Recensioni per
Un giorno capirai
di D a k o t a

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/05/20, ore 17:36

Ciao, cara! ♥
Eccomi qui per l'ABC del Giardino e avrei voluto passare in qualcosa di più recente, ma avevo già recensito le one shot successive così sono dovuta tornare indietro, spero che tu pubblichi qualcosa al più presto *-*
Comunque, non posso che essere soddisfatta per l'ennesima volta, è un altro racconto sui fratelli Winchester, hai usato (e sai usare) la narrazione in terza persona dove con scene frammentarie ci mostri il tempo che passa, i personaggi possono crescere ma ciò che sono rimane e Dean e Sam ne sono una prova concreta. 
Ho adorato tutto, dal tuo stile pulito che permette di cogliere ogni minima sfumatura di questi personaggi, alle tematiche che spesso affronti, il titolo è una scelta più che azzeccata perché è davvero così: un giorno Sam capirà e alla fine infatti abbandona quel senso di fragilità che forse gli apparteneva da piccolo, quando ancora poteva permettersi di essere "egoista". 
Diciamo che non è una situazione facile, Sam nella prima scena aveva sette anni ed è normale che un bambino della sua età possa avere determinati bisogni, e Dean cerca di colmarli come può, ma è evidente che non basta, che le frasi rassicuranti di quest'ultimo sono un modo per non ferire il fratellino più piccolo, che adorabilmente pensa di essere grande "adesso". 
Sam sente la mancanza della madre deceduta, e di un padre che non fa il padre, è chiaro. Dean ha cercato di prendere il posto di quest'ultimo però la verità è che anche lui ha bisogno delle stesse esigenze di Sam, solo che la differenza è che Dean mette al primo posto il benessere di suo fratello, come ha sempre fatto. 
Mi hanno toccato un sacco di momenti a dire la verità, spero di non dimenticare niente, ma il primo è stato sicuramente quando Dean pensa che Sam sa mettere a suo agio gli altri, ed è da lì che capisce che quest'ultimo se la caverà da solo, ecco... Si comprende tanto come Dean ci tenga al fratello, mi fa un sacco tenerezza perché dietro al suo carattere c'è una marea di fragilità. 
Perché il padre non va mai a prendere a scuola Sam, oppure rimboccargli le coperte? Sono quei gesti che per quanto possono essere piccoli hanno un forte impatto nella crescita, Sam è un bambino ed è la voce della verità, senza filtri sussurra che vorrebbe avere un'altra famiglia e sono quelle considerazioni ingenue che forse hanno fatto tutti, ed è un personaggio molto credibile con le proprie paure e debolezze. Come d'altronde è pure Dean. 
“Anche io avrei voluto che papà ti desse in adozione, ma vedi, hai ragione: la vita è ingiusta” -> ecco, questa frase è stata una mazzata emotiva ma no, non ti è bastato e quando Sam aggiunge che vorrebbe anche Dean in questa ipotetica famiglia migliore io sono morta dentro, l'angst un giorno mi farà definitivamente fuori, me lo sento xD. 
E Dean gli vuole così bene che dice che avrebbe desiderato che Sam fosse stato dato in adozione, mamma mia, non riesco nemmeno a commentare questa sua affermazione, fa troppo male al cuore. 
E ho trovato molto bello e significativo come in ogni scena ci fosse uno sviluppo di Sam, ovviamente lui rimane segnato dalle mancanze della vita, tanto che a un certo punto afferma a Dean una frase molto potente, ovvero quando gli dice che aveva smesso di chiedere al padre perché ogni volta che lo faceva Dean ne era distrutto. 
Non ho visto il Re leone II, quindi non avevo colto la citazione, ma mi è piaciuto molto come hai saputo rappresentare la figura di Dean e quella di Sam; sono due fratelli con i propri contrasti, in un certo periodo si sono pure persi, non sempre si capiscono e com'è normale che sia si scontrano, Dean poi lo ammetto... E' il personaggio che mi è entrato più a cuore. Ho trovato toccante l'ultimo dialogo, hai scritto un'altra storia che mi ha catturata quindi brava davvero. Alla prossima. 

Shakana

Recensore Master
09/04/20, ore 14:45

Le storie ambientate nel loro passato sono le mie preferite, anche perché ho visto solo la prima stagione (no, neanche tutta) e ormai alcuni anni fa. Mi piacciono molto le tue storie perché approfondiscono parecchio i personaggi e finalmente me li fanno comprendere.
Se ricordi, di recente ho letto "tutte le strade portano a Stanford" e mi chiedevo come Sam avesse potuto abbandonare Dean. Ora lo capisco. Io sono una sostenitrice dell'importanza di riconoscere e accettare le proprie emozioni, quindi non posso non provare delusione quando Dean dice con rabbia "queste stronzate emo". Impedirsi di provare emozioni è GIÀ di base il modo in cui gli americani medi educano i loro figli maschi e questo è sbagliatissimo, ma nel caso di Dean questa cosa è profonda il doppio perché la principale emozione che questo ragazzo prova è il dolore e quindi cerca di soffocare quel dolore, tanto da incazzarsi tantissimo con Sam perché Sam "si permette il lusso di provare dolore e riconoscerlo". Non posso dire di non capirlo, povero Dean, anche col fatto che è il maggiore quindi ho la sensazione che tutto il peso del mondo sia sulle sue spalle. È come se dovesse essere forte per entrambi. Ma adesso capisco anche Sam, lo capisco benissimo, non è neanche per i demoni ecc che se n'è andato, è perché la sua famiglia si rifiutava di essere una famiglia.
Alla fine, quando la sua fidanzata muore nello stesso modo di sua madre, lui capisce. Non so cosa capisca esattamente ma secondo me capisce questo: che la sua famiglia è maledetta e che non esiste per loro la possibilità di una vita normale. E questo è davvero drammatico.

Una storia stupenda, scritta in modo magistrale e come sempre riesci a trasmettere benissimo i loro sentimenti con poche precise pennellate.

Recensore Veterano
05/04/20, ore 16:49

SESTO POSTO [Contest 'Disney Song!' di Laila Dahl]

Un giorno capirai di DakotaDevereux


- Grammatica e Stile 5 / 5
Beh, cosa dovrei dire? Il numero parla da sé, no? Non ho trovato alcuna imperfezione nella tua storia, è scorrevole e fluida nella lettura. Una volta iniziato non si riesce a smettere di leggere, sono stata completamente catturata dal tuo modo di scrivere, è un continuo susseguirsi di pensieri e dialoghi, frasi non dette ma intuibili... bellissimo ^^
Davvero, è stata una gradevolissima lettura.

- Personaggi 10 / 10
Eheh, i cari fratelli Winchester. Li amo e amo il modo in cui hai scritto di loro.
Da una parte Sam è triste e arrabbiato, non gli piace il fatto che il padre li abbandoni ed è geloso delle famiglie altrui, pensa le cose che un normale bambino penserebbe in questa situazione, si sente ferito. Poi c’è Dean, povero Dean.
Può sembrare uno stronzone rigido in apparenza ma la cosa che più mi ha fatto amare questo personaggio è il suo senso di protezione nei confronti di Sam. Il suo è il ruolo più difficile, è colui che deve stare attento e mantenere l’equilibrio in questa famiglia un po’ particolare.
E in questa storia sei riuscita a far comprendere proprio questo: anche lui sta male, sta male per suo fratello e in fondo al suo cuore vorrebbe che lui capisse. E gli vuole bene, un gran bene, nonostante a volte lo prendi in giro. La differenza tra il piccolo Sammy e Dean è che il primo esterna la propria frustrazione, arrivando a dare tutta la colpa a John, mentre il secondo la nasconde per il bene degli altri due. È una situazione del cavolo, molto delicata ma che tu sei riuscita a rendere alla perfezione assieme ai suoi personaggi! ^^

- Giudizio Personale 5 / 5
Non importa quanto io ci provi, per me Sammy rimane un tenerello. E tu, soprattutto, nelle primissime scene, hai esaudito il mio desiderio: un Sam che mette il broncio, un Sam che fa tanto l’incazzato ma poi si scioglie come neve al sole quando capisce che forse le sue parole possono aver ferito il suo tanto adorato fratellone... gioia per gli occhi.
Ma a parte gli scherzi, questa storia l’ho adorata! Lo ammetto, non bazzico molto in questo fandom, complice il fatto che sono ferma alla V stagione da... anni? (mannaggia)
Ti ringrazio per questa fantistica storia, mi hai emozionata tantissimo ^^

- Utilizzo Canzone 10 / 10
Wow. Davvero, wow. Naturalmente la canzone che hai scelto calza alla perfezione!
E devo dire che, grazie a te, ho potuto apprezzare anche la versione in inglese che non avevo mai pensato di ascoltare... un Sam che non capisce per tante, troppe volte e alla fine comprende cosa voglia dire essere un cacciatore e che quello è il suo ‘destino’. Questo perché (per restare in tema, ovviamente) loro sono una famiglia.
Il dialogo (i dialoghi) dei due fratelli lasciano trasparire il significato di questa canzone e non solo, qua e là sono presenti delle piccole frasi e pensieri che ricollegano le due cose, come ad esempio nella seconda ‘strofa’ quando Sam dice: “Se volessi solo essere me e non solo una parte di qualche stupido piano di vendetta di papà?”. Ecco, in questa frase si evince perfettamente: Sam soffre nell’accettare di dover diventare un cacciatore.

30 / 30

+ 0 punti bonus (Un’unica realtà/We are One)

30

Recensore Master
19/03/20, ore 10:07

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio, grazie davvero di avermi consigliato questa storia perchè l'ho letteralmente A-DO-RA-TA!
Devo dire che la tua capacità di scrivere storie through the years ormai non mi dovrebbe più stupire, qui poi sei riuscita a dimostrare il legame che unisce i fratelli Winchester in maniera assolutamente splendida: dalla prima scena con un piccolo Sammy che vorrebbe le cosiddetta white picket fence family, alla scena finale in cui un Sam ormai cresciuto ha finalmente capito ciò che Dean aveva cercato d'insegnargli mentre crescevano.
Credo che tu abbia scelto dei momenti molto significativi per esplorare il rapporto tra i due fratelli e ho particolarmente apprezzato la scelta di mostrare ogni volta emozioni differenti che la facevano da padrone: dalla premura di Sammy di far notare a Dean che lo avrebbe voluto anche in quella ipotetica famiglia felice, a Dean che capisce bene quanto Sam abbia paura a star da solo, dalla rabbia di Sam perché voleva solo salvare padre e fratello perché ormai non è più piccolo, al senso di mancanza che erode il rapporto tra Dean e il padre quando si ritrovano a Stanford, fino ad arrivare alla resa di Sam... al suo rendersi conto che non può sfuggire dal suo destino e che si era preso in giro se davvero credeva di poterlo fare.
Fa dannatamente male che lo abbia dovuto scoprire in modo brutale, ma Dean è lì - al suo fianco - e insieme ce la faranno, perché sono più forti se rimangono uno accanto all'altro.
Penso proprio che mi rivedrai presto in questi lidi...
Un abbraccio,
Francy

Recensore Veterano
10/03/20, ore 17:03

Rieccomi qua.
Mi piacciono moltissimo i tuoi missing moments, e il modo in cui descrivi i due fratelli nell'infanzia è troppo carino perché io mi facessi sfuggire questa storia.
E' sempre dolcissimo e straziante vedere come Sam abbia accusato la mancanza dei genitori - la madre che non c'è più, il padre distante - e come, da parte sua, Dean abbia cercato di sopperirvi a modo suo.
Anche lui ne soffre, ma essendo più grande affronta la questione in modo diverso, mostrando di darvi meno importanza, eppure quel "vorrei un'altra famiglia" detto dal fratellino nel primo paragrafo riesce a pungerlo nel vivo.
Il tema dell'abbandono non viene affrontato apertamente dai due fratelli, perlomeno non fino ai sedici anni di Sam. Mi è piaciuto il dettaglio che lo scambio di battute tra i due sia scatenato, questa volta, dall'intraprendenza del più giovane che si è eccezionalmente unito alla caccia. Ormai è cresciuto, certe cose ha cominciato a conoscerle, ma non per questo ne è assorbito come il padre e il fratello. 
Questo, forse per l'età dei due ragazzi, è stato uno dei due paragrafi più profondi e dolorosi da leggere. Ciascuno urla addosso all'altro le proprie ragioni, e questo li fa stare male sia per il tono sia per l'argomento del loro discorso.
L'altro paragrafo straziante è stato quello che vede soltanto Jhon e Dean. Sam si è allontanato, proprio come aveva annunciato, e la sua assenza è un dolore appena sotto la superficie, di cui entrambi cercano di non parlare.
E' stato bellissimo seguire questa crescita dei ragazzi - e nello specifico, di Sam- nel corpo e nella consapevolezza. Riesci sempre a trattare questo argomento con profondità e delicatezza, ed è una cosa che apprezzo moltissimo.
Alla prossima!

Recensore Junior
09/03/20, ore 09:30

Eccomi finalmente da te per recensire questa storia! Ti chiedo ancora scusa per il ritardo ma da oggi in poi sarò chiusa in casa a studiare quindi non ci saranno gli stessi problemi.
Allora, i pochi episodi che ho visto della prima stagione mi hanno aiutata a comprendere meglio i sentimenti contrastanti che legano i due fratelli e soprattutto le domande, l'esasperazione di Sam nel non poter comprendere come mai un padre abbandoni i suoi figli. Ho adorato il rimando al titolo e ogni volta che si andava avanti con gli anni la ripresa di non aver capito. 
Secondo la tua interpretazione, che secondo me è molto valida e attinente alla serie tv, Sam fin da piccolo non riesce a convivere con i suoi dubbi e le sue domande inerenti al padre e specialmente all'idea di una famiglia perfetta, di qualcuno che si prenda cura di lui in modo incondizionato e che non sia il fratello di soli undici anni. Man mano che cresce, le domande diventando più profonde, esasperate e lui non riesce più a sopportare la situazione.
Anche se gli hanno spiegato come stanno le cose a sedici anni, non riesce comunque a capire perché una stupida vendetta nei confronti di una creatura sconosciuta possa allontanare suo padre così tanto dal prendersi cura dei figli, crescerli e conoscerli come dovrebbe. 
Effettivamente dopo le tante minacce di andarsene, se ne va, per iniziare una nuova vita lontano da quei mostri del passato anche se questo lo allontanerà da suo fratello, unica figura paterna che abbia mai avuto. Lo scontro verbale che sfocia per poco in quello fisico tra i due, è molto intenso, ricco di pathos e sentimenti pregressi. Specialmente si evince tutto il dolore di Dean che durante la sua vita ha sempre nascosto, sia per proteggere il minore che per una sorta di autoconservazione.
Devo dire che ci hai preso del tutto scavando nella loro psiche e scovando i loro pensieri più intimi.
Solo quando Sam prova lo stesso che ha provato il padre, con Jessica, dopo aver sperato di condurre una vita normale e senza il suo passato mostruoso, capisce davvero. Lo comprende e vuole davvero dare una mano, al fianco di suo fratello che del resto è come se ci fosse sempre stato anche quando non c'era realmente.
Che dire, hai fatto un ottimo lavoro anche questa volta, sia per le emozioni che mi hai fatto provare facendomi immedesimare prima in Sam e poi in Dean, sia per le varie espressioni, interruzioni ricche di pathos caratteristiche della tua descrizione sempre molto accurata e particolare. Complimenti davvero, ogni volta ti riesce perfettamente entrare nella mente del personaggio e immaginare il percorso nel tempo che la serie non espone allo spettatore. Bravissima ancora, alla prossima :)

Recensore Master
05/03/20, ore 22:25

Buonasera, eccomi per lo scambio a catena del Giardino di EFP!
Questa volta ho deciso di buttarmi su questo fandom, che non conosco, ma in cui ho letto un pochino in passato, quindi conoscevo Dean e Sam e sapevo fossero fratelli ma non mi immaginavo i loro trascorsi famigliari, e non pensavo fossero così difficili. Penso tu abbia tratteggiato molto bene una situazione che è delicata, e trattandosi di un personaggio piccolo come Sam è ancora più difficile affrontare questa tematica, ancora di più è difficile mostrare la sua crescita nel tempo, il susseguirsi degli anni inesorabile, che porta cambiamenti e situazioni che invece rimangono invariate, come l'astio verso suo padre. Si percepiscono molto bene le emozioni e i caratteri dei due, sono ben distinti. Le sensazioni negative che Sam prova nei confronti di suo padre, che li ha lasciati soli, sono comprensibili e si infiltrano nel lettore, che riesce a provare molta empatia per i due fratelli - e soprattutto per Sam, almeno per quanto mi riguarda, in alcuni punti ho letto con le lacrime agli occhi, ma confesso di avere un umore pessimo stasera, quindi è anche per questo, sono più sensibile. Tornando a noi, in lui predomina anche il terrore, la paura che i mostri verranno a prenderli entrambi e a divorarli, passaggio che mi è piaciuto molto.
Non è stata un'infanzia semplice, la sua. Penso che Sam avrebbe solo desiderato una vita normale, più semplice e "umana"; una vita in cui si festeggia il giorno del ringraziamento, invece di dimenticarlo e andare a caccia di demoni. Sam, pur essendo il fratello minore, dimostra grande maturità ad affrontare quegli argomenti con Dean e così anche i suoi sentimenti, tirando fuori le emozioni che Dean ha represso per anni, fingendo che non lo toccassero, fingendo di non soffrire tanto quanto stava soffrendo anche Sam per tutta la loro brutta situazione, per gli abbandoni costanti che bruciano. Mi è dispiaciuto davvero tanto per loro. E' bello vederli crescere, maturare, cambiare, l'os sotto questo punto di vista scorre benissimo. A livello introspettivo questa storia è gestita alla perfezione, ogni introspezione è al suo posto e riesce a ricreare nel lettore le stesse emozioni dei personaggi, mi sono sentita molto trasportata. 
Davvero una bellissima os, ho gradito moltissimo anche questa lettura. Mi pare di non aver beccato nemmeno un errore, ma ero molto presa dalla narrazione, quindi potrei sbagliarmi - anche se dubito ^^
La inserisco fra le ricordate ** 
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
04/03/20, ore 17:39

Cara Dakota,
adoro queste tue shot che si muovono attraverso l’infanzia e l’adolescenza di Sam e Dean e la lettura esclusivamente fraterna che fai del loro rapporto. Non c’è che dire, li gestisci molto bene e riesci a dare loro la giusta profondità, andando a scavare così bene nel delicato equilibrio di una famiglia disfunzionale, senz’altro, di cui Dean rappresenta il collante. Se facessi una disamina dei loro caratteri e delle suggestioni che regali al lettore ogni volta che pubblichi, probabilmente verrebbe fuori non una recensione, ma un trattato di dodicimila pagine, per cui proverò a dirti altro oltre il fatto che siano caratterizzati magnificamente. Oggi voglio parlare di Dean. Si tratta di un personaggio che a volte appare come spaccone, fin troppo devoto al padre, ligio alle regole, molto rock, ma che ha questo magnifico senso di protezione nei confronti del fratello.

Cerca di proteggere la realtà e di difendere la figura del padre anche a rischio di suscitare in Sam dei malumori. È una sorta di funambolo che cerca di sistemare le cose, laddove Sam darebbe qualsiasi cosa per la normalità. Qui però hai approfondito ulteriormente gli anni della caccia con papà Winchester e il momento di separazione arrivando a toccare ancora vette nuove di introspezione. Avevo già letto scene tue di Dean e Sam nella loro perenne attesa che John torni, nelle notti in cui Dean sa cosa deve succedere e si trova a fare da fratello, da madre e da padre a Sam e posso dire che riesci sempre ad aggiungere un dettaglio nuovo, a farci scorgere una profondità particolare in ogni storia. E qui abbiamo Sam all’università e questa Impala che torna sempre a Stanford a intervalli regolari perché la squadra non è completa. In poche righe, mostrandoci le azioni di John, hai detto tutto. Il pezzo della macchina l’ho trovato struggente, il perfetto elemento che chiude non soltanto la shot, ma che si pone come fine anche alle shot che hai pubblicato sempre su questo fandom. E la fine, che sa di maledizione, ci riconduce immediatamente all’inizio della prima serie. Complimenti, sei proprio bravissima e leggere le tue storie è un ottimo modo per chiudere, o quasi, una lunga giornata di lavoro!
un abbraccio e a presto,
S.

Recensore Master
04/03/20, ore 16:24

Ciao cara!
Eccomi qua per lo scambio :)
In realtà, stavo aspettando l'aggiornamento della long crossover, ma sono contenta di aver trovato una nuova storia sulle fantastiche avventure (emotive sopratutto) dei fratelli Winchester u.u
Mi è piaciuta molto la scansione nelle diverse età che hai fatto, ogni volta cominciando con la stessa frase "La *inserire numero* volta in cui non lo capisce, Sam": la trovo molto adatta al tipo di racconto, quasi circolare, che hai creato e inoltre mi piace dare un'occhiata, senza immergermi, nelle vite dei personaggi, tipo come se aprissi una porta, dessi una sbirciata e richiudessi tutto.
Mi piace anche vedere il cambiamento dei fratelli durante la crescita, in situazioni simili o almeno con un tema base, quello della famiglia, che è costante.
Questa storia è un continuo maturare, matura Sam che cresce e che da bambino ritroviamo adulto; cresce Dean, che non deve più per forza prendersi cura di Sam eppure, come ogni fratello maggiore (almeno credo), si sente in dovere di continuare a farlo. John è scomparso e con lui uno dei motivi di distacco dei fratelli, anche se il ricordo di quel padre amato e odiato al tempo stesso è fisso nelle loro menti e nei loro cuori.
Ho adorato, più di tutti gli altri pezzi, quello in cui Dean e John si ritrovano a Stanford, quasi ci fosse una sirena a richiamarli. Molto tenero e complesso.
Sai che non seguo questa serie con assiduità, soprattutto perchè è molto lunga e a me le cose troppo lunghe spesso vengono a noia, per cui non ho una conoscenza assoluta del fandom o dei personaggi. Ho visto le prime due (mi pare) stagioni e per quello che ricordo, mi sembra che tu faccia ogni volta un ottimo lavoro nella caratterizzazione dei personaggi e nel modo in cui li fai rapportare. Inoltre amo come ti sei "evoluta" nella scrittura e sono felicissima di aver letto prima cose vecchie, così da poter assaporare il tuo stile dolce e più maturo, che mi piace un sacco.
Ci sentiamo presto cara,
Un bacio L.

Recensore Master
03/03/20, ore 13:32

Ciao! Con un pò di ritardo, ma eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino!
Devo dire che è sempre un piacere ritrovare il mondo di Supernatural, almeno nelle Fan Fiction, ma ancor di più lo è leggere qualcosa di tuo al riguardo, perché il modo in cui scrivi di Sam e Dean è molto bello.
A mio parere, hai saputo cogliere le sfumature più complesse della loro personalità e sei riuscita a trasportarle su carta, dando loro la giustizia che meritano, senza alcuna difficoltà.
Il contrasto tra questi due fratelli, sotto il profilo psicologico, è netto. Lo è fin dall'infanzia: ad una lettura superficiale, Dean appare quello forte, quello più maturo tra i due. SA BENE (o meglio, ricorda bene) cosa è successo alla loro famiglia e CAPISCE le difficoltà che affronta John durante le missioni. Come un soldato, si fida totalmente del padre e esegue gli ordini che gli vengono impartiti con cieca devozione, ma in realtà tutto ciò nasconde una sofferenza estrema, come una corazza che copre un arto in cancrena.
D'altra parte, Sam non ricorda, ma vive comunque i riflessi di questo trauma che accompagna la loro famiglia fin dalla morte della madre.
Forse è più infantile di Dean nei modi, va bene, ma ha un coraggio che il fratello non ha e forse non avrà mai: quello di sentire e di lasciare se stesso vivere ciò che sente, buttandolo fuori con quella sconsideratezza tipica dei puri di cuore.
Amo il modo in cui riesci a rendere degli spunti così complessi attraverso un linguaggio semplice e dal ritmo vivace, dove la malinconia si mescola bene con la dolcezza di alcuni gesti di vita quotidiana e tante parole non sottese.
Non posso che farti ancora i complimenti!
Un abbraccio, Violet :D

Recensore Master
03/03/20, ore 08:28

Ciao cara, eccomi, non potevo perdermi la tua ennesima SPN incentrata sul rapporto fra gli adorabili fratelli Winchester e la figura davvero difficile del loro padre, che tu sai sempre descrivere con una naturalezza pazzesca.
Traspare da ogni frase il tuo amore per questi personaggi e questo fandom che io conosco poco o nulla ma tu mi fai apprezzare tantissimo 😍😍
Molto ma molto ben fatta questa luuuuunga e intensa shot sul concetto del 'capire' anche se il leitmotiv di fondo è lo stare insieme.
Dei 4 momenti -5 se contiamo il finale- il primo è quello che incornicio nel cuore al grido di awww, Sammy che a 7 anni esprime il desiderio di aver un'altra famiglia ma poi chiarisce che anche Dean è compreso è... 😍😍😍😍😍😍
Dal terzo momento in poi si sfocia nell'angst più puro, Sam prende la sua strada, con tutte le conseguenze -che non conoscendo il fandom non posso sapere benissimo 😅-
Amo come Dean sia sempre protettivo nei suoi confronti e a suo modo amo anche John.
E amo un sacco la tua capacità di introspezione, sei una forza della natura 👏👏👏
Non vedo l'ora che aggiorni il crossover, a presto 😘

Recensore Master
02/03/20, ore 22:00

Buongiorno, carissima!
Ho letto anche questa tua flashfic – e gosh, se hai talento. La cosa più meravigliosa è che hai uno stile che si contraddistingue, si riconosce la tua penna, il tuo zampino, ho visto in questa storia la stessa identica cosa che ho visto in Star-Crossed, ossia un’enorme intensità psicologica. Mi hai spinto a riflettere (ed era un po’ di tempo che non lo facevo, non vedendo SPN da tanto tempo ma conoscendolo a memoria, così a memoria da aver quasi perso il contatto con i personaggi) sull’intera vita di Sam e Dean, di quanto abbiamo sofferto, entrambi in egual misura. Okay, Dean è sempre stato un po’ più maturo, è quello a cui è stata messa una pistola in mano da bambino e quello che ha sempre saputo tutto e ha imparato da bambino ad indossare una maschera per coprire le sue emozioni, il suo dolore; Sam però non ha sofferto meno, è semplicemente entrato in contatto con le cose in modo diverso. Visto che lui non ha visto loro madre morire, non si è scontrato con la dura realtà delle cose già da bambino, ha dovuto impararle lentamente. Il fatto che suo fratello lo proteggesse dalla verità e allo stesso tempo patisse le conseguenze della loro vita difficile, ha fatto sì che crescesse rimpiangendo anche la cosa più piccola, come il pranzo del Ringraziamento, fino ad arrivare a quelle più grandi, come la mancanza di mamma e papà. Non dico che per Dean sia stato più facile, ma quantomeno il fatto di aver capito subito come girasse la loro vita, l’essersi fatto le ossa subito, gli ha permesso di accettare tutto. Hanno entrambi sofferto tanto ed è una cosa molto triste, ma il merito di tutte queste mie considerazioni è tuo che hai descritto a meraviglia il patrimonio emotivo di Sam e Dean Winchester, soprattutto il loro stato emotivo nelle prime stagioni (aspetto che, penso, si sia un po’ perso nelle stagioni, o comunque non è mai stato reso affascinante come nelle prime due stagioni).
La storia è favolosa perché, come al solito, non lasci nulla al caso, descrive ogni emozione, ogni debolezza e dolore dei due bros, e poi lo stile narrativo in sé è pura poesia.
Sono sicura che tutto quello che adesso io sto analizzando a te è venuto naturale e spontaneo, perché tutto che arricchisce e rende profonda questa storia, è presentato con una scorrevolezza da fare invidia.
Bravissima, dunque, cara, ti auguro vivamente di non perdere mai questo talento non solo di scrivere ma di inquadrare le emozioni umane.
Un bacio,
Karen.