetti speciali che non ho mai osato immaginare! A presto! |