"Una classe di aristocratici consumati, ormai abbattuta"
"Un cognome che avrebbe dovuto valere qualcosa.
"Non avrei avuto bisogno di fingere, ma in questa, ti detesto."
È la Vigilia di Natale e trovare una one shot incentrata su un personaggio che *dovrebbe* essere cattivo (forse più captivus in latino 😏) e sulla piccola Spectra non può che farmi sorridere, addirittura farmi scendere una lacrimuccia.
La famiglia c'è sempre sotto le feste, la diamo per scontata, spesso non la vorremmo come non vorremmo noi stessi in certe situazioni. Specter ha perso tutto in quell'istante in una maniera brutale per un grottesco e sarcastico gioco di un destino crudele che ha sbagliato in primis chi colpire.
Il flashback di recente portata di Starscream è magistrale, sembra di vivere il terrore della protoforma, anche la descrizione della politica cybertroniana non è da meno. Mi ha fatto pensare molto a quei romaniz russi di otto novecentesca fattura, in cui su criticava il popolo e la borghesia più che l'individuo.
Di più c'è la tua scrittura gioiello, sempre sottilmente cinica, giustamente sempre divertente, ma elegante, mai pacchiana che tratteggia la semplice ribellione in movimento di un pianto di una neonata che impone di andare avanti e ricominciare anche a chi in *questa* realtà finge di non avere sentimenti.
Mi piace sempre quando un malvagio o sedicente tale - questo lo dico più che altro perché ho letto le altre fic - riesce ancora a provare qualcosa, a considerare, ad avere dei dubbi in merito al da farsi. Le mie storie preferite sono sempre quelle in cui qualcuno "passa al lato oscuro" dopo aver sofferto. Lo rende una statua più che una semplice linea, è quel che rende un personaggio umano, che lo rende possibiitato a scegliere di nuovo eventualmente o altrimenti ad avere un forte leitmotiv dietro ergo una forte immedesimazione da parte di chi legge.
Brava 💯💯💯
(Recensione modificata il 24/12/2019 - 09:22 pm) |
