Recensioni per
La ragazza più sola.
di LatazzadiTea

Questa storia ha ottenuto 143 recensioni.
Positive : 143
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/07/23, ore 20:30

Ciao, passo a chiudere la catena!! Avevo già letto il primo capitolo di questa storia, quindi proseguo con piacere con il secondo. Uno dei contro del linguaggio dei fiori è proprio il fatto che i loro significati possono essere usati per ferire qualcuno, proprio come è successo in questo caso... Povera Violet, deve essere stato proprio un duro colpo quello da parte di Dietfried 😞😞
Anche se Dietfried mostra un po' di incoerenza perché in fondo tende a vedere Violet anche in maniera più dolce e a sostenerla quando lei hai bisogno di aiuto, proprio come ha fatto quando lei ha rischiato di avere un mancamento... Qui gatta ci cova, secondo me Dietfried nasconde qualcosa, proprio come la nasconde Gilbert che, anche secondo me, non è morto per davvero.
L'incontro tra Violet e la signora Bougainvillea mi è piaciuto molto e adesso capiamo come mai è stata convocata proprio Violet per scrivere le lettere, niente è lasciato al caso e il fatto che sarà proprio lei a scrivere le ultime lettera della signora Bougainvillea acquisisce un significato molto profondo e simbolico.
Un bel capitolo, mi è piaciuto!! Brava!!

Recensore Veterano
05/08/21, ore 10:59

Ciao!
Oooh il mistero si infittisce. Quindi sono ancora alla ricerca del maggiore, dopotutto il cadavere è irreperibile . Cosa che giustifica anche la negazione della morte del fratello da parte di Dietried. Persona che alla fin dei conti si rivela nuovamente non essere così ispido come sembra, una scorza parecchio robusta, probabilmente legata anche al trauma del fratello ed ad una sorta di "gelosia" nei confronti delle attenzioni che Gilbert in vita rivolgeva a Violet.
Anche io come lui mi domando perché mai la madre abbia tanto bisogno di Una bambola, che tipicamente vengono usate da analfabeti o chi comunque scarseggia di cultura
Sta diventando molto interessante davvero! In più è particolarmente dolce e tenero vedere come Violet ceda di tanto in tanto alle emozioni
bel capitolo!

Recensore Master
30/05/21, ore 16:29

Ehilà, è da parecchio tempo che non ci vediamo!
Mi dispiace, ho smesso di partecipare agli scambi a catena per un po', ma quando poi ho visto il posto libero sotto al tuo commento ho dovuto farmi avanti!

Comincio subito col dire che mi piace il tono "gentile" della storia, quasi come se stessi cercando di trasmettere al meglio le sensazioni di Violet con la sua delicatezza e la difficoltà che ha, in alcuni momenti, ad esprimere ciò che prova; proprio per questo, ho apprezzato l'introspezione su di lei nei momenti più concitati del capitolo, come quando viene afferrata da Dietfried o quando rivede la signora Bougainvillea, e rimane a pensare tanto a come risponderle prima di accantonare l'idea del tutto. E' come se si stesse sforzando, ogni secondo della sua vita, a trovare la risposta giusta per interagire con le altre persone che, se ho capito bene, è un grosso punto della serie originale!

Credo che Violet abbia frainteso le parole di Dietfried, quando questo le ha suggerito i fiori da portare alla madre. Capisco che sia stato una persona veramente sgradevole per lei, ma ho come l'impressione che non avesse alcuna intenzione di ferirla con quelle parole e che la sua mente abbia vagato da sola fino ad arrivare a quella conclusione... Ed è lo stesso Dietfried a confermare questo mio sospetto poco dopo, condividendo con Violet le sue idee riguardo al fratello e trattandola con gentilezza per la prima volta...
Tuttavia Violet è ancora dubbiosa di lui, e in un certo senso fa bene.

La signora Bougainvillea è amabile e gentile come ci si aspettava, sembra tenere molto a Violet e non credo che abbia deciso di richiedere i suoi servigi solo per le sue doti di bambola da scrittura automatica...

Si prospetta un bel mistero, tra le ricerche di Dietfried e il peso emotivo che si porterà la signora Bougainvillea con le sue lettere, Violet avrà un bel da fare nella sua nuova casa... Questo capitolo è stato molto piacevole da leggere, ma è ovvio che le cose stanno solamente cominciando a mettersi in moto e immagino che più avanti ci saranno tanti altri sviluppi...
Per ora ti faccio i miei complimenti! Spero di riuscire a passare presto da te per leggere il seguito di questa storia! Ci vediamo!
Altair13Sirio

Recensore Master
12/05/21, ore 17:57

ciaao carissima, eccomi per la catena
felicissima di averti incrociato (okay, sgomitando un po' staolta) perché questa storia mi mancava, ricordo come mi aveva già conquistata dal capitolo precedente.
il rapporto fra questi due fratelli, uno morto o presunto tale visto che il corpo non si trova (e io infatti ci spero tanto che ci sia un valido motivo) , le differenze fra i due viste attraverso gli occhi della giovane Violet, mentre affoga nel dolore dei ricordi e nella confusione del presente, sono ottimi ingredienti per catturare un lettore.
qui facciamo la conoscenza della madre di Gilbert e Dietfried , mi era sembrata adorabile dal capitolo 1 e ora che l'ho vista confermo, anche se non sarà facile la lettera che ha commissionato a Violet, lei stessa sembra non aver fretta di scrivere ai due figli, Violet teme che non sarà all'altezza di affrontare tutte quelle emozioni.
e intanto i bel Dietfried la osserva e si chiede quali siano le reali intenzioni della madre e perché lei sia lì ...
la curiosità aumenta.
complimenti e al prossimo capitolo <3

Recensore Master
08/04/21, ore 07:26

Davvero molto ben le introspezione che ho letto con molto piacere.
Nella scena iniziale al negozio di fiori non sono sicuro che il suggerimento di Dietfried fosse fatto in cattiva fede.
Primo perchè sarebbe necessario che l'uomo conosca il significato di quel fiore e francamente non mi sembra una persona a cui possa interessare, anche se potrebbe benissimo averlo scoperto per caso. Secondo perchè se a priori sono i fiori preferiti dalla madre c'è poco fare, anche se potrebbero essere i suoi preferiti proprio per il loro significato.
Ammetto di averla trovata una scena abbastanza simpatica, a dispetto della situazione.

Mi è piaciuto come hai descritto le conseguenze su ciascuno di quel breve momento di vicinanza per entrambi nello studio di Dietfried e come lei lo abbia percepito. Entrambi sono davvero rimasti scossi da quel contato.
Troppo abituati a detestarsi, direi che non sanno affrontare un qualsiasi altro sentimento rivolto al altro. Piuttosto che un momento di gentilezza, entrambi si sarebbero sentiti di più a proprio agio insultandosi XD
Ho pero l'impressione che questo evento abbia avuto conseguenze maggiori per Dietfried che per lei, soprattutto come causa secondario con l'idea che il fratello possa essere vivo.
Credo siano stati due duri colpi contro la corazza emotiva che l'uomo si è costruito attorno a se.
Noto però con piacere che Violet ha imparato un minimo di moderazione e diplomazia, evitando di spiegare all'anziana signora la sua abitudine di mangiare poco. Ripensando alle prime puntate dell'anime, credo che sarebbe successo un disastro se fosse stata la stessa.
Di certo Madame Bougainvillea è davvero una donna dal carattere ammirevole, in poche righe sei riuscito davvero a descriverla bene.
Mi chiedo solo casa farà adesso Dietfried? Direi che non vuole dire niente alla madre per evitare di darle false speranze, ma vuole anche sapere cosa sta succedendo in casa sua.
Cmq un capitolo molto interessante e piacevole da leggere.

Recensore Veterano
04/03/21, ore 13:02

Ciao!
Ho deciso di leggere un paio di capitoli prima di lasciare una recensione, devo necessariamente entrare un po' nella trama per commentare con cognizione.
Non conosco il fandom, ma mi pare che sia assolutamente leggibile come un original. Si capisce subito che ci sono degli eventi pregressi sostanziali che hanno un'influenza profonda su ciò che si sta svolgendo, ma essere all'oscuro del passato non crea confusione, semmai genera mistero ed interesse.
Ammetto che ho impiegato un po' a capire che Claudia è un maschio, al 4° refuso in cui ne parlavi al maschile ho compreso di aver preso un abbaglio😅
Per il resto dei personaggi, benché non ne sappia nulla e tu non ne dica molto, se non qualche accenno e modulata considerazione, penso di averli inquadrati quel tanto che si richiede per essere al secondo capitolo. Non amo quelle storie in cui ci vengono presentati approfonditamente i personaggi come se si dovessero subito inquadrare; lo trovo sbrigativo, eccessivamente semplificativo per l'autore, come se volesse togliersi il pensiero.
Trovo la storia molto interessante, si capisce lo sfondo urban fantasy, si capisce che sono successe delle cose orribili, il che si traduce in un vivo interesse per la trama
che spinge a proseguire.
Complimenti anche per lo stile e tutti gli aspetti tecnici, che sono ben corretti e curati.
Un caro saluto e a presto!
V

Recensore Junior
20/02/21, ore 19:57

Eccomi qui per lo scambio (sperando che non mi interrompano mentre lascio la recensione)
Ti ho già detto che adoro questa storia, sì? No? Mi ripeto?
Comincerò la recensione con una cosa che non c'entra molto: ascoltare la musica che mi circola in testa questo periodo si è rivelata una scelta migliore di quanto potessi mai aspettarmi.
Si tratta di doom metal e fortunatamente sono fissati con pianoforti e quel tanto che basta di violini, in più il fatto che seguano un bpm molto basso rende tutto più rilassante.
Ma che c'entra? In realtà molto. La storia stessa, per come si allunga nelle descrizioni dell'ambientazione ti ripeto, è molto rilassante.
Prende di più quando ci fai sbattere contro i pensieri di Violet, che in questo capitolo è decisamente combattuta dato i vari segnali contrastanti che le lancia Dietfried. Mi chiedo dove tu voglia farli arrivare.
Purtroppo non ho il tempo materiale di passare al di fuori degli scambi, ma proverò a ritagliarmi un po' di tempo per questa storia ogni tanto :)
Soprattutto per capire come va a finire, sapere come ti inoltri nella psiche dei due e cosa vuole da Violet la signora Bougainvillea.
Ah, piccola nota: la parte dove Violet si sente affondare nell'oceano è una piccola perla. Salsedine e polvere da sparo, un'immagine fantastica seppur non fosse proprio un ricordo felice da "expecto patronus", ma una serie di dubbi e paure a evocare questa sensazione.
È interessante la tua attenzione verso l'aspetto prettamente psicologico, uno dei vari motivi che mi fanno apprezzare veramente questa storia :)
Alla prossima :)
Miky

Recensore Master
12/01/21, ore 22:13

Io avevo iniziato questa long un botto di tempo fa, quando ancora l’anime era nella lista di quelli che volevo guardare. Tempo fa ho finito la prima season e l’ho davvero amata, compresa del personaggio di Violet Evergarden, complesso e affascinante.
Questo per dire che, finalmente, questo capitolo lo leggo con un minimo di cognizione di causa, che so come sono i personaggi e un po’ in effetti riesco a capire il motivo della nota ooc iniziale. In effetti come dicevo Violet è un personaggio complesso, la sua essenza di arma e di bambola la rende particolare, e infatti nella tua storia appare molto più ammorbidita, più naturale negli atteggiamenti – quasi come qualsiasi altra ragazza normale, seppure con il suo passato difficile – rispetto all’anime. Credo che in effetti questo ti abbia permesso di costruirle attorno una storia che fin da subito conduce in più direzioni: da una parte infatti c’è il suo amore per il Maggiore dichiarato morto in guerra, dall’altra inizia a notare sempre di più le differenze tra lui e il fratello e poi c’è la madre e le lettere che vuole dedicare ad entrambi i figli.
Ma a questo si aggiunge comunque la tua attenzione ai dettagli dell’anime, la sua scoperta del “Ti amo” che è un messaggio fisso della seria e torna sempre, il suo buon cuore che si mostra prima nel desiderio di voler comprare dei fiori per la signora Bougainvillea (nome che continuerò a copincollare perché sti nomi maledetti non so mai come diavolo scriverli! XD), ma anche quando si rattrista nello scoprire il significato del fiore di Lisianthus. Tra l’altro visto che – tra le varie cose – ho una certa fissazione per i significati dei fiori, trovare il dettaglio sul fatto che la varianza blu significa “penitenza” mi ha in un certo senso entusiasmata, adoro quando gli autori infilano queste piccole chicche nelle loro storie, dà maggior tridimensionalità alle fic e si vede anche che ti sei impegnata per trovare il dettaglio giusto, il significato giusto, in modo che tutto tornasse nella tua fic.
Ma la vera sorpresa del capitolo non è soltanto scoprire che la signora Bougainvillea vuole scrivere a entrambi i figli e per qualche motivo ha trascinato nella sua decisione Violet (io azzardo che se secondo me l’ha fatto anche per aiutare la ragazza a “perdonarsi” a sua volta per quel che è successo e venirne a patti, ma chissà), ma è il fatto che il Maggiore potrebbe essere vivo. E se c’è una cosa di cui ero certa fino alla fine della serie era proprio che, come il tuo Dietfried, io pure ero convinta ch Gilbert non potesse essere morto.
E questo apre interessanti spiragli ad un possibile ritrovamento del Maggiore e poi chissà. Anche se, così su due piedi, visto che mi sembrava di ricordare che volessi sviluppare la coppia Dietfried/Violet, spero che Gilbert sia morto davvero… non ce la potrei fare a vederli in un triangolo, anche perché faccio troppo il tifo per Gil ç_ç
Ma immagino si vedrà.

Ultima cosa e poi sparisco, prima che tu muoia di noia per sto papiro XD
Spero tu non ti offenderai, ma c’è una cosa che ho notato del tuo stile quando scrivi le parti di dialogo. Tendi a inserire davvero tanti punti esclamativi… e li usi praticamente sempre in frasi che non ne avrebbero bisogno, ma basterebbe un punto fermo.
Ti consiglio, quando rileggi quello che scrivi, di farlo ad alta voce, in quel modo riesci a sentire bene il tono con cui dovrebbero venir pronunciate le frasi e a capire quali sono le frasi che rimangono in sospeso, quali quelle pronunciate con enfasi e che hanno bisogno di un punto esclamativo e quando invece non serve.
Detto questo, ti faccio comunque i miei complimenti per il capitolo e l’interesse che sei riuscita a costruire per la storia e alla prossima! <3

Recensore Master
07/12/20, ore 21:40

Ciao, eccomi qui ^^
Continuo molto volentieri questa storia, già il primo capitolo mi era piaciuto molto e anche questo secondo capitolo mi ha offerto una lettura davvero piacevole.
Anche in questo caso ho trovato le introspezioni di Violet ben realizzate, in particolare perché sono estremamente vacillanti e riflettono perfettamente la situazione che sta vivendo. Perché nonostante tutto si percepisce chiaramente quanto sia ancora disorientata e confusa circa il nuovo incarico che le è stato assegnato. E intanto, oltre a questo ormai è chiaro quante domande necessitino ancora di una risposta, sia per lei che per Dietfried.
Dietfried che a inizio capitolo non è stato affatto gentile con lei, anzi, è riuscito a essere molto perfido anche con una cosa tanto innocente come i fiori, però andando avanti nella lettura certe sue azioni e sensazioni lo hanno fatto a sua volta vacillare, proprio come è successo a Violet. È chiaro che Dietfried nasconda dell'altro oltre che il rancore, che sa essere premuroso a modo proprio, deve solo imparare a dimostrarlo senza filtro alcuno.
Inoltre, anche solo il nome di Gilbert mette in evidenza quanto lui e Violet siano legati: Dietfried perché non si arrende e non ritiene plausibile la morte del fratello – o meglio, lui non si metterà il cuore in pace fino a quando non ci sarà un vero corpo sul quale piangere, pertanto, fino a prova contraria, Gilbert potrebbe anche non essere deceduto.
Violet perché, invece, è legata a Gilbert in maniera viscerale, perché con lui ha scoperto i colori e le emozioni del mondo. E il fatto che Dietfried la voglia coinvolgere nelle ricerche del fratello implica tante cose, in primis che ripone comunque fiducia in Violet e non è cosa da poco.
Il momento dedicato al dialogo tra Violet e la signora Bougainvillea è stato davvero tanto toccante e delicato. Mi è dispiaciuto sapere di questa consapevolezza, ovvero che è prossima alla morte, anche se al contempo ho avuto modo di comprendere perché abbia chiamato proprio Violet per scrivere le lettere, visto e considerato che saranno indirizzate ai figli.
Un altro gran bel capitolo, non vedo l'ora di proseguire ^^
Alla prossima!

»Amethyst«

Recensore Master
27/10/20, ore 18:00

Ciao cara ^^
Torno volentieri a commentare questa storia, il primo capitolo mi aveva molto incuriosita, e il proseguo non ha fatto altro che gettare nuova benzina sul fuoco.
Dietfried è un personaggio veramente difficile da inquadrare, perché se da un lato è innegabile che qualcosa in Violet lo destabilizza emotivamente, dall’altra non perde occasione per ferire la ragazza, rinfacciandole la colpa per la scomparsa del fratello. E uso questa parola di proposito, perché ora sappiamo che il minore dei fratelli Bouganvillea è convinto che il maggiore non sia affatto morto. Ma allora dov’è? Si è allontanato di sua spontanea volontà – e allora è comprensibile che Dietfried non si capaciti di come abbia potuto fare una cosa del genere, provocando tanto dolore a lui e, soprattutto, alla madre. Oppure c’è altro sotto, è stato portato via e in seguito trattenuto da – perdona l’ignoranza, non conosco l’anime ^^’ – non saprei proprio immaginarmi chi? Se Violet in passato è stata un soldato, e un soldato attivo, significa che c’è stata (e forse c’è ancora) una guerra, e ciò presuppone quindi l’esistenza di una fazione nemica. Può essere che Gilbert sia loro prigioniero?
Perdonami, mi sto perdendo in ipotesi ed elucubrazioni. Ciò che conta, in realtà, è la reazione emotiva dei protagonisti: anche Violet, alla notizia che Gilbert potrebbe essere ancora vivo, ha una reazione decisamente potente. Lasci intuire che i due fossero legati da un sentimento molto forte, che Gilbert fosse addirittura innamorato di Violet, altrimenti perché dirle quelle parole, “Ti amo”, anche se la ragazza al tempo non era in grado di comprenderle a fondo? E ora nemmeno Dietfried può dirsi immune alla presenza della ragazza. Insomma, le dinamiche tra i personaggi sono complesse e destinate, temo, a imbrogliarsi ulteriormente, se Gilbert dovesse davvero essere ancora vivo.
Tuttavia, le parole sconvolgenti di Dietfried non sono l’unico colpo che Violet è costretta a subire a casa dei Bouganvillea: la Signora alla quale tanto è affezionata, la madre di Gilbert e Dietfried, sta morendo e vorrebbe dettare a lei quelle che, ipotizzo, siano le sue ultime volontà, o comunque qualcosa che lei ritiene i suoi figli (entrambi! La Signora forse la sa lunga, oppure semplicemente non ha perso la speranza di rivedere il suo primogenito) dovrebbero sapere. Certo è che, da quel poco che ho potuto intuire di lui, Dietfried non sarà per niente contento di essere rimasto all’oscuro a proposito delle condizioni di sua madre.
Il soggiorno di Violet si preannuncia tutt’altro che tranquillo. Io però a questa ragazza sono già affezionata e spero che il futuro per lei sia un po’ meno cupo di come appare al momento.
Complimenti cara, è sempre un vero piacere tornare da te ^^
Un bacione e a presto :*

padme

Recensore Veterano
15/10/20, ore 22:05

Allora premetto che ho cominciato a leggere pur non conoscendo il fandom quindi non so quanto ci sia di originale nella storia e quanto no. Inoltre essendo una long non so quale sia il bon ton quindi ho letto i primi due capitoli.
Ciò che posso dire da ignorante totale è che mi è piaciuto tanto lo stile steam punk che avverto nell'aria, correggimi se sbaglio, ma dai dettagli mi è sembrato di vederlo. Mi sono affezionata subito alla protagonista, l'ho trovata dolce e malinconica, ma anche forte e determinata allo stesso tempo, ma la malinconia è stata la sensazione predominante, la sento quando parla, quando tace. Tutti le danno della ragazzina ma mi sembra di capire che abbia un certo vissuto, traumatico oltretutto. E questo Dietfried! Io adoro l'antipaticone che poi si innamora! (perché si innamora vero? Deve essere così) é proprio il mio tipo. I primi due capitoli mi invogliano sicuramente a saperne di più di tutta questa vicenda. Per quanto riguarda lo stile di scrittura mi è piaciuto molto, va via scorrevole e allo stesso tempo non mi sono mancate delle belle immagini, mi piace trovare delle piccole poesie e qui ci sono (il profumo del mare portato dal vento, l'odore di una persona quando ti abbraccia...). Strafalcioni neanche a pagarli e qui si vede l'esperienza! Bello complimenti, non posso che lavorare per cercare di arrivare a questo. L'unico dubbio che mi hai lasciato è: Violet è un automa o una persona?

Recensore Master
04/10/20, ore 17:54

Ciao Tea!
Come ti dicevo nella scorsa recensione, mi intriga molto questa storia, quindi eccomi qui. ^^ Ma iniziamo con la recensione. I rapporti in casa Bougainvillea sono decisamente complicati; tra progetti occulti e malattie tenute nascoste, si inserisce Violet e il suo rapporto con l’indimenticato Gilbert. In questo capitolo hai reso molto bene la complessità della vicenda in cui Violet è stata trascinata (o dovrei dire ritrascinata??) Dietfried, per esempio, è un personaggio enormemente complesso, che oscilla tra il desiderio di rinfacciare a Violet la morte del fratello (in cui nemmeno lui però crede: dovremmo dire che è disperso, seguendo il suo punto di vista, che si sia allontanato in maniera spontanea o coatta), e la necessità di farsi aiutare dalla stessa per ritrovarlo.

E come può avercela con lei se crede che Gilbert non sia morto? E la sua opinione sulla ragazza sta già cambiando, vedendo come lei ha coraggiosamente accettato l’incarico? Certo, quando le suggerisce di prendere dei fiori che sono l’ennesima richiesta di perdono è oggettivamente crudele, ma quando lei ha un mancamento la sorregge. Un comportamento difficilmente inquadrabile e che, giustamente, mette Violet sul chi vive.

Una Violet che ha dovuto raccogliere le forze, per entrare nella casa di Gilbert, che ama – ma era riamata allo stesso modo? Il dialogo con la madre dei due militari ci illumina sulle reali motivazioni per cui la bambola è lì: scrivere una lettera indirizzata ai due figli. Sa di ultimo desiderio e nella signora Bougainvillea spicca la dignità di questa richiesta, fatta a insaputa del figlio superstite che non sospetta la malattia. Ormai terminale, suppongo, l’anziana ritiene sia giusto compiere quest’ultima azione – scopriremo meglio il perché più avanti, ma posso ipotizzare – anzi, provo a ipotizzare – che tale desiderio derivi dalla volontà di andarsene lasciando tutto a posto e in ordine. Di sicuro, i suoi sentimenti verso Violet sono benigni e davvero non la incolpa più per quanto successo all’altro figlio. Curiosissima di sapere come procederà la storia, ti faccio i miei complimenti e ti auguro un sereno weekend (o meglio, quello scampolo di ore che ne restano).
Shilyss :)

Recensore Master
25/09/20, ore 22:56

Ciao! Colgo l'occasione dello scambio a catena per tornare su questa storia. 
La tua interpretazione del Capitano mi piace.
Nonostante abbia dei modi piuttosto bruschi – ai limiti del sadico, talvolta –, è impossibile non trovarlo affascinante; questo, soprattutto grazie a certi accostamenti che utilizzi nel descriverlo. Mentre, se non ricordo male, nello scorso capitolo lo hai paragonato al ferro di una nave da guerra, qui fai lo stesso col sentore di sale e polvere da sparo che si porta addosso: il tutto rende l'immagine di un uomo rigido il quale, però, ha in sé un qualcosa di vagamente selvaggio – come le onde del mare. 
Riguardo a Violet, mi sembra che tu la stia tratteggiando bene; ho apprezzato particolarmente questo passaggio "Ora che conosceva il significato della parola "Ti Amo", c'era una sola cosa che Violet voleva sapere dal Maggiore, e cioè cosa avesse invece significato per lui." , giacché lo trovo molto in linea sia con la personalità della protagonista, sia con il fulcro centrale dell'anime – ossia, il concetto di "amore". 
A proposito della frase che ho appena citato, mi pare che la consecutio temporum stoni un po'; personalmente, l'avrei costruita così "c'era una sola cosa che Violet avrebbe voluto sapere dal Maggiore, e cioè cosa avesse invece significato per lui". 
Tanto che ci sono, ti consiglio di correggere qualche errorino di battitura che ho notato qua e là: "fiori di capo", ad esempio, oppure "C'è l'aveva portata". Tranquilla, adesso smetto di fare la grammar-nazi XD 
Gli sviluppi a venire sembrano essere interessanti, tra le intenzioni dell'anziana madre morente e la convinzione di Dietfried sul fatto che il fratello sia ancora vivo; se si presenterà l'occasione, sarò ben lieta di proseguire la lettura! 
A presto, 
Irene 

 

Recensore Veterano
03/09/20, ore 10:25

Eccomi di nuovo qui per lo scambio!
Una sola domanda: la nostra Violet è una scrittrice di lettere: ma ciò non vuol dire che la signora Bouganvillea sia analfabeta vero? Farebbe molto tipo Totò ed i suoi clienti in "Miseria e Nobiltà" 😂😂😂😂 scusa il confronto ma per quanto mi stia piacendo la storia continuo a non conoscere il fandom!
Ammirevole anche il fatto che tu abbia evidenziato che Violet si era abituata alle privazioni della vita militare, e per questo alla vecchia sembri che lei mangi come un uccellino!
Complimenti!
Ma il dubbio che ha Violet è lo stesso che sorge anche a me: perché lei è lì?
Lo scopriremo?

Recensore Master
09/08/20, ore 13:45

Ciao!
Contenta di proseguire la lettura, questa storia mi sta piacendo molto, mi piace come muovi i personaggi, a cui sono davvero affezionata.
Scrivi benissimo, leggendo mi sembrava quasi di avere tra le mani uno di quei libri alla Jane Austin che io amo tanto.
Da questo capitolo si denota che vuoi affrontare tematiche sentimentali molto forti, penso che stai tratteggiando i sentimenti di tutti i personaggi in modo ottimale e coinvolgente.
Nel complesso sto amando la lettura, mi chiedo come proseguirà a questo punto e come evolverà il rapporto di Violet e Dietfried.
Ci vediamo :)
Anna

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