Questa fic ha colpito duro.
Vivo pių o meno la situazione di Gokudera, ma all'inverso: corpo femminile, testa maschile, salvo casi sporadici in cui mi alzo e sono la versione molto meno gnocca di Kate Middleton.
E spiegalo alla gente che non ti sei vestito al buio, ma che ti senti a tuo agio con il tuo look da camionista. E spiegalo alla gente che quando indossi una minigonna per obblighi sociali ti senti a disagio. E spiegalo alla gente che vorresti solo che tutti la piantassero di insistere e ripetere che sei bella vestita cosė e che dovresti buttare quei pantaloni sformati e quelle t-shirt.
E spiegalo alla gente che nel tuo corpo siete in due e che non sempre hai il pieno controllo della persona che sei.
Trovare uno Tsuna a cui va bene comunque tu sia, sul divano in mutande a guardare l'NBA o in vestito sexy e tacchi a spillo, č un vero miracolo.
Grazie.

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Mi piace, davvero molto carina. Ho sempre immaginato un Hayato sicuro della persona che fosse, e che anche se ferito dalle frasi sentite da bambino rimanesse se stesso. Ma devo dire che questo Hayato, che inizia a sentirsi sbagliato quando non lo č affatto, mi piace molto. E poi beh, c'č il Decimo che lo salva ancora e lo accetta di nuovo u_u
mi piace come hai descritto le emozioni contrastanti di Gokudera, quando poi trova qualcuno che lo accetti.
Complimenti :)

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