Ciao! Rieccomi qui su una tua storia. Non amo molto i pre-serie o i bros adolescenti, ma questa mi ha attratto...mi piace quella metafora del "vaso rotto". Richiama davvero la loro vita.
E qualcosa si era rotto, qualcosa si rompeva sempre.
Si era chinato sul pavimento e aveva osservato i frammenti: molti erano poco più che schegge.
Sam avrebbe voglia di provarci ad aggiustare le cose ma “No. Non abbiamo tempo per questo.” Non avevano mai tempo per contemplare i resti di ciò che avevano sacrificato; sono frasi significative che fanno intravedere quello che poi "sarà" Sam. Quel Sam che si pone domande, che non riesce a vedere sempre solo bianco o nero ma che, più riflessivo, coglie le sfumature. Quel Sam che è "consacrato" a una vita che non vorrebbe, che, probabilmente, non avrebbe scelto. A Dean quel ruolo è più congeniale o comunque lo accetta, perchè suo padre non gli lascia alternativa. Invece Sam la desidera un'alternativa o almeno vorrebbe la possibilità di mostrare cosa prova. Ma non gli è concesso avere paura. E tu con una frase netta, corta, stringata ma che arriva al cuore, dai tutto il senso di ciò che "sente", percependosi inadeguato. Mi piace la scelta dei paragrafi brevissimi, anche solo composti di una parola,la trovo una decisione narrativa efficace che focalizza il lettore su azione e sentimento provato dal protagonista:
Paura.
C’era qualcosa che si nascondeva nell'ombra.
C’era sempre qualcosa…
E ancora:
Paura di sporcarsi? Aveva quasi sorriso.
No. Aveva paura e basta.
Per fortuna c'è Dean. Dean, in bilico tra due atteggiamenti contrapposti. Da un lato lo rimprovera per spronarlo ad essere ciò che vorrebbe diventasse (perchè è l'unico modo per saperlo almeno in grado di difendersi!) , dall'altro gli manifesta profonda tenerezza. L'intima tenerezza per quel fratello che percepisce così diverso, così lontano da quella vita. Apprezzo molto quando Dean, per consolarlo, per incoraggiarlo, gli ricorda la "sua prima caccia", Gli ha già raccontato quella sua non proprio "gloriosa" impresa eppure gliela ripropone. E lo fa con amore, con un'empatia che è presagio di come si svilupperà il legame fra i due. E, come prima ho "visto" il Sam adulto, ciò che diventerà, con i suoi rimpianti e i suoi dubbi, ora mi fai "ritrovare" il Dean adulto.
n quella frase: “Te la ricordi bene questa storia, eh fratellino?” rispose Dean nascondendo l’imbarazzo dietro ad un ghigno sarcastico, poi appoggiò la testa alla sua. “Passerà.” gli sussurrò. “Vedrai che passerà.” E' lui.
Lui che cerca di affrontare la situazione con ironia, lui che passa dal registro sarcastico a quello serio e solidale. Lui che c'è sempre per Sam e che anche quando, in cuor suo, sa di mentire, sa che "non passerà", cerca di essere comunque credibile...concedendogli il suo "istante di normalità". Bello anche il finale, con focus azzeccato!
Brava! Nella descrizione dei sentimenti, di quell' "umano sentire" che tanto mi appassiona.
Alla prossima! |