Recensioni per
L'aquila di cenere e ossa.
di Uptrand
Walking Dead nell'Impero Romano? Di sicuro un'idea originale. |
Eccomi per lo scambio del giardino di Efp. |
Ciao! |
Ciao Uptrand, |
Buonasera caro, eccomi qui dopo poco per continuare la lettura della tua long; altro capitolo breve incentrato sulla figura del nuovo imperatore romano, di cui dai accenni nel complesso familiare e legame fraterno con il maggiore, non in successione di potere bensì come comandante e stratega eccezionale. Augusto ha scelto il minore che però ha mantenuto con sé Tiberio come fidato collaboratore: interessante il modo di ragionare, tattico e ben ponderato effettivamente… in un mondo maledetto, dove stanno continuando a rischiare di perdere terreno e capacità di approvvigionamento, si tenterà di recuperare una terra fertile, fondamentale per la produzione di cibo, strappandola ai non morti. Il ragionamento fila liscio, è una sorta di banco di prova in piccolo: la sfortuna ha voluto l’approdo del Male in un’isola, ma è anche vero che se esso viene eliminato, è impossibile che torni. Giusto? Almeno così pensano loro e spero io, e mi auguro di cuore che la spedizione di Tiberio possa avere il successo sperato perché questo mostrerebbe al popolo terrorizzato che in fondo, Roma è ancora capace di riprendersi il maltolto, ciò che è suo. Mi piace come alterni momenti di tensione, perdite, morte e disgrazia a periodi di calma calcolata ed indagatrice, dove si scelgono destini e si studiano soluzioni; a parte qualche piccolo refuso trovo la scelta di capitoli brevi azzeccata, di modo da concentrarti sugli avvenimenti più importanti e sulle figure fondamentali di questo periodo nero della storia dell’Impero Romano. Ad ogni pubblicazione la mia attenzione aumenta perché una parte di me teme per il peggior scenario possibile, ma l’altra ritiene che con le giuste scelte di un imperatore accorto ed intelligente si possa in qualche modo sopravvivere fino a… eh, fino a? Fino alla scoperta di una soluzione? Fino a che non moriranno tutti? O fino a che questa sorta di maledizione non si estingua da sé? Chi lo sa, naturalmente non vedo l’ora di scoprirlo procedendo mano a mano con le letture. Alla prossima caro, come sempre un approdo stimolante nel tuo profilo; buonanotte e buona ispirazione! :3 |
Buonasera caro, eccomi qui per procedere con la lettura di questa long. Questo capitolo di passaggio l’ho trovato molto interessante, perché dai confini e dal mondo esterno ora ti sei spostato su Roma e sull’attuale situazione dell’impero nella capitale. Attraverso l’occhio del regnante mi hai mostrato ciò che è accaduto, come si sono mossi negli anni e quanto abbiano fatto – e di fatto perso – per essere dove sono ora. Roma e l’impero hanno perso un punto di riferimento incredibile, rassicurante, potente, ma noto con piacere che non da meno si mostra Druso: un operato portato avanti con riflessione e pensiero per il futuro considerando ciò che è accaduto al di là dei confini. Noto anche un attaccamento maggiore tra i commilitoni ora che il numero incredibilmente alto di presenze sembra rassicurare una grande barricata fisica contro i non morti; una sensazione di rinvigorimento che è passata per momenti di panico, puro terrore, insubordinazioni stroncate con sangue e azioni punitive drastiche e definitive atte a mantenere un ordine che valeva più della vita di coloro passati a fil di lama. Sembra esserci un attuale equilibrio, la mia speranza è che possano trovarsi pronti per quanto il nemico riuscirà a passare le barriere. |
Giuro solennemente che al prossimo scambio passerò da una storia su Mass Effect. |
Buongiorno caro, eccomi qui tornata dopo tanto tempo – troppo! – in questa storia che avevo avuto modo di cominciare a leggere qualche mese fa. Un capitolo molto breve ma che comunque aggiunge sempre qualcosa in più alla storia, mano a mano che si procede. Insomma, mi ritrovo a sapere che questi esseri oltre ad essere instancabili hanno l’istintiva capacità di unirsi in gruppi così da poter “cacciare meglio”, oserei dire, ed il fatto che siano in grado di riconoscere a gran distanza la presenza dei vivi è una gran bella gatta da pelare. Fortunatamente noto che in quel luogo sono in grado di gestire anche gli assembramenti senza perire per forza, come era invece accaduto in passato; quando ho letto l’aneddoto di quello che pareva un vero e proprio assedio alla città mi sono venuti i brividi perché si comprende quanti siano in realtà e quanto poco basti a far ingrandire il loro numero. L’evento riportato a galla è terrorizzante, davvero, mi sono immaginata la scena di queste persone, davvero tante persone che vengono massacrate una per una senza pietà e con vorace bisogno di nutrimento, mentre vengono abbandonate a loro stesse dai soldati che erano riusciti a malapena a scappare. |
Mi ero ripromessa di passare ancora da questa storia ma poi sono stata presa da altro, la rileggo con piacere. E' proprio molto intelligente la tattica di usare la lancia da cinghiali per tenere a distanza i non morti. Mi pare di capire che siano zombie senza cervello, ma con ancora un corpo trafiggibile, non scheletri? Mi interesserebbe un sacco scoprire COME si sono formati tanto per cominciare, cioè si tratta di una maledizione, una profezia, una malattia? E questi tre morti di cui parlano, perché sono importanti? |
Ehi! |
Buongiorno, caro! |
Buongiorno, carissimo! |
Ciao Uptrand, |
Eccomi per lo scambio a catena. |
Ed eccomi qui per l’iniziativa l’ABC delle recensioni. |