Recensioni per
Le ragioni del cuore
di Red Saintia
E finalmente trovo il tempo di passare anche qui!! Avevo letto più volte questa storia e ciò che mi ha affascinato maggiormente sin dalla prima lettura è stata la scelta del raccontare la "transizione" da Saori ad Atena al termine di un importante momento di dubbio. E, cosa non meno importante, il far avvenire il tutto davanti agli occhi di Mur. Non ti nascondo che dopo Soul of Gold ho cominciato a guardare il Cavaliere dell'Ariete in modo diverso... Saranno state anche le parodie, ma ha un vero cuore da shipper lui!! Ecco perché ho trovato piuttosto naturale il ritrovare lui e non altri dei Gold a raccogliere lo sfogo di Saori e assistere alla vera rinascita di Atena. Ho molto apprezzato il leggere dei tormenti della nostra giovane dea. È vero che la sua natura divina implica che lei debba riservare a tutti i suoi Cavalieri lo stesso sentimento, in nome di un bene più grande. Quello che è accaduto a Saga ancora riecheggia nelle stanze del Grande Tempio. La tragedia compiuta in nome di un ideale terreno è un monito non semplice da ignorare e Saori lo sa. Se anche non dovesse riuscire a farlo, ci pensa la voce della sua coscienza a ricordarglielo, nelle vesti di Arles (molto evocativa e simbolica come scena). Non può fare passi falsi, ma diversamente da come fu per Saga, lasciatosi plagiare dalle melliflue parole del suo gemello e della volontà di ergersi a essere superiore, Saori ha paura di non essere all'altezza di un compito che è suo da eoni prima della sua stessa venuta al mondo. E ha paura perché, nella sua umanità, lei non riesce a essere imparziale. Teme per Seiya, lo ama tanto da mettere in discussione le sue capacità e il suo essere divina. È squisitamente umana e in quanto tale, la sua fragilità emerge chiaramente dai suoi atteggiamenti e dalle sue parole, così ben descritti. Alla fine, non trova altro supporto se non nella saggezza di Mur, che, dico non dico, le indica la via giusta da seguire, per quanto dolorosa. D'altronde, lui per primo ha ricordo del passato, sa che Atena non è soltanto l'essenza, ma è colei che deciderà un destino scritto già da tempo immemore. E per questo, non può avere esitazioni. Certo, lui riconosce anche la ragazza innamorata e d'altronde, il legame con il Cavaliere di Pegaso ha a sua volta risonanza nel destino. Il tutto sta nell'accettare e bilanciare le due istanze. Alla fine, è la dea a rinascere, ponendo fine al tormento di Saori ed è giusto che sia così, in quel momento così difficile per i Cavalieri. Lei risponde al loro bisogno, alla necessità di conforto e giustizia, lo fa col suo cosmo, il solo modo concessole, come fai notare e, in questo modo, anche Seiya sarà raggiunto, permettendo alla stessa Saori di tranquillizzare quel suo cuore inquieto. Agli occhi di Mur, però, la sua duplice essenza è palese ed è straordinario, perché lui si rivela realmente un confidente fidato, in questo. Hai fatto davvero un ottimo lavoro mia cara, mi è piaciuto tantissimo per cui ti rinnovo i complimenti!! 😍 |
Buongiorno cara, che piacere averti ritrovata dopo tanto tempo! Finalmente sono riuscita a raggiungere nuovamente un equilibrio, tanto da poter riprendere gli scambi con il giusto entusiasmo e la dovuta attenzione. Che bello vederti tornare in un fandom lontano dal mondo delle originali; non che mi dispiacessero, anzi, ma qualche volta da quella sensazione di piacevole nostalgia data dai ricordi di lavorare con certi personaggi. Non ho mai visto nell’ultimo periodo una dualità conflittuale espressa così bene come quella della tua Saori alias Athena: mi hai stupita, davvero, sono rimasta colpita. La dipingi così umana, così emotiva, una giovane ragazza che porta dentro sé il potere immenso – con annesse responsabilità notevoli – affiancato da una tale paura e apprensione che vede se stessa con le sembianze dell’impostore che aveva soggiogato i suoi cavalieri. Insomma, mi ha fatto tenerezza a un certo punto, tenerezza che è aumentata fino ad uno stato di tanta empatia quando lei è corsa in direzione di Seiya (non di tutti i cavalieri, ma di lui, giustamente come hai rimarcato più volte) perché spronata dall’amore, da quel sentimento così umano ed inadatto al suo ruolo. |
Ciao carissima, eccomi qui per la recensione dovuta dallo scambio! |
Approdo in questo tuo ultimo lavoro su Saint Seiya, una one shot, apprezzandone enormemente i contenuti! |
Eccomi! |
Una storia che come tante altri tue opere potrebbe definirsi tranquillamente cannon, anzi...è più fedele questa storia che alcune recenti opere anime ispirate alla storia originale. |
Buongiorno cara <3 |
Ciao mia cara ^^ |
Ciao, cara! |
Eccomi per lo scambio del giardino di Efp. |
Ciao Red Saintia. Amo quando vengono unite varie arti e in questo caso hai scelto una rappresentazione davvero suggestiva per rappresentare quel che incarna il tuo scritto. Analizzi Saori, che in questo frangente non è la Dea, con profondità, mostrando i suoi lati ambivalenti in bilico fra l'umano e il divino. E chi poteva farle da voce della coscienza? Lo spirituale Cavaliere dell'Ariete. Molto bello il loro dialogo, dove con parole sagge e pacate Mu le fa comprendere cosa sia più giusto fare. Lo hai ben caratterizzato ed è un racconto delicato, dall'atmosfera malinconica. Guardando la figura ho immaginato davvero il loro dialogo. Un saluto. :) |
Ma guarda,il cavaliere di Gemini non si estirpa facilmente ci vuole pure un |
Ciao! Mi sono fermata qui e ho apprezzato molto questo lavoro d'introspezione, e obiettivo, su un personaggio che non gode di molta simpatia nel fandom, come Saori Kido. Non l'ho mai amata particolarmente nemmeno io a causa della sua predilezione nei confronti di Seiya, ma sto cercando di rivalutarla perché non è un personaggio del tutto negativo. Athena, ancor prima d'essere una dea, è una giovane donna che si ritrova a ricoprire un ruolo importante di cui, forse, non riesce a capacitarsi completamente. Di questa shot mi è piaciuta proprio questa ritrovata consapevolezza da parte della ragazza: del netto divario che intercorre tra Athena e la donna. Il suo sentirsi in colpa per essere "di parte" e riconoscerlo, l'essere combattuta e di conseguenza riscoprirsi umana. E, tuttavia, nella lotta interiore, nel tumulto dei sentimenti, prevale il dovere e Saori non dimentica di essere Athena: la dea di tutti e non di uno soltanto. Molto bello, davvero. Non so se sono riuscita a spiegarmi. |