Ciao^^ |
Stasera ho spulciato nella sezione Storico in cerca di qualcosa di buono e di non troppo impegnativo, ma non ho trovato gran ché. Così, ho pensato di andare sul sicuro. Curiosa di scoprire qualche brano personale di una delle autrici dei “Conti”, mi sono affacciata sulla tua pagina. Ho leggiucchiato anche la tua biografia (serissima e spassosa allo stesso tempo) e mi è sembrato chiaro che l’ironia sottile e brillante è una tua peculiarità. Apprezzo moltissimo le persone con questa dote, più in generale apprezzo i testi in cui c’è la giusta dose di questa ironia “colta”. |
C'è una sola parola per descriverla: Sancia… no, scherzo, è gran bottana. |
Spulciando tra le tue storie, per decidere da quale cominciare, mi ha subito attirato questa, principalmente per due motivi, banalissimi e forse ingenui, ma tant'è: da un lato il riferimento ai Da Romano, che non conosco a fondo non essendo un esperto di storia, ma a cui comunque mi sono sentito subito istintivamente legato, visto il mio cognome; dall'altro il riferimento a Federico II di Svevia, che in quanto napoletano “emigrato” a Torino per motivi di studio, mi ricorda il mio Ateneo di provenienza. |
Io credo che questa donna fosse solo desiderosa di amore. Da qui il rifiuto ad accettare le avance del sovrano, anche se come hai scritto tu, se avesse dovuto, lo avrebbe anch fatto. Ma non Per amore. Federico lo ha capito che sarebbe sempre secondo a qualcuno, in questo caso lo stalliere. Avrebbe potuto ottenere un amplesso da lei e far fuori lo stalliere, per ripicca, in fondo a quel tempo credo fosse normale amministrazione. Ma lui no, non ha accettato. Anche perché, secondo il Mio punto di vista, non sarebbe stata lei una sua conquista, bensì viceversa e per un sovrano non può essere!!!!! |
Buonasera, |
Buongiorno. |