Ciao aloneintherain_ !

Alla fine, sono riuscita a leggere la tua storia. Non ero del tutto pronta per affrontare tutto questo.
Ho trovato questo racconto molto emozionante. Ogni frase è di per sé un racconto, quasi una poesia, che non lascia indifferente chi la legge. Si percepisce il sentimento con cui hai scritto queste parole come se stessi raccontando di te stessa, quasi tu e Gray foste la stessa persona. Elisabetta Gnone (mia stimatissima e amatissima scrittrice) ha affermato che per scrivere un buon racconto è importantissimo emozionarsi con i personaggi perché solo così si riesce ad arrivare al lettore trasmettendogli ogni singola emozione. Dal mio punto di vista, questo è quello che hai fatto tu. Hai sentito l’amore che Gray prova per la sua Juvia e il dolore scaturito dalla sua perdita e così sei riuscita a comporre un testo con un tema tanto delicato senza cadere nel banale e nello scontato.

Tra tutti, quello che mi ha colpito di più, è il passaggio in cui Gray parla delle sue paure. In particolare, le seguenti frasi mi hanno toccato nel profondo:

“Ho paura quando mi rendo conto che non ricordo più esattamente il suono della tua voce.
Ho paura quando mi ritrovo a chiedermi quale fosse la sfumatura esatta del colore dei tuoi occhi blu.”

Qualcuno potrebbe chiedersi perché proprio questo momento è quello che mi ha toccato di più. Beh, semplice: perché diamo sempre tutto per scontato e non ci soffermiamo mai sui piccoli particolari. La vita è breve e, come dice il tuo Gray, ha una “scadenza”, anche se ce lo dimentichiamo. Non sappiamo mai quando Atropo taglierà il filo della nostra vita o di quello delle persone che ci sono vicine, pertanto, ci ritroviamo a dare per scontato che abbiamo tempo per goderci i nostri cari. Ma così non è e quando ci troviamo nella stessa situazione di Gray nella tua storia ci sentiamo persi e ci aggrappiamo ai ricordi, ai preziosi momenti passati insieme. Poi però il tempo passa e quando cerchiamo di ricordarci la persona persa, questa ci appare sfuocata. Un tempo mi dissero che la prima cosa che si dimentica di chi se ne va è la voce. Allora non capivo come fosse possibile. Poi è successo anche a me ed è stato doloroso. Ricordavo i momenti belli e brutti passati insieme a questa persona, ma non ricordavo la sua voce. Una voce per tantissimi anni avevo sentito quasi tutti i giorni, una voce che avevo amato e che mi aveva consolato e fatta sentire importante per una vita, una voce che ora non ricordo. Una voce che è andata perduta nel tempo con le sue preziose sfumature che la rendevano unica.
Lo stesso discorso vale per il passo seguente. Anche guardando il ritratto di una persona in una foto, non si possono cogliere quelle piccole cose come appunto le sfumature del colore degli occhi che per alcuni possono significare poco e nulla, ma che per me (ed evidentemente anche per il magio del giacchio) valgono molto perché se si ama qualcuno ogni sua piccola caratteristica è importante per noi.
Per questi motivi, questo passaggio per me è quello meno scontato e banale ed è quello che più mi fa sentire l’amore e l’affetto che Gray prova per Juvia.

Spero di non essere stata troppo prolissa con questa mia recensione. In caso contrario chiedo perdono e in un futuro mi impegnerò a essere più concisa e chiara.

Ringraziandoti per averci dato la possibilità di leggere un tuo racconto ti saluto,

ValFreyja

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Credo sia scontato voler immaginare in questi what if come sarebbe andata in certi momenti della storia. Io anche tante volte mi sono chiesta come l'avrebbe presa Gray se Juvia fosse morta davvero e ho sempre avuto due ipotesi in merito. La prima coincide molto con la tua. Gray che scrive questa lettera sembra apparentemente continuare a vivere circondato dalla sua routine e dagli amici di Fairy Tail, ma in realtà appunto bloccato incapace di andare avanti e superare la morte di Juvia, e non solo perchè non ce la fa, ma proprio perchè non vuole. Combatte fermamente nel tentativo di tenersi stretti tutti i ricordi con lei, come se potesse così crearsi un suo mondo onirico in cui Juvia è ancora presente per lui e viversi una quotidianità che funga da surrogato a quella reale che non gli piace. La seconda ipotesi e personalmente conoscendo il carattere di Gray e la sua storia personale di dolore alle spalle, forse può sembrare azzardata ma a mio parere nemmeno così improbabile, ossia che si faccia corrodere dal potere devil, e si voti al male scegliendo magari qualche gilda oscura, perchè ormai sente di non avere più nulla da perdere. Io me lo immagino così. Asja se non dovessimo sentirci per Pasqua ti faccio i miei migliori auguri

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Bello! Davvero. Davvero. Bello!
Mi hai emozionata e non è una cosa semplice da fare! Non ho per niente la cosiddetta "lacrima facile" ma posso ammettere senza problema alcuno che mi hai colpita, e anche molto!
Non c'è una frase, e dico una, di questa OS che non abbia amato o che non mi sia piaciuta! Tanto che le vorrei prendere tutte e incorniciarle!

"Non mi sarei mai aspettato che sempre durasse così poco."
Che posso dire?? è un capolavoro! [nonché la mia frase preferita di tutta l'ff]

Ti faccio i miei più sentiti complimenti non solo per l'introspezione del personaggio [che di certo non è semplice] ma anche per l'argomento che sei andata a trattare. Non è facile affrontare e/o descrivere un tema del genere ma hai dimostrato grande maestria e sensibilità!

I sentimenti di Gray sono arrivati dritti dritti al mio cuore! La morte di Juvia è una cosa che non riesce ad accettare e affrontare.
Così, in un mondo in cui tutti sono andati avanti, lui si limita a sopravvivere, provando anche ad apprezzare quel dono che Juvia gli ha fatto.
[è evidente però che senza di lei nulla ha più senso.]

Bravissima! 💙

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Sei una persona orribile 😭 Mi hai letteralmente spezzato il cuore ... No dai scherzavo, però è vero che mi hai fatto commuovere, ho ancora il magone . Quindi vuol dire che la storia ha raggiunto il suo fine ( Cioè quello di far piangere come fontane le GRUVIA shipper) Ma mi consolo sapendo che fortunatamente Juvia è viva e vegeta e continua a chiamarlo Gray samaaa!!!

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