Valutazione del contest “Citazioni in cerca d’autore (Oscar edition)!”
Grammatica: 8.8/10
La grammatica è ottima, solo due sviste:
“Si”: -0.20; la grafia corretta per il monosillabo affermativo è “sì”, accentata.
“poteva affermare”: -1; “poté” anziché “poteva”, perché il verbo si riferisce all’azione compiuta della trama principale.
Stile e lessico: 8/10
Lo stile del tuo racconto è caratterizzato da un ritmo incalzante, vivace, che mostra più che raccontare. Non è esagerato dire che la storia stia tutta o quasi nelle parti dialogate, che abbondano considerando la brevità del testo. Ho trovato questa scelta coerente al genere e al contenuto della storia, perché le ha dato una grande dinamicità e freschezza. Un’altra scelta stilistica che ho trovato indovinata – e che mi ha ricordato i flashback presenti in La condanna dei sopravvissuti – è la suddivisione del testo in quattro blocchi spazio-temporali, che oltre a ritrarre momenti riescono a far progredire la trama nonostante le poche parole a disposizione; a riguardo, trovo indovinata la scelta di inserire un elemento divisore come l’asterisco, perché segnali al lettore il passaggio da un momento all’altro senza che possano esservi fraintendimenti. L’unico elemento relativo alla suddivisione in blocchi che ho trovato meno efficace è l’incipit degli ultimi due blocchi, ti riporto l’estratto del testo per spiegarmi:
• “Quando, qualche giorno prima dell’uscita a Hogsmeade, la sua migliore amica constatò che James aveva mantenuto la promessa, Lily ribatté che aveva tempo per infrangerla, seguendola in Sala Grande”: il “Quando” iniziale è un connettivo e in quanto tale segnala un rapporto di concatenazione con il periodo che lo precede (in questo caso, si riferisce alla conclusione del blocco precedente), il che indebolisce l’indipendenza del terzo momento rispetto agli altri due: più che un salto spazio-temporale in avanti, la sensazione è di essere ancora nel secondo momento. Affinché l’incipit risulti incisivo, è necessario non introdurlo con un connettivo e iniziare con il nuovo riferimento temporale (quindi: “Qualche giorno prima eccetera”). Inoltre, sempre il “Quando” indebolisce anche l’esattezza dei tempi verbali, perché stando alla sintassi del periodo ci troviamo nel “passato del racconto”: “quando, qualche giorno prima dell’uscita a Hogsmeade (quindi non oggi), la sua amica [aveva constatato] che James aveva mantenuto la promessa, Lily [aveva ribattuto] che aveva tempo per infrangerla”. Approfitto del fatto di aver citato ora questo periodo per soffermarmi anche sull’espressione “Lily ribatté che aveva tempo per infrangerla, seguendola in Sala Grande”: in primo luogo, ti consiglio di rendere più esplicito di quale “promessa” si tratti, perché la promessa di James è citata solo nel primo blocco, ora siamo nel terzo, il lettore potrebbe non cogliere subito il riferimento; in secondo luogo, trovo che “seguendola in Sala Grande” possa generare confusione, perché hai appena utilizzato il pronome “la” in riferimento alla promessa, mentre ora utilizzi lo stesso schema per riferirti all’amica.
• “Ritornando alla torre di Grifondoro dopo la ronda, il venerdì successivo, Lily percepì il profumo presente nell’Amortentia il giorno precedente”: questo è l’incipit del quarto blocco, il discorso è lo stesso del punto precedente. Qui, anziché un connettivo, abbiamo un verbo al gerundio, modo verbale indefinito e quindi inadatto a reggere l’apertura di un paragrafo indipendente. Anche qui sarebbe stata più efficace un’inversione: “Il venerdì successivo, ritornando alla torre eccetera”. Ti consiglio poi di sostituire “presente” con un’espressione più chiarificatrice come “che aveva sentito”, per esplicitare il nesso tra la propria percezione e la pozione – “presente” dà più l’idea di un ingrediente “presente” nella pozione piuttosto che di una sensazione vissuta.
Completando il discorso sullo stile, ho trovato coerente all’intenzione del racconto la scelta di utilizzare la terza persona narrante e il tempo passato, così come ho condiviso la focalizzazione interna fissa (Lily), perché facilita l’empatia tra storia e lettore – elemento che trovo vincente quando ci si relaziona con il genere sentimentale. Coerentemente alla scelta del punto di vista, anche il corsivo ricorre solo per identificarsi con il personaggio su cui è focalizzata la narrazione: i pensieri espliciti di Lily e quel “finalmente” che pare a sua volta riprodurre un pensiero di Lily – una sorta di discorso indiretto libero. A parte i punti messi in evidenza prima, ho solo due situazioni da segnalarti, che a mio avviso sono poco efficaci:
• “Il commento di James l’avrebbe fatta infuriare solo poche settimane prima, ma era innegabile che l’atmosfera fuori da Hogwarts fosse in netto peggioramento. Gli angoli della sua bocca si sollevarono in un lieve sorriso, subito ricambiato dal ragazzo, prima che s’alzasse per andare a recuperare il necessario, com’era ormai consueto che facesse”: il fatto che tutto sia narrato dal punto di vista di Lily, fa sì che la frase in grassetto sembra riferirsi a lei, mentre invece ad “alzarsi” è James. Il mio consiglio, se vorrai accettarlo, è quello di esplicitare il soggetto (“subito ricambiato dal ragazzo” è infatti un inciso, non adatto a fare da soggetto sottinteso).
• “Quel pensiero inaspettato la stupì, così come il battito accelerato del suo cuore, quando il medesimo sorriso venne rivolto a lei, mentre James si risedeva al suo fianco”: anche qui il consiglio è di marcare di più la ripresa di un elemento (in questo caso, “il sorriso” che colonizza i pensieri di Lily), sostituendo “medesimo” con un’espressione come “proprio quel”. Inoltre, dato che fai uso di un registro linguistico medio-basso che in alcune occasioni tende a riprodurre un linguaggio d’uso, “medesimo” è anche la variante meno adatta alla veste lessicale del racconto.
Arrivando al lessico, l’ho trovato decisamente appropriato alla struttura stilistica del racconto! Inoltre, trovo che le parti dialogate siano caratterizzanti, che quindi riescano a riprodurre sia il linguaggio di due adolescenti, sia a caratterizzare l’uno e l’altro. Come anticipato, fai uso di un registro medio-basso che talvolta tende a riprodurre il linguaggio d’uso, il che è appunto coerente al testo e alla sua struttura. Gli unici elementi che ho trovato fuori contesto sono le elisioni “d’ingredienti” (qui, poi, dovrebbe essere “degli” e non “di”) e “gl’illuminava”, perché mentre nel dialogato riproducono l’oralità, nel discorso indiretto sembrano strizzare l’occhio a una veste lessicale arcaizzante; ti segnalo poi l’uso della d eufonica (“ed un”) per lo stesso discorso già affrontato in occasione del contest Non è tempo per noi; in ultimo va modificata la grafia di “9”, in narrativa i numeri si scrivono in lettere, non in cifre. Per il resto, non ho nessun appunto da farti!
Concludendo, quindi, trovo che stile e lessico siano gestiti bene, coerenti a se stessi e al tipo di racconto che hai scelto di scrivere; il motivo per cui il punteggio non è superiore a 8/10 è legato alle situazioni meno efficaci messe in evidenza, ma a parte quello sei stata molto brava. Complimenti!
Titolo: 5/5
Resistenze che si sgretolano (al profumo di cannella) è un titolo molto personale, in grado di attirare l’attenzione e rappresentare il tuo racconto. È un titolo che esprime romanticismo, dolcezza, che sa di primo amore. Quel “profumo di cannella” richiama indubbiamente la sfera sentimentale, perché c’è un profumo, una spezia, delle “resistenze che si sgretolano” inermi. Anche dal punto di vista linguistico è un titolo interessante, sia per la frase sospesa che per la parentesi – quest’ultima rende l’insieme più intrigante, è come se il profumo di cannella fosse un segreto da svelare a pochi, da custodire tra parentesi. Come anticipato, trovo vi sia grande coerenza tra titolo e contenuto del racconto, quindi anche da questo punto di vista hai fatto un ottimo lavoro. Non ho proprio nessun appunto da farti in questo parametro, perché hai scelto una presentazione personale, coerente e originale per il tuo racconto. 5/5!
Utilizzo del prompt: 6/10
Hai scelto il prompt “Un sentimento è una strana creatura: ti stravolge, t’assilla e solo infine si rende conoscibile”. Non è presente testualmente, ma si percepisce la lenta scoperta di Lily, che avanza a tentoni nell’universo sconosciuto dell’amore – solo alla fine del racconto, infatti, la tua protagonista capisce di nutrire un sentimento molto forte per James, e lo capisce grazie all’inaspettato aiuto di una pozione. Il motivo per cui il punteggio non è superiore a 6/10 è che trovo manchi una parte del prompt, quella riferita a “stravolge e assilla”: la tua Lily avanza a tentoni, è vero, ma dai suoi piccoli passi si intravedono la ritrosia, la voglia di comprendere l’altro, l’interesse che sta maturando in silenzio, non ravvisiamo lo stravolgimento dovuto a un sentimento inconsapevole e di conseguenza neanche il turbamento legato a questo pensiero costante, da cui non si riesce a fuggire e a cui non si riesce a dare un nome. Il prompt suggeriva un racconto dalle tinte emotive un po’ più forti, mentre la tua storia è molto dolce e si concentra quindi sull’aspetto più dolce della citazione, quello legato alla scoperta del sentimento.
Concludendo, quindi, nel complesso il prompt è presente,ma trovo che non sia sviluppato pienamente, per questa ragione ho optato per il 6/10 in questo parametro.
Caratterizzazione e IC dei personaggi: 8.5/10
Gli unici personaggi della tua storia sono Lily e James. Iniziando da James, trovo che tu sia riuscita a caratterizzarlo benissimo. Le parti dialogate che lo ritraggono hanno quella verve tipica del personaggio della Rowling: sicuro di sé, sarcastico, positivo. James è una luce abbagliante da cui Lily, malgrado tutto, non riesce a fuggire. Sei riuscita a riprodurre quel carisma che contraddistingue la sua controparte cartacea sia nelle poche apparizioni in cui lo vediamo, sia nei ricordi di chi lo ha conosciuto. Sono riuscita a immaginarlo, il capitano Potter con un sorriso sornione in viso che osserva la Evans in attesa che capitoli. Ho trovato questa caratterizzazione perfetta: IC e coerente a quanto dichiarato dalla Rowling circa l’atteggiamento di James durante il settimo anno di scuola.
Arrivando a Lily, protagonista e punto di vista su cui si articola la narrazione, anche qui ho ravvisato una buona caratterizzazione. Complice il punto di vista, di Lily conosciamo anche i pensieri, le sensazioni, riusciamo a conoscerla più da vicino. E devo dire che il ritratto restituito dal tuo racconto è coerente alla Lily della Rowling: studentessa diligente, pronta a ricredersi sui propri pregiudizi, attenta a ciò che la circonda. Molto tenero il momento in cui riflette sul mancato invito di James, momento in cui emergono i diciassette anni del personaggio e quei tipici drammi adolescenziali. Il motivo per cui non ho assegnato un punteggio superiore a 8.5/10 è legato alla conclusione del racconto e alla improvvisa dichiarazione di Lily: lungo l’intero arco narrativo la vediamo titubante, riflessiva, bene attenta a non esternare i propri pensieri a James, mentre nelle battute conclusive arriva a confessare a James che il suo profumo è il profumo della propria Amortentia (nel mondo di Harry Potter, è quasi una dichiarazione d’amore!); mi è parso un passaggio un po’ sbrigativo, che indebolisce la caratterizzazione del personaggio perché non ne approfondisce realmente le emozioni e sensazioni, si passa da “non m’ha chiesto d’uscire” a “Hai vinto ogni mia resistenza, James...” da un momento all’altro. Se ad esempio Lily si fosse limitata a riflettere tra sé e sé su quell’odore e sulle resistenze infrante, esternando a James solo la voglia di uscire con lui, a mio parere, la caratterizzazione del personaggio non ne avrebbe risentito. Questa è l’unica perplessità relativa alla caratterizzazione, per il resto ribadisco che sei stata bravissima con questi due personaggi, dunque 8.5/10 più che meritato!
Totale: 36.3/45 |