Ciao!
Ma che livello incredibile di tenerezza! Aww, è bellissima davvero. Sono stata incuriosita da questa storia fin dall'introduzione; infatti il contesto scolastico è un contesto che mi intriga moltissimo, perché sono stata studentessa del liceo fino a due anni fa e spero di rientrare un giorno nuovamente in una scuola, ma da prof di Filosofia. Di questo contesto, però, in questa storia hai saputo mettere in evidenza anche le difficoltà e i problemi - i chiacchericci e i pettegolezzi dei genitori sono davvero un male, soprattutto quando si ha a che fare con soggetti fin troppo comuni, come la mamma di Giorgio. Mi piace molto come hai tratteggiato in poche parole le personalità dei loro figli: sono appena accennate, ma risultano verosimile. La prospettiva che hai assunto è altresì originale: sarebbe stato fin troppo semplice e comune adottare la prospettiva di un insegnante o di un allievo, mentre i bidelli, seppur vedano crescere i ragazzi a loro volta, sono senz'altro presenze più discrete e meno ricordate. Molto strategica anche la scelta del nome - in fondo è proprio un Cupido! Terribile il pettegolezzo di Viviana sul piccolo Riccardo: eppure, le mamme sono peggio dei figli a volte, ed è così tristemente credibile immaginarsi questa donna che sussurra sottovoce che "il figlio di x va dallo psicologo". Sarà che ho frequentato la scuola in un paesino, ma conosco bene questo tipo di comare... Carino lo stratagemma di Eros: hai saputo usare il cliché dell'ascensore in modo così innovativo e originale!
Inoltre, io adoro le child!fic quindi mi ha intenerito molto anche il finale con Pietro e Riccardo.
Lo stile è semplice ed efficace e non ho trovato refusi.
Alla prossima,
Desy |