Il mondo di Narnia mi accompagna, da sempre, in tutte le mie giornate.
Iniziai da piccolina: mi feci comprare il volume complessivo che comprende tutte e sette le vicende dopo che a scuola le maestre ci permisero di vedere Il leone, la strega e l'armadio. Amore a prima vista, colpo di fulmine. Da allora, ogni volta che apro un armadio, spero sempre di essere catapultata nella magica Narnia. Di recente, per via della quarantena, ho avuto qualche ora in più di tempo libero, che mi ha permesso di rileggere l'intera saga. E, anche se la rilettura mi ha permesso di scorgere dettagli che da piccina non avevo colto, l'amore per Narnia è sempre lo stesso. Questo è il motivo per cui sono qui, a recensire la tua flashfic a due mesi e mezzo di distanza dalla sua pubblicazione.
Sebbene tu abbia scritto qualche parola in poche righe (una lettura rapida, di un paio di minuti), questo racconto è molto intenso e ricco di significato. Lucy ha trascorso molti anni e molti mesi a Narnia, e durante i suoi periodi in Inghilterra avrà certamente provato una forte nostalgia. Ma Tumnus, il suo amico fauno, ne è stato colpito ancora maggiormente: basti pensare a quei quasi 1300 anni trascorsi dalla fine dell'Età dell'Oro (che coincide con il ritorno dei Pevensie in Inghilterra) al breve regno di Miraz e a quello successivo di Caspian. Il fauno è rimasto ad osservare, ad attendere il ritorno della sua giovane amica per tredici secoli che, seppur passati nella Terra di Aslan, sono sempre tredici secoli.
Cara Valerie, in pochi minuti di lettura hai racchiuso una storia di grande significato, che mi fa tornare in mente le parole di Regina Spektor nella canzone The Call: «No need to say goodbye, you'll come back, when they call you». Hai espresso il legame tra Tumnus e Lucy attraverso il tè e delle sardine, oggetti forse sciocchi e banali all'apparenza, ma che in sé racchiudono l'emblema dell'amicizia dei due personaggi: il fatto che, per entrambi, essi siano dei ripari, dei porti sicuri, dei validi amici e validi alleati.
Mi è stato diffcile smettere di sorridere, e al contempo di provare nostalgia e malinconia, ma il cuore non smette di credere, e neanche quello del signor Tumnus lo fa.
Ti ringrazio, e ti faccio i miei più sentiti complimenti per la tua flash-fic. Tè e sardine per te, mia cara Valerie, e mi auguro con tutto il cuore di rivederti presto su questo meraviglioso fandom.
Con affetto, sfiorarsi |