contest: Personaggi random per situazioni random, di Setsy
Alsha con: I found that wing broken
grammatica: 4.70/5
-Le avete anche su Asgard? = va sempre usato il trattino dei caratteri speciali ― e prima e dopo dei trattini va lasciato uno spazio (tutte le volte: conteggio questi errorini una volta sola)
degli occhiali. – aveva la voce roca = qui Aveva vuole la maiuscola, perché non è un commento, come i verbi del dire, ma c’è una nuova frase del narratore.
Stile:9.80/10
Il linguaggio scelto per questa storia è efficacemente appropriato, perché mette in risalto sia i dialoghi tra personaggi, che si esprimono secondo lo stile di un’epica moderna qual è l’Universo Marvel, sia una voce narrante misurata e neutrale, che funge solo da accompagnamento in una fiction dominata dai discorsi diretti. Le parole di Loki sono quelle più importanti, perché la vicenda ruota intorno a lui. Qui però non sono scaltre, ma emerge un tono disincantato, elegante ― quello di una persona con una cultura di corte ― che però evita i giri di parole tortuosi, ma lascia più semplicemente la sua mente andare a girovagare, attraendo il lettore e portandolo dalla sua parte. Il cambio di registro a seconda dei diversi comprimari è realizzato bene , non c’è confusione. Emergono tutti i sentimenti: la rabbia, la disperazione, o l’abbandono anche grazie a frasi più lunghe e curate e altre secche, che conferiscono ritmo ad una storia che non ha azione, dando l’idea di cose “che accadono”. Le poche parole in corsivo assumono molta forza e sono quasi solo nomi, che vengono scanditi da Loki come una lista, come gradini di una scala che arriva al punto in cui non può più sopportare di ricordarli. Sembra quasi la lista di Arya Stark, se hai presente. Ci sono concetti che hai espresso con i quali sei riuscita ad arrivare al cuore dei lettori; l’abbandono, il tradimento, tutto è molto evocativo, effetto molto difficile da raggiungere usando quasi solo dialoghi, anche portati avanti in modo piuttosto spezzettato. Il lessico è molto curato, senza arrivare a picchi poetici che sarebbero stati quasi sempre fuori luogo; invece hai mantenuto una linea costante dall’inizio alla fine, che da l’idea di un testo riletto e rifinito, e la scelta della narrazione al presente si presenta diretta e d’impatto.
IC: 9.50/10
La storia è quasi tutta introspettiva dalla parte di Loki, quindi ovviamente è il suo IC a farla da padrone. Devo dire che, con mia grande gioia, qui non c’è quella snaturazione del personaggio che è facile che prenda la mano dell’autore quando lo ama, trasformandolo in qualche modo nell’antieroe più buono dell’eroe. No, non sei affatto scivolata su questo terreno insidioso. Loki ha parti oscure e parti più nobili, che certo ha messo in azione molto meno. Ora, però, nella serenità di chi non ha niente da perdere, invece di incattivirsi si arrende, e mostra cosa c’è nel suo cuore. Sei stata attentissima ad usare dei rimandi agli avvenimenti canonici in modo che possiamo riconoscere il perché delle sue azioni, aggiungendo con misura un approfondimento che è il tuo punto di vista. Tutto resta credibile, non ci sono “saldature” visibili tra quello che è certo e quella che può essere la tua speculazione. I gesti sono misurati e le parole scelte con cura, visto che per quanto qui non stia tentando niente resta il signore degli inganni. È sua natura badare a cosa dice. Sam era un personaggio molto più difficile, perché meno rilevante nei film e con questo eri più libera e potevi approfondirlo un pochino. Probabilmente è stato scelto per comunicare con Loki per le sue abilità come spia e il suo passato tumultuoso che lo porteranno a trovare una strada per quel compito, sia che debba usare la sua scaltrezza che ― come farà ― trovare la via della comprensione. Sicuramente la sua mente, per quanto sottile, è più semplice di quella del dio, infatti si trova costantemente nel dubbio. Sei stata davvero brava perché il suo rapporto con Loki qui è così naturale, hai trovato ed amplificato i punti di contatto rendendoli così complementari. Bruce è perfetto, anche apparendo pochissimo. Quando è nella sua versione pienamente umana è così controllato, proprio per quanto soffre il sentirsi a volte un “mostro”. Credo emani tranquillità, per questo è l’unico con cui per lungo tempo Loki ha accettato di interagire. Anche il gesto di portare i libri è molto bello e adatto al personaggio, crea un ponte tramite parole non loro. Non so quanto ci hai riflettuto o se è stato spontaneo, ma funziona tantissimo.
trama, sua creatività e credibilità: 10/10
La tua trama è sostanzialmente un what if? molto ben orchestrato. Lo è, come hai giustamente detto nelle note: qui ad utilizzare le gemme è stato Thor, ma giuro che se non avessi letto mi sarei potuta immergere e distrarre abbastanza da produrre un falso ricordo. Infatti non hai insistito troppo sulla parte modificata, ma sei passata al nucleo della sua conseguenza. Loki è imprigionato dallo SHIELD, ma questa situazione è normale, si può dire. Per cui c’è la variazione personale che fa sì di non dare per scontato nulla, perché anche il proseguo della vicenda può essere diverso, e infatti siamo ancora su un finale aperto. Niente di più giusto quando si scrive qualcosa di molto vicino alla trama vera, perché il lettore ha la sensazione di restare in un terreno familiare. Anche la creatività è buona; hai scelto una storia piuttosto intimista, quindi non c’è davvero azione, ma ci sono i ricordi di altre conversazioni, di episodi lontani, l’interazione di altri personaggi minori (qui) e dei presagi per il futuro. Il dinamismo è psicologico, e quando riesce così bene è anche più interessante, perché non è neppure la solita introspettiva contorta dove per fare “l’effetto profondità” si attribuiscono al personaggio profonda abissali che magari non ha. Non sarebbe questo il caso, ma ci siamo capite.
Uso del prompt e coppia: 15/15
Un uso del prompt particolarmente brillante, e anche la coppia è gestita in modo ottimo. Devo ammettere che pensavo che tutti avrebbero puntato su coppie romantiche, invece sono rimasta stupita. Loki e Sam non avrebbero molti punti di contatto, malgrado l’MCU sia molto esteso e basato proprio sulle interazioni. Non li hai spinti ad una familiarità ― o di più ― che sarebbe stata assolutamente accettata purché restasse l’IC dei singoli, ma che in effetti avrebbe avuto un retrogusto di forzatura. Questo limite su cui ti sei fermata è semplicemente perfetto per loro, per due motivi. Intanto c’è la costrizione di Loki a farli avvicinare, altrimenti credo che non sarebbe successo. In secondo luogo anche se si forma un bel rapporto umano, con un certo rispetto alla base, questo non diventa preponderante rispetto ad altri. Il prompt era difficile davvero; le lenti a contatto e la farfalla sono stati proprio bastardi da parte mia! Le lenti, in particolare, erano difficilissime da integrare in un qualsiasi modo, invece la trovata di farle notare perché di solito Bruce indossa gli occhiali è buona e riserva un attimo di attenzione a questo oggetto che certo non serve ad un supereroe. La farfalla, simbolo di vita effimera e bellezza, si addice a Loki che crede di essere arrivato alla fine della sua esistenza; ma forse non definitiva? L’animaletto, in tutte le culture, annuncia morte seguita da rinascita… questa è anche nera, insomma, è presente come presagio in modo fortissimo. C’è anche la ripresa del titolo, e lo “sfarfallare di luce” che mi ha colpita molto.
titolo: 2/2
Questo titolo è bellissimo, e laddove all’inizio mi era parso scritto con una struttura alterata per la lingua inglese, ho letto la poesia ― stupenda ― e quindi tutto è “giustificato”, seppur si può dire così. Non è solo molto musicale e lieve, ma riprende anche il prompt pur senza citare esplicitamente la parola “farfalla”. Nell’aggettivo “spezzato” si racchiude un mondo di tristezza non gridata, che fa eco al contenuto della storia. A volte un titolo proprio risalta di più per lo sforzo creativo, ma quando la citazione è altissima, in fondo si utilizza qualcosa di insuperabile, e apprezzo la scelta. L’apparente piccolezza delle creature, che siano uccellini o insetti, non deve ingannarci: la loro fine è drammatica come quella degli esseri a cui fanno da specchio in questa bella storia.
gradimento generale: 3/3
Da questo prompt e personaggi non mi sarei mai aspettata tanto; questa storia è piena di anima, come è annunciato dalle belle farfalle che sono la sintesi del racconto. Ci sono solo personaggi sconfitti, in qualche modo, ma non è una storia che “punta” alla tristezza lacrimevole come è facile che succeda quando si vuole commuovere. Se l’intento c’era sei stata capace di lasciarlo sotto il pelo dell’acqua, perché tutto è davvero sussurrato: il senso di fine della vita, il racconto di una cosa terribile come la tortura… non è nascosto, però non è messo forzatamente sotto gli occhi del lettore. Un racconto delicato e adulto contemporaneamente.
totale: 54/55
- eventuali malus 0
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