Recensioni per
Kintsugi (I'll mend us)
di D a k o t a

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/07/20, ore 12:38
Cap. 1:

Capisco perché hai scelto questo titolo, lo spieghi molto bene nelle note finali, eppure io non riesco ad essere d'accordo. O meglio, sono d'accordo sul fatto che quello che Dean continua a fare giorno dopo giorno, cercando di pacificare la situazione familiare e di raccogliere i cocci di suo padre è di suo fratello sia una cosa bella e significativa e riconosco il valore di Dean come persona, mi rendo conto che in quella famiglia lui vale come l'oro. Però in teoria riparare un oggetto rotto usando il kintsugi dovrebbe aumentare il suo valore, mentre io non riesco a vedere il valore di questa famiglia. Vedo benissimo il valore di loro come singole persone ma maledizione, Sam e John sono come l'acqua e l'olio, impossibili da amalgamare. Dean fa veramente tutto quello che può ma questa famiglia a me ricorda tanto una tazza tenuta insieme con il nastro adesivo. La situazione durerà solo ancora qualche anno e vedo che già tutti ne sono consapevoli, che si arriverà ad una rottura; Sam, che ne sarà il diretto responsabile, forse al momento ne è meno consapevole degli altri, ma il suo continuo parlare di college e del futuro è incompatibile con la vita di suo padre e di suo fratello quindi dovrebbe rendersene conto anche lui. Invece John e Dean lo sanno, si sono resi conto di quanto il ragazzino sia inadatto a quel tipo di vita, soprattutto perché la rifiuta con tutte le sue forze.
Dean mi ha fatto molta tenerezza quando ha rivendicato per suo fratello il diritto di avere 13 anni mentre non l'ha mai fatto per se stesso, ma io resto dell'idea che questo ragazzo abbia ricevuto un lavaggio del cervello eccessivo perché non è giusto che abbia dovuto prendersi certe responsabilità e assumersi il peso di certe conoscenze fin da ragazzino. A volte mi chiedo, se non fosse mai nato il fratello minore, forse Dean si sarebbe sentito in diritto di comportarsi un po' più da figlio e un po' meno da genitore? Un po' più da ragazzino e un po' meno da adulto? Oppure al contrario a causa del suo carattere avrebbe accettato ancora di più il lavaggio del cervello, senza vedere quell'altro punto di vista che Sam inconsapevolmente gli fornisce?

Parlando dell'evento principale e scatenante di questa storia, anche se forse era soprattutto un pretesto per introdurre la seconda parte, devo dire che io sulla prima parte mi sono messa a piangere. Non per il rischio corso da Dean, ovviamente sapevo che sarebbe sopravvissuto, ma perché mi ha fatto davvero male vedere come ha sopportato tutto quel dolore in silenzio e come il senso del dovere abbia completamente scalzato il buon senso nella sua mente. È veramente come se cercasse continuamente l'approvazione di suo padre. La scena su cui ha pianto è stata quella in cui Dean è rannicchiato sull'asfalto ma suo padre gli dice di guardarlo e lui per riflesso condizionato alza la testa.
Un'altra frase che mi ha fatto piangere è questa: "Sam vorrebbe urlargli contro e vorrebbe che papà gli dicesse anche solo una dannatissima volta che sono più importanti della vendetta, della caccia, che -"
Cioè dai non puoi farmi questo. Io già non sopporto molto John, so che sotto sotto ma molto in fondo ha dei sentimenti per i suoi figli, ma li dimostra decisamente troppo poco. Il fatto che loro non sappiano di essere più importanti della vendetta è terribile, e la cosa ancora più terribile è che nemmeno io sono sicura che loro siano più importanti della vendetta. Certo è assurdo dare la priorità ai morti anziché ai tuoi figli vivi, primo perché sono i tuoi figli, secondo perché tua moglie avrebbe voluto che tu te ne prendessi cura, terzo perché fanculo sono vivi. Io a volte quest'uomo lo prenderei a pugni.

Recensore Master
07/06/20, ore 10:39
Cap. 1:

Ed eccomi arrivata anche qui.
Ti avevo accennato che questa storia mi aveva molto colpita: è intensa, commovente e soprattutto dolce.
Parto con John perché come personaggio mi è molto caro ed è anche largamente sottovalutato. Ecco in questa storia John è esattamente come mi aspetto che sia, come l'hanno mostrato nella serie; assorto completamente nella caccia e dedito al costante allenamento dei figli, ma anche dolorosamente conscio di ciò che sta facendo, lui sa che non si sta comportando come un padre "normale", ne prende atto attraverso le uscite rabbiose e disperate del più piccolo dei suoi figli, che scopre più legato a Dean che ha lui e ne soffre, si sente il suo dolore attraverso le tue parole. Anche con Dean sa di aver sbagliato e quello scambio di battute con Dean dolorante e sdraiato sull'asfalto, sono sicura che gli ha fatto l'effetto di una doccia fredda (l'ha fatto anche a me). Tuttavia riesce a raddrizzare leggermente il tiro, concede a Sam di rimandare l'allenamento e alleggerisce i toni sul finale quando si lanciano i cuscini. Certo resterà sempre il burbero John, ma l'immagine che ne esce è quella di un uomo consapevole dei propri errori e preoccupato per i suoi figli.
Poi arriviamo a Sam, e qui è davvero una forza della natura, ed è anche una calamita, non si riesce a staccare gli occhi da lui! È preoccupato, arrabbiato, ribelle e sarcastico, non trattiene niente. Forse ha semplicemente trattenuto troppo prima e di fronte al rischio corso da Dean con riesce a controllarsi, è un esplosione di emozioni, in ogni frase esterna paura e rabbia in egual misura; sembra aver completamente perso di vista ogni raziocinio, mentre in realtà ha perso il suo faro, il suo punto di riferimento: suo fratello. Questa di Sam è una caratterizzazione superlativa, ma immaginavo che avresti costruito su di lui un piccolo capolavoro. ^_^
Che dire, è una OS davvero meritevole e sono contenta di non essermela persa.
Un abbraccio, Joy.

Recensore Junior
27/03/20, ore 20:56
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qui da te come mio solito. Perdonami per il ritardo ma al momento sto vivendo un'ossessione per Lucifer e quindi ahimé sono stata appiccicata la pc per la serie tv e ho persino trascurato la scrittura della mia storia.
Allora innanzitutto mi piace che tu abbia scelto la metafora di riparare le cose inserendo oro nelle fessure per descrivere l'atteggiamento di Dean, oltre che marcare la sua forza e desiderio di mantenere unita la famiglia e fare da mediatore tra il padre e il fratello minore. 
E' convinto di poter nascondere il suo dolore e mettere al primo posto gli altri in un primo momento, per il bene di Sam ma soprattutto per non deludere il padre e la caccia immenente che devono affrontare. Sottolinei ancora una volta come il rapporto con quest'ultimo sia difficile, troppo duro e non da padre e figlio. Lui entra nel panico, soffre e Sam gli sta accanto nonostante il terribile rapporto con John. 
Sam è ancora ingenuo, puro e grazie a questo riesce a dire tutto ciò che pensa, Dean invece lo reprime sempre e vuole ottenere l'approvazione del padre anche se al momento non sta bene fisicamente. 
Hai mostrato ancora una volta quanto sia diverso il rapporto che hanno con il padre, dettato da caratteri diversi e anche dall'età. Più che altro perché Dean ha sempre saputo la verità e Sam no. 
Al solito sei riuscita a descrivere perfettamente i loro pensieri e sensazioni, angoscia e sentimenti repressi che l'uno tende a sopprimere e l'altro a sputare fuori. Mi hai fatto immedesimare e il tuo stile ha aiutato il tutto a prendere forma in un modo impeccabile come sempre. 
Complimenti davvero, alla prossima :D

Recensore Master
25/03/20, ore 17:46
Cap. 1:

Recensione premio per la partecipazione al "Let it snow [Holiday Contest]" 3/3

Ciao Desy, eccomi finalmente di ritorno con l'ultima recensione premio che ti spetta, visto che mi avevi consigliato anche questa storia non ho resistito e sono tornata dagli adorabili fratelli Winchester.
Partiamo con il titolo, non conoscevo l'esistenza del Kintsugi, ma trovo che tu abbia scelto un titolo davvero calzante per questa storia e per il ruolo di Dean in sé: lui ci sarà sempre per provare ad aggiustare la frattura fra Sam e John, sa bene di essere ciò che li tiene uniti.
Come sempre adoro il tuo Sam adolescente, con le sue mille domande, con il suo essere combattivo e, soprattutto, con il suo voler così bene al fratello e cercare di fargli capire quanto lui sia un padre migliore di quanto John non sia mai stato...
E Dean? Beh, lui fa del suo meglio per non scontentare nessuno dei suoi fmailiari, anche a costo della sua stessa vita, e questo lo rende molto più maturo della sua età, oltre che un esempio di quanto si possa essere un ragazzo d'oro, nonostante la tua vita non sia stata affatto facile per te e la tua famiglia.
John è troppo duro con loro, e lo sa, ma in questa storia si rende conto di questa sua durezza e di quanto abbia rischiato grosso... per una sera, forse una soltanto, è disposto a passare del tempo con i suoi figli, ridendo con loro e riuscendo a credere che Dean ci sarà sempre per mettere insieme i pezzi scombinati che compongono la loro famiglia e, sì, è ovvio che non sia tutto risolto, ma Dean si è risvegliato ed è solo questo che conta.
Hai una capacità meravigliosa di farci entrare in sintonia con i tuoi personaggi, rendendoli così vividi e ricchi di sfaccettature.
Spero che scriverai ancora di loro, perché questi tuoi frammenti dedicati alla loro infanzia e adolescenza sono davvero stupendi.
A presto,
Francy

Recensore Veterano
19/03/20, ore 11:05
Cap. 1:

Una cosa che amo delle tue storie su Supernatural è la precisione. I personaggi, le loro reazioni, i dialoghi e l'intera atmosfera sono perfetti, al punto che ho sempre l'impressione di star leggendo una puntata messa per iscritto, e questa one shot non fa eccezione.
Posso capire quanto Sam si senta confuso davanti al malessere del fratello. Dean non è il tipo da lasciarsi fermare da un malanno, e vederlo stare così male deve essere davvero un pessimo segno agli occhi del minore. E' triste vedere come Dean metta le aspettative di suo padre davanti alla propria salute, ma non potevo aspettarmi diversamente, dopo il modo in cui è stato cresciuto.
Questo suo comportamento salta in modo prepotente agli occhi di Sam, che durante il viaggio in macchina tenta inutilmente di ottenere una sosta del viaggio, per dargli quantomeno un minimo di sollievo. Il fatto che ci pensi un tredicenne e non il padre, troppo teso verso la propria vendetta per vedere altro, è qualcosa di straziante.
Ci vuole che Dean crolli a terra perché Jhon si renda conto di quello che sta succedendo. E' una scena triste, perché nonostante tutto si capisce che ama i suoi figli; per lui deve essere frustrante scoprire solo adesso del malessere del ragazzo, davanti al quale non può fare altro che riconoscere la propria impotenza.
Quantomeno ha deciso di portarlo in ospedale e mettere da parte la caccia, pur senza rinunciarvi, come dimostrano le continue telefonate che lo tengono impegnato. Il litigio che segue con Sam è stato davvero doloroso, ma utile. Mi è piaciuto come hai reso la rabbia da entrambe le parti, e soprattutto come in seguito hai lasciato trasparire un sottile senso di colpa nelle azioni e nelle parole del padre. 
Bellissimi i paragrafi conclusivi, con quel sapore dolce e amaro che sembra caratterizzare anche i rapporti tra il padre e i figli. Si percepisce quanto il loro legame sia profondo e fragile, pieno di rattoppi ma comunque prezioso per tutti loro.
E' una storia bellissima, nata da uno spunto originale e sviluppata in modo impeccabile <3
A presto!

Recensore Master
15/03/20, ore 22:27
Cap. 1:

Ciao!
Conoscevo la pratica giapponese di riparare le cose inserendo l'oro nelle fessure; è interessante che tu l'abbia usata come metafora dell'agire di Dean: lui ha sempre ubbidito ciecamente al padre, cercando di fare da mediatore con Sam, impresa difficile quando si ha a che fare con un adolescente ribelle che non riesce a tenere a freno la lingua.
La cosa che ho apprezzato di più in questa storia è il modo in cui descrivi John: gli hai reso giustizia come in poche fanfiction che ho letto; John è concentrato più sulla caccia che sui suoi figli, ma questo non significa che sia un padre tremendo. Li ama profondamente, sta facendo del suo meglio per crescerli forti, per tenerli al sicuro e per tenere il mondo al sicuro. Nessuno gli ha insegnato come fare, i suoi gesti più affettuosi di padre si riducono a una semplice carezza tra i capelli e un lanciare un cuscino per gioco, ma sempre con una parte della mente volta al pensiero dell'allenamento.
Dean dovrebbe essere il sick della situazione, quello che sta rischiando di morire e che solo le mani esperte dei medici riescono a curare, ma in ogni istante si preoccupa di proteggere Sam nascondendo al sua sofferenza.
L'ho trovata bellissima da leggere!

Recensore Veterano
14/03/20, ore 22:22
Cap. 1:

Macciaooo carissima!
Eccomi qui a recensirti come promesso! avrei voluto farlo domani con più calma ma, diamine, la trama mi intrigava così tanto che non ho resistito e ti ho leggendo e recensendo mentre sono in chiamata via via Skype coi i miei amici agagag
Allora, cosa dire... mi sto sforzando di fare una recensione seria e costruttiva anche se ODDIO COM'E' DIFFICILE PERCHE' STO FANGIRLANDO COME UN'INVASA ODDIO ok adesso mi do un contegno e faccio la persona seria.
Allora, andiamo per punti:
1) La sintassi: hai uno stile di scrittura assolutamente meraviglioso, prolisso - ma in senso positivo. nel senso che descrivi tutto nei minimi dettagli e io ADORO questa cosa, amo che l'introspezione sia lunga e minuziosa perchè a me piace che ogni dettaglio venga esposto ed estrapolato, che siano dettagli sul paesaggio oppure dettagli sui pensieri ed emozioni dei pg. anzi, SOPRATTUTTO PENSIERI ED EMOZIONI DEI PG ODDIO POTREI LEGGERE CHILOMETRI DI PAGINE DI PURA INTROSPEZIONE EMOTIVA SENZA NEANCHE UN DIALOGO -per dire, adoro lo stile di Tolkien ahah- ma vabbeh scusa sto divagando sono prolissa anche io ahahah ti volevo solo dire che sei prolissa ma che hai una dialettica talmente leggera e delicata che ti tiene incollata alla pagina senza annoiare o appesantire - anzi, potresti scriverne a iosa che risulteresti lo stesso piacevolissima.
Quindi niente, complimenti per dialettica e sintassi - adoro vedere qualcuno che sa usare correttamente la punteggiatura.
- Il fandom: sono entrata nel fandom di Supernatural settimana scorsa e già me ne sono innamorata e sono a metà della seconda stagione e oddio AMO LA BROMANCE TRA I FRATELLI WINCHESTER e quindi niente, ottima scelta di fandom, punto per te ahahah
- Caratterizzazione dei PG: sei stata fantastica hai mantenuto IC ogni singolo personaggio: John, con la sua durezza e la sua mente sempre impegnata nella vendetta, che si preoccupa per i suoi figli - ma non abbastanza. Il suo continuo paragonare i due fratelli, desiderando che Sam sia più come Dean. Dean sempre solido e strafottente e minimizzante di ogni cosa riguardo la sua salute - ma sempre preoccupato nel proteggere il fratellino Sammy e compiacere il padre John. Sammy... sammy così legato a Dean, così scontroso col padre, così fermo sulle sue idee, ma che anche lui ogni tanto compiace il padre col suo 'sissignore'.
Giuro, ho amato come hai descritto e sviscerato il rapporto trai fratelli, sembra scritto dai registi della serie ahah è tutto così realistico ADORO ODDIO STO FANGIRLANDO MALISSIMO AHAHAH
- Passiamo alla parte HURT!COMFOR: beh, che dire... l'ho assolutamente adorato!!! Vedere come Dean stesse male e cercasse di nasconderlo, vedere la preoccupazione di Sammy per il suo integerrimo fratellone, la sua paura nel vederlo debole e scalfitto dalla malattia... brividi.
John preoccupato sì, ma solo con metà cervello, purtroppo... per lui la caccia è troppo importante, e per Dean è importante compiacere l'autoritario padre, proteggere l'impulsivo e dolce Sammy... conoscere tutte i suoi gusti, le sue allergie... provvedere ai suoi bisogno quasi fosse un padre e non un fratello... vedere i tentativi di Sammy di far fermare il padre, preoccupato per la salute del fratellone mi hanno fatto un sacco tenerezza... e soprattutto, ho amato come Dean, nella tua FF così come nella serie, cerca e VUOLE tenere insieme i cocci di tutti, essere la colla per la loro distrutta e difficile famiglia... amo il personaggio di Dean nella serie e tu l'hai caratterizzato perfettamente.

Beh, che dire cara... immagino tu te ne sia accorta, ma mi hai letteralmente ammaliata con questa tua operetta, e adesso andrò a spulciare nel tuo profilo, scommetto che troverò tantissime cose bellissime e ODDIO ANNEGO NEL FANGIRLISMO grazie per aver creato questa meraviglia e averla condivisa con noi!

Un bacione,
Allyii.

Recensore Master
08/03/20, ore 13:40
Cap. 1:

Buongiorno, carissima!
Ho deciso di leggere e commentare questa long perché, Davvero, è ormai assodato che tu abbia un talento nel scavare a fondo delle psicologie dei ragazzi Winchester e tirare fuori ogni sfaccettatura, ogni sfumature di dolore o desiderio.
Questa long è un piccolo omaggio a Dean Winchester, la sua maturità, la sua forza, il suo desidero di tenere insieme la sua famiglia anche quando sembra tutto destinato a crollare, poi Sam sta crescendo, è ormai un adolescente, fa domande, polemizza, e sogna già un futuro per sé completamente diverso da quello che vorrebbe John; a Dean, invece, non importa nulla di crearsi una vita normale, una carriera o una famiglia, lui riesce a vedere la dignità del cacciare il male e a capire la complessità del corso di eventi che ha travolto le loro vite.
Quindi mi hanno fatto molta tenerezza entrambi i bros in versione adolescenziale ma con i caratteri già formati che li contraddistingueranno da grandi; Dean col suo spirito di sacrificio, Sam con il suo spirito di ribellione.
Che dire di John, anche lui ritratto perfettamente col suo carattere all'apparenza duro, impenetrabile e ossessionato dalla cacca; anche il suo rapporto con entrambi i fratelli, fatto di contrasti con Sam e di appoggio con Dean, mi è piaciuto molto.
Quindi complimenti, le storie hurt/comfort mi piacciono molto (anche se di più quando vertono su Sam ahah) ma una buona long si può apprezzare soltanto quando un'autrice come te riesce a rendere omaggio ai personaggi originali <3
Un bacio,
a prestissimo,
Karen.

Recensore Junior
05/03/20, ore 03:43
Cap. 1:

Parto subito con il dire che mi è piaciuta molto la tua storia! Il rapporto tra questi tre è dannatamente complicato e tu lo hai saputo riportare in maniera impeccabile, caratterizzando i personaggi alla perfezione. Dean e Sam adorabili come al solito e anche John insopportabilmente adorabile a modo suo. Davvero bella, complimenti! Ma ciò che più mi è piaciuto è il tuo modo di scrivere, sul serio, curato e di ottimo livello. Bravissima! Dritta tra le preferite!

Recensore Junior
27/02/20, ore 15:27
Cap. 1:

Eccomi finalmente per lo scambio!
Come ti avevo detto, non conosco il fandom ma, quando ho letto H/C, mi ci sono fondato e non rimpiango di averlo fatto.
Siccome non conosco la serie, ti dico che mi è piaciuto il rapporto Sick/Caretaker che hai descritto tra i fratelli Winchester ed anche il modo in cui hai trattato la malattia. Vorrei poter commentare anche i personaggi ma, non conoscendo come sono nell'opera originale, non vorrei sbagliarmi.
Sono comunque felice di aver partecipato a questo scambio e spero di rincontrarti su questa piattaforma magari per un altro scambio.

Recensore Master
17/02/20, ore 23:29
Cap. 1:

Ciao!
Il mio ritardo non è concepibile, ma alla fine eccomi qua. Ero davvero molto curiosa di vedere in che modo ti saresti cimentata col genere Hurt/Comfort. Sam e Dean, poi, sono da che mondo è mondo i personaggi perfetti per questo scenario. Con quello che affrontano, il modo con cui lo affrontano, e le persone con cui lo affrontano, purtroppo si rivela spontaneo affrontare qualche difficoltà. Hai avuto in questo senso una bellissima idea, raccontando di una problematica che potrebbe essere quotidiana per chiunque, ma che per i Winchester, specie da giovani, rappresenta un ostacolo ben forte.
Dean è orgoglioso, convinto che il dolore scompaia solamente nascondendolo, e presto si renderà conto volente o nolente di starsi sbagliando. La descrizione della sua angoscia, del suo panico e del crescente senso di panico.
John sembra quasi una figura imponente, minacciosa sui ragazzi. C’è una caccia importante e non va deluso, non bisogna andargli contro, quindi nemmeno la malattia di Dean, già abituato a reprimersi per il bene di Sam, diventa una priorità. Si sente la tensione, l’irritazione di John per il ritardo e la sua incapacità di gestire una questione così delicata. Col passare del tempo il dolore del dolcissimo Dean si acuisce. E così quei “papà, non è nulla” e “sì, signore” (che è agghiacciante considerando che è rivolto al papà) fanno ancora più male.

Le scene in ospedale sono un altro facile highlight, e mentre Dean soffre vediamo Sam e John freddi come una famiglia non dovrebbe essere. Anzi, viene da chiedersi come abbiano fatto Sam e Dean a uscire così teneri se cresciuti in un posto del genere e con un uomo del genere. Vediamo Dean sprofondare nello stato febbrile, il panico che si diffonde, e la dolcezza dii Sam, sempre accanto a suo fratello con tutta la pucciosità della sua età.
Un’opera davvero molto carina, che offre uno spaccato di una famiglia difficile ma allo stesso tempo adorabile. Sono davvero molto felice di averla provata, e mi vergogno ancora di più di averci messo così tanto. Ma ehhh, meglio tardi che mai?
Lady R

Recensore Master
29/01/20, ore 12:04
Cap. 1:

Ciao Dakota!
Sono qui per lo Scambio a Catena di Efp! Mi ha fatto molto piacere leggere la tua fanfiction sopratutto perché ho lasciato Supernatural da un pò, ma una serie così non può che rimanerti nel cuore.
Quello che mi ha subito colpito della storia è il fatto che parta da un intreccio semplicissimo (Dean che ha la peritonite e il trio che è costretto a fermarsi in ospedale), ma da qui prendono anche il via tutte le introspezioni dei personaggi, mettendo a fuoco i loro caratteri, i loro problemi e la difficoltà della vita che conducono.
In particolare, mi è piaciuto il modo in cui hai caratterizzato i due fratelli, mettendo ben in luce le loro contrapposizioni: da una parte Sam buono, ingenuo, che forse proprio in nome di questa purezza che lo contraddistingue, sputa fuori sempre tutto quello che pensa, dall'altra Dean il soldato, che ha un terremoto dentro, ma sta bene attento a non darlo a vedere ed è pronto a tutto per l'approvazione di suo padre.
"Sam quella sera si è già addormentato nel letto singolo che ha attaccato al suo, perché non importa proprio che Dean stia meglio, ha rischiato di morire e ha bisogno di sentirlo respirare per sapere con certezza che non è diventato l’ennesimo cadavere da seppellire – o peggio da bruciare." una delle frasi che mi ha toccato (e soprattutto intristito di più): tutti e tre - sì, compreso John- cercano di affrontare le difficoltà ed i demoni a muso duro, ma il dolore che permea loro vita rimane tangibile.
Infine, ti faccio i complimenti per il tuo stile di scrittura: l'ho trovato scorrevole, coerente e molto maturo. Ha reso la lettura della tua OS particolarmente piacevole ed è arrivata al cuore.
Complimenti

Recensore Master
24/01/20, ore 16:27
Cap. 1:


Mi scuso immensamente per il ritardo mostruoso ed imbarazzante con cui passo.
Di questa tua shot ho ammirato tanto lo spessore che hai saputo dare ai tre protagonisti, fornendo una caratterizzazione attinente ma soprattutto viva di ognuno. Hai dipinto fratelli e padre esattamente come sono, gli hai conferito forse pure di più.
C’è tutta l’insicurezza di un adolescente giovane che non riesce non tanto ad accettare quanto a comprendere quale sia il futuro difficile a cui destinato, il suo attaccamento al fratello, l’estraneità verso il padre. All’inizio, in effetti, è un rapporto fatto pure di incomprensioni ed astio.
Diversa questione è invece il legame tra fratelli. Davvero, Dan più che fratello maggiore appare quasi padre per Sam. E’ davvero bello come hai caratterizzato la questione, il fatto che non siano solo legati ma Sam cerchi quasi di invertire i ruoli, nel momento del bisogno del fratello.
Dean è immortalato nel dolore che lo coglie, nella fragilità di una malattia improvvisa. E’ come uno specchio di quanto la vita possa essere fragile anche per i nostri punti di riferimento: il suo non tanto malessere ma proprio dolore colpisce, coinvolge, destabilizza.
Quello che sembra essere il vero erede del padre che rischia letteralmente di morire a causa della distrazione dello stesso. E’ potente come se riuscita anche a rendere la diversità del rapporto del padre coi singoli figli. Eppure, è lontano da entrambi. Ci sta tutta l’accusa di negligenza del minore. Fa male perché è vera.
Per fortuna, però, l’emergenza rientra, la vita continua. Di pari passo evolve la situazione di questa famiglia, lentamente, verso un equilibrio del tutto migliore del precedente.
Mi è piaciuto anche come hai gestito il capitolo, lo snodarsi degli eventi, per non parlare di lessico e prosa perfetti.
Insomma, complimenti. Se ci fosse un punteggio, sicuro darei quello più alto più la lode. Piacer di averti conosciuta ed alla prossima. :)

Recensore Master
23/01/20, ore 09:43
Cap. 1:

Mia cara, eccomi qua per lo scambio libero su Il giardino, probabilmente in ritardo, ma sto letteralmente annegando negli impegni (tipo studiare per la sessione).
In ogni caso, siccome conosco un po' Supernatural e volevo leggere qualcosa di tuo di più recente, ho scelto questa OS molto tenera che è stato un piacere leggere.
Mi piace molto come hai fatto svolgere il tutto, ho trovato Dean e Sam molto ben adattati alla loro versione adulta (che è quella che conosco, non avendo seguito tutta la serie non ho idea se abbiano mai presentato una loro versione da giovani).
Sam è il solito ingenuo, piccolo testardo, sempre preoccupato per il fratello, sempre ribelle verso il padre, è il fratello dolce e paradossalmente meno docile. Dean, invece, è quello burbero ma che sottosta al padre senza fiatare, quello che obbedisce perchè ne desidera l'approvazione e che la vuole così tanto da far finta di niente anche mentre sta male. John, infine, è l'uomo devastato dalla perdita (cosa che però non giustifica quello che fa) che non si occupa dei figli se non per educarli ad essere dei cacciatori di demoni, senza accorgersi se stanno male, non tenendo conto del loro possibile non volere quella vita.
Mi piace molto la scena del confronto tra John e Sam, con Dean a letto, appena operato, e Sam che vomita addosso al padre quello che pensa davvero e che alla fine ricorda ciò che Dean ha detto prima di perdere i sensi "Non litigate". In realtà, benchè non tolleri assolutamente John, riesco a capire perchè reagisca così. Ha perso la moglie, rischia di perdere il figlio maggiore, quello obbediente, quello di cui va fiero. Non vuole farsi vedere debole, non vuole pensare al figlio che muore e al minore che non lo perdonerà mai. L'ho trovato un pezzo molto evocativo e drammatico. Ottimo lavoro.
A dirla tutta ho adorato tutti i confronti che hai creato, perchè li hai dipinti in maniera verosimile, in modo che fossero adatti alla serie e in un modo che, otre al burbero di Dean e John, fa apparire anche l'affetto che lega questi tre strani personaggi, così diversi tra loro eppure legati.
Ho apprezzato il cambiamento del tuo modo di scrivere, più maturo ed elegante rispetto alle altre tue storie che ho letto ed è stato veramente piacevole leggere questa OS, nonostante sì, sia lunga, ma non pesante perchè spezzata.
Insomma, i miei complimenti mia cara!
Un bacio e a presto
Lagertha

Recensore Master
15/01/20, ore 17:08
Cap. 1:

Cara Dakota,

La shot è lunga, intensa, IC e l’ho letta tutta d’un fiato, ci tenevo a precisarlo. Li immagino proprio così. John è un uomo che pur nella rigidità del ruolo che si è imposto di sergente e cacciatore lascia ogni tanto trapelare delle fragilità e un dolore insolvibile, come nel senso di colpa che lo lega a Dean, al figlio più obbediente di un secondo in comando cui ha tolto l’infanzia e che tratta come un adulto da sempre. Amo la tua versione di John perché è realistica. Un padre assente preso in altro che non conosce le allergie o certe caratteristiche che una Mary avrebbe conosciuto, che Dean conosce a menadito, ma che lui ignora per ovvie ragioni. È un John molto umano che non sa come parlare con Sam se non ordinando.

Dean in questa storia hurt/comfort è il sick e riempie ogni riga sebbene per buona parte della shot sia svenuto, sotto i ferri o drogato dalla morfina. In realtà, trovo che il vero protagonista sia lui, soprattutto in riferimento al tema dell’arte di riparare gli oggetti con l’oro che offre il titolo alla storia. Si tratta di un tema a me molto caro per varie ragioni e ho amato che tu l’abbia inserito, ma come ti dicevo è proprio lui che offre la possibilità di interpretare in maniera “Deancentrica” la storia (che metterò tra le preferite assieme a te, perché te lo strameriti). Il maggiore dei Winchester vede la crepa insanabile tra John e Sam eppure cerca di mediare, di non farli litigare, di reggere un equilibrio stressante perché non esiste, non c’è. Eppure cerca di proteggere Sam, di scusarlo, di indirizzarlo, di giustificare la sua irriverenza tutta adolescenziale e “teen angst.”

Di Sam ho amato il realismo del suo approccio con John e con Dean. Col primo è in aperto conflitto: è insubordinato, irriverente e accusatorio. Per lui la caccia non è come per il padre e il fratello una missione e un dovere, ma una palla al piede che gli impedisce di inseguire quella normalità che otterrà, sì, ma per perderla subito dopo. È bello vederlo così legato a Dean e così problematico nei confronti di John. Dovrei dire mille altre cose riguardo a questa bellissima shot (come quanto abbia amato le considerazioni sull’incrollabile fedeltà di Dean al padre e cose così), ma se continuo a scrivere mi verrà il tunnel carpale (per oggi, basta) e quindi ti mando un abbraccio forte e ti faccio i miei complimenti. E sì, sono maledettamente IC.
Un abbraccio,
Shilyss :)

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