Pepita, ma sei risorta!
Avevo in programma di commentare altro (sì, altra roba arretrata con cui ti sto impestando la vita), ma ho visto che era spuntata una nuova storia e come sempre devo curiosare, anche perché Star Wars l'ho visto nonostante non ci abbia mai letto molto sopra (a parte qualche Reylo su AO3 e al fest XD).
E... OMFG right in the feels questa storia.
Non me lo aspettavo e l'argomento è delicato, ma soprattutto sensibile per me da quando ho visto il terzo film. Prima sono rimasta wtf per l'esultanza per gli stormtrooper morti da parte dei "buoni". Voglio dire, avete un ex soldato del Primo Ordine tra di voi, questo non avrebbe dovuto insegnare a vederli come esseri umani, invece di... boh, minion mascherati un po' pirla?
E poi tutto il momento di pseudo-backstory (teoricamente piena di feels?) tra Finn e Jannah, su come sono stati presi da bambini e gli è stato fatto il lavaggio del cervello e quant'altro: volete davvero che esultiamo quando muoiono stormtrooper come mosche?
Sono uscita dalla sala davvero con l'amaro in bocca anche su questo argomento e sul dilemma morale che non è stato minimamente toccato a favore del rivangare sempre la solita solfa di fanservice per i fan conservatori.
In questa storia secondo me sei riuscita a rendere molto bene quanto sia dolceamara la morte per loro. Non hanno vere ambizioni, non hanno hobby, non hanno una vita al di fuori del loro ruolo di soldati mascherati del Primo Ordine. La loro stessa morte è l'unica cosa su cui possono fantasticare ed è di una tristezza assurda.
Finn (o FN-2187) è come loro, ma ha qualcosa di diverso. Sì, quella voglia di vivere che lo rende curioso anche nei confronti degli altri, della vita stessa. C'è il germe di quella ribellione che lo porterà nella Resistenza e alle vicende che conosciamo. Vederlo in questo momento mi ha riempita di altri feels, helpppp :°)
E la frase finale mi ha stesa definitivamente.
Complimenti per questa storia delicatissima come l'argomento trattato, ma non per questo superficiale. Anzi, c'è una grande profondità dietro questa slice of life e non sapevo nemmeno di volere qualcosa di simile, ma ora dico sì, anzi, ne avevo proprio bisogno.
Grazie mille e alla prossima,
Kan |