Non riesco ancora ad immaginarmi (vedendola nel manga) Hinata come la capoclan degli Hyuuga: sarà che è molto diversa da molte persone presenti in quella famiglia e sarà che il padre (in una maniera o nell'altra) le trova un difetto per screditarla un po'.
So solo che Hinata deve solo lottare per il suo futuro e fare il possibile affinché tutto vada per un verso quantomeno accettabile, in modo che la sua posizione venga piuttosto riconosciuta dalle persone presenti nel manga.
In questa fanfiction introspettiva che parla unicamente della stessa Hinata, si evince di come le cose non siano andate per il verso giusto ma come l'anima della ragazza cerchi sempre (ormai incoraggiata a seguire quella rotta) di sfuggire da quella prigione di carne e decisioni ma non compie il gesto perché ormai non può più fare niente, nessuno può aiutarla mai più.
I suoi occhi bruciano di verità e nonostante abbiano un colore del tutto inespressivo e perlaceo, essi sono la parte più comunicativa dell'intero capitolo (chiamiamolo così) incentrato su di lei, che si guarda allo specchio e non vede altro che se stessa e tutto ciò che avrebbe mai voluto osservare nella sua vita, piuttosto difficile ed intricata.
I capelli, il modo di vestire e tutto il resto non la rendono quella ragazza timida e che teneva al prossimo, non le danno la sua aura e la possibilità di essere se stessa: il bianco non la rappresenta più, in nessuna sfumatura caratteriale, ormai lei è morta dentro e fa quello che le dicono di fare, perché le dà ancora un po' di dignità che però non percepirà mai più.
E' abbastanza intensa, devo dire: ben scritta, con uno stile particolare e dedito alla scoperta del cambiamento di Hinata, della sua morte interiore, un progetto interessante e ben descritto, narrato.
Un'anima ormai sola e che vede nient'altro che la sua condizione disastrosa e quasi antecedente alla morte, visto la questione legata al colore e al tunnel della luce che si vede in film o certe persone dicono di aver visto.
Insomma, prima o poi il bianco si rifletterà su Hinata stessa, dandole anche una morte di livello fisico, per ritrovare (forse) pace in un'altra vita, perché quella che vive non è sicuramente quella che desidera da sempre.
E' tutto, buon componimento, in sostanza.
Un abbraccio,
Watashiwa
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