Recensioni per
TI CHIAMERO' HANAMI
di Infected Heart

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/03/20, ore 03:05

Buonasera cara! Sono Stefy, ed è un vero piacere per me averti incontrata nello scambio del gruppo del Giardino. Ho scelto di cominciare da questa perché ho notato che le altre pubblicazioni fanno riferimento al titolo quindi presumo ritenerlo un ottimo punto di partenza; accostato alla presenza della musica, dell’essere original ed avere pairing femslash. Inizio alla grande con queste premesse!
Che cosa assolutamente dolcissima. Lo so, forse è scontato dire “awwwwww” ma penso sia il modo migliore per esprimere esattamente a primo impatto quello che volevo dire. Awww per il fatto che è tenuto come un diario, ha sapore di amore che nasce e finisce lì… awww perché è romantico, perché ha quel tocco di rosa pastello accostato ad un rosso velato nei momenti in cui leggo tra i ricordi della protagonista le loro interazioni; awww perché è palesemente colpita da quella ragazza, tanto da aver stampato nel cervello ancora ogni singolo particolare di lei, della sua voce, le parole e le mosse, la fisicità. Awww perché sa che non la rivedrà più – 1000 e più km sono una bella distanza, senza contatti social o al cellulare – e awww perché sei riuscita a farmi vibrare la curiosità ed il cuore nella speranza che un giorno possa incontrarla ancora. Speranza assurda? Assolutamente sì, ma chissà… le storie sono fatte per farci viaggiare, giusto? E io ho viaggiato nella testa della tua protagonista, tanto da aver voglia di sondare ancora in lei e tentare di scoprire i segreti della sua esperienza e dei suoi ricordi. Insomma, mi piace, mi piace un sacco, enormemente questa lettura, questa esperienza. Un testo scritto bene, ricercato, ben strutturato, fluido e davvero piacevole, emotivo e senza errori: sento le emozioni vere e proprie della ragazza saltarmi addosso ed avvolgermi dall’inizio alla fine.
Spero davvero di avere l’occasione di incontrarti ancora perché devo saperne di più, ora più che mai che ho bisogno di leggere cose belle. È stato un vero piacere, una grande sorpresa trovarti, alla prossima cara, buona notte e buona ispirazione! :3

Recensore Master
15/03/20, ore 16:33

Ma è bellissima! Adesso capisco perchè sia la prima di una serie, effettivamente meritava un proseguo!
Ti ringrazio per la spiegazione del “Chidakash” perchè è stata fondamentale per comprendere meglio la storia, io avrei voluto fare yoga ma ancora non ne ho avuto la possibilità però mi fa sempre piacere riuscire a scoprire di questo mondo quanto più possibile.
Detto questo, passiamo al commento vero e proprio! E' una bellissima storia che effettivamente lascia il lettore un po' con un senso di amarezza (si empatizza con la protagonista e si percepisce il suo sogno sfumato) e quindi comprendo bene che tu ne abbia fatto una serie perchè le domande ci sono e la curiosità resta.
E' un attimo, un incontro, però il flirt e la curiosità scattano, e fai bene a domandarti dove vanno a finire tutti i flirt che non si realizzano perchè chissà come potrebbe andare se si simpatizza subito con qualcuno, se un dettaglio ti colpisce e poi non ci sono altre occasioni. Trovo molto poetico e sensibile il fatto che la protagonista abbia voluto scrivere il tutto per non dimenticarlo dalla sua memoria. Quelle emozioni meritano di essere fatte rivivere sulla carta e non disperdersi col tempo e con la distanza.
Forse tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo provato la situazione da te descritta per qualcuno che non abbiamo più incontrato. E' un'idea molto interessante e profonda.
E poi la protagonista si pone i suoi dubbi: eh, ma lei è sul posto di lavoro, eh, ma forse mi sono immaginata tutto io... sono attimi, sono sensazioni realistiche. Che lei vuole ricordare.
I dettagli della cameriera colpiscono la ragazza e ancora lei ci ripensa nonostante la distanza.
Una gran bella storia che mette curiosità in effetti, brava! Di solito non leggo slash ma la tua ha saputo catturare la mia attenzione! ^^
Simpaticissimi poi gli altri due ragazzi, tipico degli amici che fanno battute e incoraggiano, ahaah! E il biscotto della fortuna, eh, presagisce cose belle! ^^
Brava, i miei complimenti anche per questa storia!

Recensore Master
26/02/20, ore 23:20

Ciao! Eccomi per lo scambio a catena de "Il Giardino".
Ho trovato le tue riflessioni davvero condivisibili, a livello sia astratto, sia concreto; certe persone, benché totalmente sconosciute, sono state in grado di pizzicarmi le corde al di là di ogni legittima previsione con un semplice gioco di sguardi – soprattutto in metropolitana o per strada, come da cliché.
"Storie" mai nate e mai vissute che tuttavia si imprimono dentro di te con la stessa rapidità di una scottatura, per poi rimanere curiosamente attaccate alla pelle. Certo, prima o poi i contorni si faranno sempre meno nitidi, ma non è detto che arriveranno mai a scomparire del tutto. Forse il loro fascino sta proprio nell'essere situazioni "incompiute", che lasciano aperti infiniti scenari.
Sono convinta che esista davvero una parte del cervello dove si sedimentano queste cose – qualunque sia il suo nome –, ma penso che tu abbia fatto bene a mettere nero su bianco le tue sensazioni del momento; alcune pulsioni sono preziose, giacché è improbabile che si ripresenteranno uguali a se stesse.
Una storia delicata, che sa di speranza.
A presto,
Irene. 
 

Recensore Master
25/02/20, ore 14:04

Ed eccomi qui, seppure con un ritardo assurdo per lo scambio a catena del giardino.
Ho deciso di leggere una delle due storie a cui tu avevi dato precedenza e anche perché la trama mi ha attirata subito.
Che dire, non sono rimasta affatto delusa da questa storia dal tono "dolce-amaro", che parla di un momento che tutti noi potremo tranquillamente vivere: ovvero incontrare una persona, completamente sconosciuta, la vediamo bella e finiamo così per innamorarci, ma sappiamo che quella stessa persona probabilmente non la rivedremo più -ed è qui la cosa dolceamara- così vediamo di goderci quel momento proprio come fa la nostra protagonista anche se spesso poi avremo il rimpianto di non aver fatto di più e quello che ci resta è solo immaginare come poteva essere e cosa avremo potuto fare.
Complimenti davvero, mi è piaciuto come questa storia era scritta e mi ha davvero colpita anche per la dolcezza della protagonista.
Continua così e ancora complimenti ciaooo.

Recensore Master
24/02/20, ore 13:17

Ciao,
molto carina questa storia, che è piena di se e racconta le occasioni perse della vita. Mi piace come hai raccontato di questa affinità che viene fuori tramite sguardi e occhiate, molto più significative a volte delle parole, ma che non bastano a ingranare quel coraggio che serve a fare un passo avanti che è poi il passo che ci fa prendere quel treno, quell'occasione che forse non si ripresenterà più nella vita.
Apprezzabile anche l'idea di dare un nome a qualcuno che non ne ha uno; o non ancora. E i segnali ci sono stati tutti, ma a volte è davvero difficile seguire l'istinto e non la paura di fallire e star male.
Ci si innamora tutti i giorni, ma a volte si sta male per una vita intera. Una lettura piacevole.
Alla prossima,
Miry

Recensore Master
21/02/20, ore 08:10

Dolcissima e struggente. Di solito lo slash e il femslash non sono la mia cup of tea ma tu hai descritto questi sentimenti, il nascere di un sentimento che forse è solo l'aspirazione di un sentimento, con tantissima delicatezza e mi hai conquistato. Bravissima!

Recensore Master
12/02/20, ore 19:07

C'è un bel gioco si sguardi e tanto desiderio in questa storia.
L'ho trovata molto dolce e delicata, ed è intrisa di una malinconia sottile, profumata, che porta ricordi.
Ho trovato in particolare molto bello quando parli delle memorie da adolescente, che è vero, sbiadiscono col tempo perché fanno parte di un periodo in cui si è forse sopraffatti spesso dalle emozioni, ma che lasciano tracce importanti nella nostra vita. Magari appena accennate in un certo senso, ma allo stesso tempo sono quelle che formano la nostra visuale dell'amore futuro. Così, quando parli dell'inchiostro che rimane nelle boccette, quello è la base con cui si scrive il futuro: magari non con una persona in particolare, ma comunque, resta il profumo e la traccia del sentimento provato in passato.

Recensore Master
09/02/20, ore 14:03

Ciao **
Penso di essermi innamorata di questa storia. E hai avuto tanto coraggio, perché non è facile raccontarsi in questo modo, ma tu l'hai fatto. Sai, tante volte ci poniamo la fatidica domanda: ma come sarebbe andata se...?
Quei "se" fanno un sacco male. Chissà cosa succederebbe se avessimo la possibilità di tornare indietro e scegliere diversamente. Questa storia mi ha trasmesso un sacco di malinconia, perché di cose del genere ne succedono, possono sembrare banali, ma non lo sono. Hai raccontato di quest'incontro, di questa cameriera che subito è partita con un flirt, con un interesse ricambiato... Purtroppo molto spesso a frenarci è la timidezza o la paura di dire qualcosa di sbagliato, anche se da un lato vorremmo tantissimo fare qualcosa. Ecco, ammetto che fino all'ultimo ho sperato che riuscissero a rincontrarsi, a trovarsi e ad incrociarsi, purtroppo alla fine non è successo. Ed effettivamente mi sorge la domanda: chissà quante persone noi incrociamo, ci lasciano qualcosa dentro e poi magari non le rivediamo più? E' una cosa molto triste ma anche naturale se ci si pensa. Poi adoro il nome "Anami", Anami senza H, adoro la delicatezza e la dolcezza che hai usato per raccontare questo momento molto intimo, ma in cui in molti ci possiamo immedesimare, io di certo. Hai davvero un bellissimo modo di scrivere e sono contenta di averla letta.
A presto :)
Nao

Nuovo recensore
03/02/20, ore 09:36

Bellissima e delicatissima one shot.
Scritta egregiamente, davvero molto brava.
Una prosa semplice, non artefatta, ed allo stesso tempo molto poetica.
Complimenti.

Recensore Veterano
28/01/20, ore 16:41

Un canto malinconico.
Ecco cosa mi ha fatto pensare questo tuo scritto.
Parto dalla fine, così per essere anticonformista, dalla domanda che hai velatamente posto lasciando come figura retorica.
Dove vanno a finire tutti i flirt mai sviluppati?
Nelle note cariche di malinconia delle storie che scriviamo. Ove l'intrappoliamo e alle volte torniamo ad accudire. Piccoli amori in cattività che non vedranno la luce del giorno ma che resteranno per sempre con noi. E' molto semplice calarsi nei panni della tua protagonista proprio per questo motivo. A chi non è mai successo di avere un gioco di sguardi in metro? Un sorriso a una fiera? Gli occhi di una ragazza al bancone di un pub? Tante storie d'amore che non hanno mai avuto inizio ma che restano intramontabili se si ha la capacità di tenerle strette.
Ho trovato il testo scritto veramente bene, sia in termini emotivi (ma questo forse l'avevi già capito) che in quelli lessicali. L'unico appunto che posso farti - perché viene spesso fatto anche a me - riguarda l'impaginazione della pagina. Vi sono molti spazi bianchi che puoi editare prima di pubblicare, così da guadagnarne rendendo la lettura più fluida e un impatto visivo migliore, il testo non è giustificato (se ti può essere utile, prova a selezionarlo e a premere CTRL + J prima di convertirlo in HTML). Vedrai che con questi miglioramenti renderai appetibile all'aspetto una storia che è già brillante di suo in termini di contenuto.
Spero di non averti offesa con la mia eccessiva pignoleria, intanto ti saluto...

... ci leggiamo presto.

Recensore Master
27/01/20, ore 19:47

Ciao! Sono contenta di leggere nuovamente qualcosa di tuo, specialmente perchè questo scritto è stato molto intenso. In poco, mi hai catapultata nell'atmosfera orientale grazie ai rimandi lessicali e mi hai trasmesso un forte senso di malinconia. Attraverso un incontro casuale che mette in luce un'attrazione evidente tra le due ragazze, hai raccontato non una storia d'amore ma solo la potenzialità di questa e trovo che questo sia, in un certo senso, un tema davvero struggente. Perchè è un tema reale, quotidiano, che tu hai saputo rendere con uno stile forte ed efficace. Come hai riportato, ci si innamora tutti i giorni di persone sconosciute - sconosicute perchè non si ha il coraggio di tentare, proprio come la tua protagonista che, ormai troppo distante da quel ristorante di sushi, può solo immaginare ciò che sarebbe stato e inventare che la ragazza si chiami Anami. Una lettura davvero molto bella. Spero di leggere presto altro di tuo! Alla prossima!:)

Recensore Master
27/01/20, ore 09:47

ciiiaooo cara, eccomi per lo scambio libero.
è sempre bello incrociare nuove autrici e devo dire che sei stata una gran bella scoperta :)
se canti e componi come scrivi... wooow devi essere una musicista e una cantante eccezonale, la tua storia mi ha emozionato tantissimo.
efficace, nella sua semplicità
Alla fine hai raccontato di un flirt al ristorante, come ne possono capitare a migliaia, ma cambia coe l'hai fatto.
Una deliateza unica e un'audacia non indifferente: scrivere slash (maschietto/maschietto) è popolare, apprezzatissimo e ormai all'ordine del giorno... femslash invece è più raro, almeno io ne ho letti pochissimi, così ben scritti ancora meno.
Ti viene spontaneo affezionarti subito alla dolcezza della cameriera un po' timida e alla protagonista che vive in un mondo tutto suo, quello della musica e vuole cantare di lei, della ragazza che non ha avuto il coraggio di conoscere.
Ho adorato i suoi amici e la sorella che la incitavano.

e ho adorato il particolare dei tatuaggi e il nome del ristorante, che poi si sposa col titolo, i dettagli fanno sempre la differenza in un storia.

la tua così dolceamara mi è piaciuta molto, complimenti.
alla prossima, se vorrai :)

Lu