Recensioni per
Twenty Six Rings
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/08/20, ore 11:44

Ciao :-)
Anche questa storia aspettava da un po', ma ho appena ho realizzato che la protagonista è Rachel non ho resistito e ho dovuto leggerla. Confesso: mi sono quasi venuti i brividi. Rachel incute decisamente terrore: la sua idea di sopravvivenza ha preso il sopravvento e ormai sembra quasi goderci, quasi per non soffrire per Everett; per non parlare degli anelli creati con i capelli delle sue vittime!
Brian è ben diverso da Everett, molto presuntuoso e arrogante, ma non meritava una fine del genere.
Spero che un giorno ci sarà redenzione per Rachel, in fondo l'amore stesso che nutre per Everett indica che in lei c'è ancora qualcosa di buono.
A presto,
Carme93

Recensore Master
05/07/20, ore 20:59

V
QUINTO POSTO, CON UN TOTALE DI 48,65/55
Twenty Six Rings, di Kim WinterNight

Grammatica e Stile: 8,9/10 (media tra 9,1/10 di g. e 8,75/10 di s.)
La grammatica è molto buona, ci sono pochissimi errori:
“Twenty Six” – “Twenty-Six” – in inglese i numeri composti da decina e unità devono essere scritti con il trattino (ad essere sincero l’ho trovato scritto anche staccato, ma i vocabolari e i testi di grammatica danno quella con il trattino come l’unica versione corretta) -0,20
“Pensavo soltanto ad Everett” – “Pensava” – so che è un errore di battitura, ma purtroppo devo considerarlo come errore di concordanza -0,50
“Un altro anello alla collezione” – La frase in questo modo non è corretta: dovresti inserire il verbo (per esempio: ho aggiunto) oppure cambiare la preposizione articolata in “nella/per la collezione” -0,20
Non ci sono altri errori. Il punteggio relativo alla grammatica è quindi 9,1/10.

Lo stile che hai utilizzato per la tua storia mi è piaciuto: hai raccontato la storia in modo abbastanza semplice, ma non per questo banale. La prosa è sicuramente ordinata, la struttura delle frasi non è né eccessivamente semplice né troppo complessa e per questo motivo la scorrevolezza del testo è ottima. In particolare mi hanno colpito positivamente i dialoghi: nonostante la situazione inverosimile li ho trovati piuttosto realistici, in particolare le parole dette dal vuotissimo Brian sia prima che dopo la rivelazione della vera natura di Rachel. A dire il vero, però, la struttura della storia mi è sembrata piuttosto ripetitiva, in particolar modo per come concludi i paragrafi, in modo quasi sbrigativo: giornata universitaria / lezione universitaria / Everett / Everett. Solo il richiamo iniziale all’ultima scena dello scrigno di anelli è stata utile a dare al testo una coesione non forzata, nonostante i richiami al prequel fossero necessari. Il lessico è stato in linea con le altre scelte stilistiche, abbastanza lineari senza nessuno spunto di raffinatezza particolare o originalità. Ho apprezzato molto l’uso che hai fatto del corsivo, che solitamente viene utilizzato per sottolineare dei pensieri ma che tu hai inserito quasi con la funzione di “evidenziatore” delle frasi più significative, e devo dire che ha funzionato. Bilanciando i pregi e i difetti, ho deciso di assegnarti un punteggio di 8,75/10.

Trama e Originalità: 9,25/10
Nonostante si senta il peso del prequel (per esempio non viene spiegato per quale motivo Rachel sia stata costretta a uccidere Everett… insomma, se anche lui avesse detto in giro della sua vera natura non credo che qualcuno gli avrebbe mai creduto!), la trama della tua storia funziona bene anche da sola, mostrando uno dei tanti omicidi compiuti da Rachel per fermare la sua tempesta interiore. Come ho accennato in precedenza ho trovato alcuni punti un po’ troppo veloci, ma sicuramente uno dei pregi della tua storia è il fatto che non presenti alcun buco di trama: la vicenda è lineare e non difficile da seguire, e la scansione dei piani temporali è risultata efficace a questo scopo, così come la presenza di una massiccia introspezione anche durante le scene di azione, come quella dell’omicidio in mare. Non leggendo per nulla di urban fantasy o soprannaturale non so dire quanto la storia sia effettivamente originale, ma il cambio di colore e la perdita di bellezza delle ali d’angelo è stata una trovata sicuramente interessante. Tenendo anche conto che ti ho già penalizzata nel parametro precedente per la velocità di alcuni passaggi, assegno alla trama e all’originalità (che purtroppo non sono riuscito a valutare più approfonditamente) un punteggio di 9,25/10.

Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
Anche se non particolarmente originale, ho trovato sicuramente molto interessante il personaggio di Rachel: anche se, come ho accennato in precedenza, non si capisce esattamente il modo in cui sia iniziata la sua catena di omicidi, di certo si può comprendere il perché essa sia continuata. La tua protagonista è in questo estremamente umana e creatura soprannaturale al tempo stesso: le ragioni che la spingono a compiere le sue azioni sono puramente umane, causate dall’unica forte emozione che le ha sconvolto la vita, l’amore per lo sventurato Everett e i sensi di colpa che hanno seguito la sua morte. Tuttavia, le conseguenze dei suoi omicidi non la colpiscono, le paiono solamente come vite inutili, distanti dall’unica cosa che per lei è mai importata. Non si sa perché abbia deciso di collezionare i capelli delle sue vittime sottoforma di anelli, ma è certo invece il motivo per cui non ha voluto intaccare l’integrità della persona amata, mostrando così tutta la sua fragilità nascosta sotto la sua natura sovrumana. Tutta la storia si basa su questo dualismo, e grazie alla forza della caratterizzazione di Rachel essa riesce non solo a reggersi in piedi, ma a risaltare, permettendo quasi una riflessione al lettore.
Anche la caratterizzazione di Brian, superficiale e vanesio, è assolutamente perfetta. Non a caso, negli horror, quelli come lui muoiono sempre in fretta. Il punteggio non può che essere pieno.

Utilizzo del Pacchetto 13, Miss Americana & The Heartbreak Prince: 9/10
Genere – Soprannaturale: Rachel è un angelo e i suoi poteri soprannaturali si manifestano all’interno della storia, tuttavia l’ambientazione rimane realistica come previsto dalle caratteristiche del genere. 3/3
Prompt/Oggetto – Anello: Mi è piaciuto molto l’utilizzo fatto di questo prompt, l’ho trovato molto originale (anche se macabro), in quanto non avevo mai trovato un simile espediente prima d’ora, e al tempo stesso rilevante per la trama, per cui non posso che assegnare il punteggio pieno. 3/3
Citazione – “And now the storm is coming, but // It's you and me, that's my whole world”: L’utilizzo della citazione è il punto che mi ha convinto meno nella resa del pacchetto: la prima parte di essa è sviluppata molto bene, in quanto Rachel sente questa tempesta dentro sé ogni volta che ripensa alla morte di Everett e per trovare la forza di superarla compie degli omicidi, tra cui quello al centro della trama. Tuttavia, l’utilizzo della seconda parte non mi ha convinto del tutto: in un certo senso Everett era il suo mondo prima che scoprisse la sua natura, ed ora è divenuto l’unico pensiero che riesce a riportarla a una natura più umana, ma il significato della frase non riesce ad emergere, sommerso dai pensieri della protagonista che non lo sente più con sé, e quasi preferirebbe dimenticarlo anche se sa che non ce la farà mai. 2/3
Bonus: Le scene in cui la protagonista apre lo scrigno contenente gli anelli sono ambientate indubbiamente a casa sua. 1/1

Titolo: 3,5/5
Il titolo che hai scelto non mi è affatto dispiaciuto per quanto riguarda il suo significato, che a storia finita ho trovato davvero centrale nella vicenda narrata anche alla luce del fatto che gli anelli non siano ventisette come le vittime della protagonista. Tuttavia credo che in italiano avrebbe avuto un effetto maggiore sul lettore, portandolo davvero a chiedersi cosa fossero questi ventisei anelli: non appena ho aperto la storia non mi sono immerso subito nella lettura, ma mi sono ritrovato abbastanza distratto da un titolo che mi ha rimandato subito a un contesto americano (cosa che potrebbe essere un rimando alla canzone, ma nella storia questo elemento non è rilevante, e vengono disattese quindi le aspettative date) e a causa dell’imprecisione grammaticale. In generale non sono un grandissimo fan dei titoli in una lingua straniera se non c’è un vero motivo per il quale non possano essere in italiano (per esempio se c’è un gioco di parole o sono citazioni), e in questo caso il motivo non l’ho trovato. A parte questo, il punteggio resta buono per i motivi che ho elencato in precedenza.

Gradimento Personale: 8/10
La tua storia non mi è dispiaciuta: sei riuscita a raccontare in uno spazio tutto sommato breve la storia di Rachel e i suoi tormenti interiori a seguito della morte di Everett, l’unico ragazzo che abbia mai amato e che l’abbia amata per ciò che è davvero. Tuttavia, secondo me, si sente troppo che questa storia è un sequel: non credo che gli eventi riguardanti lei ed Everett necessitassero di più approfondimento, vanno benissimo così; personalmente mi è mancata la “presentazione” del personaggio di Rachel, di chi sia lei al di là del dolore interiore che copre ogni emozione. Come punto d’esempio citerei l’inizio: il contesto è introdotto in praticamente mezza riga, e poi si passa subito e distrattamente all’appuntamento con Brian, proprio come il lettore sapesse già che è Rachel e qual è il suo background. Per il resto, anche se avrei preferito un utilizzo più incisivo della citazione, la storia è riuscita a coinvolgermi e mi è decisamente piaciuta.

Recensore Master
13/05/20, ore 15:54

Tesoro!!! Ma io devo assolutamente leggere il prequiel, perché sono troppo curiosa!
Comunque, in questa storia ho trovato tantissimi spunti interessanti: innanzi tutto, l'idea che Rachel, per sopravvivere tra gli umani data la sua natura ultraterrena, debba ucciderli. Soprattutto se vengono a conoscenza della sua vera natura. In secondo luogo, ho capito che Everett sia stato l'unico (e se non ho capito male non è stato il primo in assoluto) che le sia dispiaciuto uccidere, perché di lei si era innamorata. E ora che non c'è più tutti i suoi sentimenti sono andati a farsi benedire.
Bellissima l'immagine della tempesta interiore che la scuote e la spinge a commettere omicidi, come se ormai la sua volontà fosse legata esclusivamente a quella.
E, per finire, gli anelli (che all'inizio della storia pensavo fossero d'oro XD) di capelli che lei "colleziona", mi ha ricordato tantissimo un tizio, credo sia spagnolo, che colleziona capelli di donne di tutto il mondo, e ce ne sono tantissime che glieli mandano di loro spontanea volontà... XD.
Bellissimo racconto, buona fortuna per il contest!
Bacioni e a presto!

Recensore Master
11/04/20, ore 17:51

KIM ECCOMI *____*
Non mi ricordavo assolutamente di avere ancora questa storia da recensire, che testa XD
Cooooomunque, non mi aspettavo affatto nemmeno io che avresti scritto ancora una volta su Rachel, pensavo fosse un esperimento isolato, anche perché so che il sovrannaturale non è proprio il tuo genere preferito, ma se il contest di Koopa ti ha dato lo spunto per creare questa serie, io non posso che esserne CONTENTISSIMA! *___*
Nella recensione del prequel ti avevo detto, infatti, che Rachel mi incuriosiva tantissimo come personaggio, mi domandavo come facesse a uccidere così, senza nessun rimorso e pentimento; è una creatura molto affascinante, che attrae palesemente gli umani, ma allo stesso tempo è fatale. Mi affascinano molto i personaggi di questo tipo, penso che al loro interno ci sia una personalità complessa e tutta da investigare!
Ma, ora che abbiamo letto dal suo punto di vista, abbiamo potuto constatare che la morte di Everett non l'ha lasciata indifferente, e forse è l'unica che l'ha scossa veramente. Allo stesso modo, mi ha lasciato sorpresa e basita il modo in cui ha ucciso questo povero ragazzo della storia senza fare una piega, per poi strappargli una ciocca di capelli e aggiungerla alla sua collezione.
Ecco, devo ammettere che questa macabra collezione di anelli formati da ciocche di capelli è la cosa che mi ha più impressionato, forse ancora di più della serie di omicidi (che comunque è terribile)... perché non so, è davvero inquietante conservare i capelli della gente morta, cioè è inquietante conservarli anche della gente viva in realtà XD ma del morti...
Quest'angelo (che poi si potrà definire tale? Le sue ali ormai sono macchiate di sangue ed è palese che sia passata alla fazione oscura) ha un modo davvero terribile di sfogare il suo dolore, ma non capisce che, provocando la morte di altre persone, non farà tornare in vita il suo Everett, non risolverà assolutamente niente.
Grazie per averci regalato un'altra storia su questa creatura che, se possibile, si fa ancora più inquietante. Si passa dal sovrannaturale all'horror XD
Buona fortuna per il contest, io ti sfiderò a suon di Ives!!! ♥

Recensore Master
10/04/20, ore 21:08

Waaaaaah!!*-*
Tu non puoi capire quanto sono felice di questa storia soprannaturale! Per di più un sequel di Bloody Wings! *__*
Povero Everett, mi ricordo di lui, a quanto pare anche Rachel non riesce a toglierselo dalla testa. In fondo è stata costretta ad ucciderlo, però non riesce a perdonarsi di aver compiuto quel gesto, ma oltre a quello se lo ricorda come una persona speciale ed unica.
Sinceramente non mi sarei aspettata che Rachel diventasse una sottospecie di killer di umani, usando come sempre la legge sul proteggere la propria esistenza, ritrovandosi priva di qualsiasi emozione. Tranne quando pensa ad Everett, l'ho trovata nostalgica e rammaricata, mentre per Brian non le interessava minimamente, era solo uno delle sue vittime di cui ruba la linfa e di conseguenza le sue ali diventano più scure. Sono certa di una cosa: Everett non sarebbe contento di vedere come si è ridotta Rachel!
Sei stata fantastica! Ho adorato il modo in cui hai scritto la storia, spezzettandola ma allo stesso tempo descrivendo tutto perfettamente, rendendo chiaro quanto sta succedendo e incollando il lettore allo schermo!
Carissima devo farti tantissimi complimenti per questo testo stupendo! Hai dimostrato ancora una volta di saperti destreggiare in maniera magistrale. Bravissima <3

Recensore Master
09/04/20, ore 18:14

Oddio Kim, una serie!!! OOOHHHH *_________*
Dunque, dopo aver letto questa storia tutto d'un fiato mi sembra di essere finita in un altro mondo, mi devo riprendere un attimo XD
Innanzitutto, hai scritto una storia sovrannaturale!!! E sempre su Rachel!!!! *_____*
Riflettevo proprio l'altro giorno con Soul riguardo a questo genere, che mi piacerebbe approfondire perché non conosco abbastanza, ma allo stesso tempo, non essendo esperta, non vorrei incappare in opere che mi fanno allontanare per sempre dal genere hahahaha XD
E poi tu scrivi questa storia, che non avevo idea che avresti pubblicato (ti sei specializzata in attacchi a sorpresa adesso, eh? Birbantellaaaa!!! XD), e crei addirittura una serie, e io non dovrei urlare dalla gioia!
Sì, perché non mi intendo di storie simili e sto scoprendo che invece ultimamente sono in vena di esperimenti (e spero non porcherie hahahaha), quindi mi fa piacerissimo trovare questa storia proprio ora, e che storia!!! *_____*
Ricordo bene "Bloody Wings" e ricordo che l'opinione che mi ero fatta di Rachel fosse di una ragazza buona, ma costretta a vivere "in gabbia", in un certo senso, la stessa che la sua natura di angelo le aveva regalato.
Questo è decisamente un aspetto abbastanza angst e drammatico per me (XD), però riuscivo in qualche modo a compatirla e ad empatizzare con lei, diciamo.
Ora, invece, mi è parsa più distante, più fredda, il che mi fa pensare che davvero l'omicidio di Everett l'abbia cambiata profondamente. E' cresciuta, ma è decisamente peggiorata, tant'è che è diventata sostanzialmente un serial killer XD (No, Mike non c'entra, per una volta XDDD)
Questo è davvero triste, ma è anche un aspetto che non mi consente più di stabilire un rapporto "emotivo" con lei, perché Brian l'ha ucciso deliberatamente, non è "capitato", è stato proprio un omicidio intenzionale e questo mi ha impedito di provare pena per lei, nonostante io conosca la sua storia e possa immaginare la sua sofferenza.
Diciamo che da "vittima", Rachel ai miei occhi è diventata una specie di antagonista, se così possiamo chiamarla; questo non vuol dire però che io non si curiosa di scoprirla, anzi! Stai creando una figura decisamente interessante e chiaramente complessa, e sento di sapere ancora molto poco su di lei.
Mi affascina particolarmente questa mania (?) che ha di collezionare i capelli/anelli delle sue vittime XD Questa è una cosa degna di Mike, ammettilo HAHAHAHAHA se fosse magico anche lui, lo farebbe senz'altro HAHAHAHAHAHA XD
Mi è piaciuto molto, poi, come hai raccontato tutto, con la giusta calma, la giusta attesa e "a spezzoni". Mi hai dato davvero l'impressione di essere dentro la storia, te l'ho detto che mi sentivo in un mondo alternativo dopo la lettura HAHAHAHA un'AU della realtà (?????) XDD
Non so più cosa sto scrivendo, Rachel mi ha dato alla testa hahahahaha XD
Ah, prima di dimenticarli ti segnalo un refuso che ho trovato, almeno credo lo sia, se non mi sbaglio XD Verso la fine, in "Pensavo soltanto a Everett...", credo fosse "pensava"? Dato che la storia è in terza persona ^^
Spero ti possa essere utile quando il contest sarà terminato! Grazie per questa storia, spero tornerai presto a scrivere di Rachel perché sai quanto adoro i personaggi originali, e poi ora le cose si fanno moooolto interessanti! Stai creando una versione femminile di Mike, scherzi? XD
Tantissimi complimenti, adoro come ti metti sempre in gioco! E in bocca al lupo per il contest! <3