*"Le avevano offerto una causa in cui credere e una casa in cui vivere"*
*"Ho dei motivi per credere che la strega non possa riportare in vita i morti, non sul serio"*
Queste. Queste forse sono le battute che mi sono piaciute di più di questo finale ad hoc.
Certo anche l'indovinello citazione ha avuto la sua bella parte, ma ho ragione di credere che sia stato veramente un lavoro egregio, partito come l'idea di Pettinathia, Stiria e le Shaula stesse da un universo alternativo per gioco che però si capiva già dall'inizio quanto per te volesse esprimere qualcosa di profondo, di sentito. E soprattutto un riscatto per i nostri amati assassini psicopatici.
Tarn avrebbe potuto immaginare di trovare i muffin eppure si è dispiaciuto quando ha visto la squadra ferita e ha ammesso le sue colpe.
Allo stesso modo Nickel, di fronte al suo passato (che come ho detto immaginiamo uguale 😍) pur non essendo certa di poter fare qualcosa soffre, patisce nel senso di condividere sentimenti e spera fino in ultimo di poter tornare indietro davvero, vincendo l'illusione solo con la certezza del presente, della sua famiglia.
Un'altra cosa che mi è piaciuta anche se te l'ho già detto a parte il tuo stile originalissimo e lineare è l'ambientazione, stile alice nel paese attraverso lo specchio (che ti consiglio se non hai avuto il piacere di leggere) ma anche stile videogioco come il NPC (wow 🤣🤣).
Ho pianto al ricordo di Nickel, a immaginare quelli di Tarn ancor di più e di Kaon, non me ne volere per Helex e Tess ma mi ispirano meno tutto tondo loro due (anche se magari mi sbaglio).
Questa storia è sagace anche perché e in questo cap si è visto, spinge a empatia anche con le "cattive" come accade nella realtà dove non c'è una dicotomia ben precisa.
Se dovessi analizzarti come un autore nel mio campo di studi, direi che se quella di Spectra è la tua letteratura giovanile, questa è l'apice, la cima della tua produzione, brava ;). |
