Ciao!
Sono giorni e giorni che mi ripeto di passare a recensire questa storia e finalmente sono riuscita a ritagliarmi un momento per farlo.
Gin, che tu in questa storia hai reso completo protagonista, è un personaggio interessante, con un buon potenziale; purtroppo – o per fortuna, a seconda di come la si vuol vedere – nel manga appare molto di rado. Di lui sappiamo pochissimo, quasi nulla, se non alcune informazioni base sul suo carattere. Mi piace molto l’idea di dedicargli non solo una storia, ma anche un passato che possa in qualche modo spiegare i motivi che l’hanno portato a essere l’uomo spietato che tutti conosciamo.
La scena iniziale con il padre violento e la madre che viene picchiata è straziante; una realtà che purtroppo sopravvive ancora oggi e che tu secondo me hai descritto molto bene. Ancora più straziante è vedere il dopo, quando la madre, ormai distrutta, addossa le colpe del marito al figlio, che colpe non ha. Non pensavo che avrei mai provato pena per Gin.
Ho trovato molto azzeccata la scelta della narrazione in seconda persona, cosa che in una storia introspettiva come la tua calza a pennello. Hai reso bene, secondo me, il passaggio di Gin da vittima a carnefice, facendo capire con poche scene chiave come le condizioni di disagio in cui ha riversato durante l’infanzia l’abbiano portato a essere il Gin attuale. E poi scrivi davvero bene, il che ha contribuito a rendere la storia ancora più piacevole; grazie per la gradevole lettura! E buona fortuna per il contest! |