Recensioni per
Di Ghiaccio e d'acciaio
di VanessaSpark
Innanzitutto ancora complimenti per le tue descrizioni così accurate sia di paesaggi che di ambienti. Devo ammettere che in questo capitolo ho provato una leggerissima solidarietà per Baelish, nelle sgrinfie della povera pazzoide Lysa...ma in fondo sappiamo che tutto è stato da lui calcolato e voluto, quindi alla fin fine presumo che le mattane della promessa sposa possano finire sotto la dicitura di "rischi del mestiere". La povera Sansa è caduta dalla padella alla brace per certi aspetti: non solo non viene accolta con il minimo segno di affetto da parte della zia (certo, lei scusa la cosa pensando che voglia mantenere la copertura anche davanti ai servitori, giustamente...ma noi lettori sappiamo perfettamente che così non è, non del tutto almeno, perchè sappiamo bene che a Lysa della nipote non importa un accidenti. Altrimenti avrebbe potuto mostrasi affettuosa anche come matrigna, no?) ma appena arrivata, dopo un viaggio del genere viene pure costretta a fare tardi a una festa di matrimonio dove oltretutto viene pure completamente ignorata (forse è un bene, comunque) e a sopportare le strxxxxate di Lysa e del cugino. Ho visto poco di questa parte nella serie tv ma ricordo un bambino particolarment antipatico, seppure non per colpa sua ma della madre che lo straviziava. Finalmente la festa finisce, Sansa può ritirarsi a riposare nella propria stanza...tutto bene? Naturalmente no, perchè si deve sorbire pure gli effetti sonori della "passione" della zia. e qui mi sono chiesta: visto che il castello non sarà stato piccolissimo, le due stanze erano vicine? Perchè sennò verrebbe da dire: ma chi altro li ha sentiti?! XD Devo poi ammettere che quando ho letto "basta" e "per carità" dopo gli apprezzamenti di Lysa di primo acchito non avevo capito che fossero pensieri di Sansa e ho pensato che fosse il "povero" Petyr! XD solo a me possono capitare certe cose.... |
Buongiorno Vanessa, che dire di questo capitolo se non che è notevole, una perfetta prosecuzione di quanto letto in quello precedente. |
Pazza del mio cuore. Fammelo dire: ho amato tutto. Fammi dire un’altra cosa: TANANANA! È arrivata Arya! |
Ciao Vanessa Spark! Ma che bel capitolo che ci hai donato! La tua storia l'ho già aggiunta tra le preferite. Ma una curiosità, la ragazza con il cosplay di Sansa sei davvero tu?? Cioè se sì complimentoni, sei la sosia di Angelina Jolie, e penso che tu sarai fiera di essere uguale ad una donna bellissima come lei! Dopo averti detto che sei una gran figa oltre che una scrittrice davvero in gamba passo alla storia. Molto simile all'incontro avvenuto nei libri, adoro sempre di più l'educazione di Sansa. Poi un'altra cosa, nella storia originale Lady Lysa sa davvero che sotto il finto nome di Aleyne Stone si nasconde Sansa Stark. Lo saprà anche qui e finge di non saperlo o ne è completamente ignara?? Un bacio e a presto! Dragonlips |
Capitolo bellissimo! |
Ciao ciccia mia! |
Ciao, eccomi di nuovo a proseguire la tua splendida storia e... non ricordo se questa scena è così intensa anche nel libro, ma ti dico subito che mi hai conquistata davvero con Cersei! Pensa che di solito la trovo antipatica, ovviamente non è un personaggio positivo, ma non è per quello, è per il fatto di non avere scrupoli per niente e nessuno... Però in questo capitolo tu mostri due caratteristiche importanti che spiegano il suo comportamento in tanti frangenti: Cersei è nata donna e avrebbe voluto non esserlo, si ritrova schiacciata in un mondo e in un ruolo che non le appartiene, costretta a sposarsi con uomini che non ama, a essere una pedina di scambio, sottovalutata dal padre (quando ritengo che Cersei, di tutta la sua famiglia, sarebbe stata la più adatta al comando). Ovviamente non è gentile e dolce con Sansa, mantiene sempre il suo ruolo di Regina e di Lannister, ma le spiega come stanno le cose, come dovrà comportarsi, cosa dovrà fare per essere accettata dai nobili e dal popolo. In sostanza, le dice cosa ha dovuto fare lei e questo è molto importante perché per la prima volta Cersei apre veramente il suo cuore a Sansa, anche se lo fa parlando in generale (ma Sansa capisce che sta parlando di lei). La seconda caratteristica che giustifica (almeno per me) tante malvagità di Cersei è l'amore per i suoi figli. Lei secondo me non immagina neanche quanto Joffrey sia del tutto folle e crudele, pensa solo che sia "difficile" e che Sansa dovrà compiacerlo per non farlo arrabbiare (anche se noi sappiamo che non è così). E anche lei, come Shae, dà un importante consiglio alla ragazza: non amare nessuno, altrimenti diventi fragile e vulnerabile. E questo è ciò che ha fatto Cersei e che spiega perché sia divenuta tanto fredda e spietata. L'unica eccezione è l'amore per i figli, per loro Cersei è disposta a tutto, anche a perdere se stessa. |
Eccomi, di nuovo. Sono il tuo incubo. Parto dicendo che l’aestethic dello scorso capitolo è bellissimo e pure il buon Sandor lo è, chi lo avrebbe mai detto. Sei arrivata a scombinare ogni mio pensiero su GOT, a farmi rivalutare personaggi, situazioni ed intrecci. E lo hai fatto nel tuo particolarissimo modo, che ad ogni capitolo mi stupisce sempre di più. Ma tant’è. I POV di Sandor e Sansa adesso stridono come non mai: da una parte c’è una normalità quieta, una routine calma, un paese dalle strade fangose come fangosa sembra essere diventata la sua vita. Normalità e noia sono due facce della stessa medaglia, bisogna accettare la seconda per vivere la prima, sennò sembrerà tutto un gran pantano. E se a lui piace il suo nuovo giaciglio caldo, il cibo abbastanza buono, la pancia piena di vino, il resto è quasi sconfortate: si è incagliato in quella locanda che ha bisogno di cure, in mezzo alle chiacchiere infinite del garzone e dei sorrisi sempre pronti di Lydia. Quei sorrisi che quasi lo fanno sentire in colpa per i suoi modi bruschi, per il suo corpo che scansa i suoi baci. Ad Approdo del Re, invece, la vita di Sansa sembra un subbuglio infinito: forse lei vorrebbe fare cambio. Vorrebbe essere in quella locanda cenciosa, barattare quell’abito splendido confezionato per lei. Forse invidierebbe la vita di Lydia, il suo avere accanto Sandor tutto il giorno, il suo osservarlo di nascosto, una vita scandita da noia ma pure da facilità, da libertà. Lei invece è in trappola, una prigioniera non di nome ma sicuramente di fatto. Se Sandor è quieto, lei è l’opposto: deve stordirsi, per riuscire a sopravvivere. Ma anche quando il sonno la inghiotte, la sua mente le restituisce ciò che c’è di vero: la sua vita è un incubo. Anche da sveglia. Tutti e due si ritrovano a pensarsi, a far scivolare la mente più o meno consapevolmente uno all’altro, uno nella veglia, l’altra nei sogni, a chiedersi se sbagliano ad essere dove sono, se uno ha sbagliato a lasciarla e una a lasciarlo andare via, senza di lei. Forse la soluzione sarebbe essere insieme, perché lei dentro quel mantello si perde e con lui a fianco, spariscono i Lannister e i loro occhi vuoti, le imposizioni che le aggrovigliano lo stomaco. E a lui non basta il caldo, i sorrisi, il cibo e una donna che sa che lo vorrebbe: fa troppe domande, le ricorda lei, le ricorda che l’Uccellino non c’è. Può far male un Uccellino? Evidentemente sì. Soffrono entrambi in modi speculari e diversi, mangiati dai rimpianti. Ma se Sandor è forgiato dalla vita, Sansa si sta forgiando e tutto ciò che la sta avvincendo la stritola, la lascia senza respiro. Sa che non può amare Jaime Lannister: perché è un uomo troppo più grande di lei, perché è lo Sterminatore di Re, perché è in guerra con suo fratello e perché è un fratello a sua volta. Un fratello amato, amato in modo viscerale e malsano. Ed è lei che teme: lei che è la sua paura e la sua speranza. Lei che è inarrivabile regina, è punto di arrivo e punto di fine, è aspirazione e disgusto. La regina ama suo fratello: la bellissima, forte, fiera e indomabile regina che lei stessa vorrebbe essere un giorno. Perché lei dovrà sposare Jaime ma la regina non sposerà Loras Tyrell. La immagina dare ordini alle guardie di uccidere chiunque voglia avvicinarsi e questa sua vittoria, anche solo immaginaria e potenziale, la fa sentire più forte, la fa sentire di poter sgusciare dai dettami e dalle decisioni degli uomini. Se Cercei può farcela, un giorno potrà farcela anche lei. Ma Cercei non è più lucida perché l’uomo che ama le è stato portato via, proprio da lei. E la odia, la odia ma non la uccide, la odia ma ritrova in lei la bellezza con quella corona in testa, la corona delle donne Lannister. Sansa sarà bellissima andando lungo la navata e sposando Jaime. Lei dovrà stare a guardare. Per questo la odia. Ma ucciderla le ridarà Jaime? Può qualcuno ridarglielo? Forse la salva per questo, forse perché riconosce in lei una colpa che non ha, forse perché la riconosce vittima di meccanismi che molti anni prima hanno intrappolato anche lei, forse riconoscere il suo sincero dispiacere. La odia? Forse odia soltanto la sua stessa, triste, sorte. Questo è ciò che le rende diverse e allo stesso tempo identiche: belle, infelici, piegate ma non spezzate. |
Rossa del mio cuor, visto che oggi è la giornata dedicata non potevo anche io non tornare qua e lasciarti il pensiero. Molte cose te le ho già accennate, perché sono andata un po’ più avanti a leggere, ma sai che ho bisogno dei miei tempi per dire tutto quello che vorrei e che sento. In primis, credo che Sansa sia uno dei personaggi con cui è più doloroso interfacciarsi in tante delle storie che ho letto nella mia vita, non solo qua su Efp. Non ho letto i libri di Martin, non posso fare un paragone e, sinceramente, nemmeno mi interessa. Perché per quanto questa sia una fanfiction e tu abbia attinto ai suoi personaggi, questa per me è la tua storia e questa è la tua Sansa. Si vede il modo in cui la ami, la culli, la “svisceri” ma non le risparmi nulla, non risparmi niente del tanto male che ha passato, della sua innocenza che – dopo tutto – continua a scontrarsi con i muri delle illusioni. Perché se è facile dirsi di non illudersi più, di non sperare, quando il mondo intorno è così nero da inghiottirti, sperare è l’unica cosa da fare. Gliel’ha detto pure Tyrion: si può sperare e il ritorno di Jaime, quando il matrimonio con Tyrion è ormai alle porte, non può portarla a fare altro. I Lannister pagano sempre i loro debiti, Jaime a Catelyn deve la sua vita. Non può non pensare Sansa a rivedere sua madre, quella che ha liberato il più importante degli ostaggi per lei, per riaverla, per sapere sane e a casa le sue figlie. L’amore delle madri mi sorprende sempre in un modo meraviglioso. E questo arriva a stridere così tanto, invece, con Tywin, con un padre-padrone, a cui tutti i Lannister – la bellissima Cercei, lo Sterminatore di Re, l’astuto Folletto – devono soccombere, senza rimedio. Non ho iniziato questa recensione scrivendo una sequela di lettere a caso dettate dallo shock solo perché lo avevo già letto e avevo visto di questa scelta – coraggiosissima! – ed improvvisa che tu hai fatto di dirottare su Jaime il matrimonio di Sansa, con tutto quello che questo potrebbe comportare a livello di trama, soprattutto per ciò che Cercei potrebbe fare a lei. Il suo sgomento, la sua paura, sono tangibili, sono reali. I suoi pensieri sono vividi e tu li descrivi con una dovizia e una sincerità che ogni volta ti segnalo perché ogni volta mi sconcertano! Sei bravissima, te lo dico con il cuore e lo sai. C’è un acume, una ricerca di dettagli, una schiettezza di pensieri che è invidiabile – e io lo faccio, ti invidio. E ti applaudo. |
Buon giorno. |
Bellissimo capitolo. Pieno di dettagli evocativi. Complimenti. |
Mia cara Vanessa, devo ammettere che con questo capitolo ti sei superata nelle descrizioni ambientali e trovo che il tuo saper narrare per immagini sia veramente notevole. Forse questo è uno dei passaggi, dove le ambientazioni rubano la scena agli stessi personaggi, ma che servono a farci comprendere e a farci, forse, capire le azioni che verranno svolte in quei luoghi che, con tanta passione, ci hai descritto, poiché ho la sensazione che tanta accuratezza abbia il compito di rendere più appetibile tutto ciò che avverrà. |
Finalmente sono riuscita a recuperare il capitolo! |
Eccomi eccomi. |
Che dire.....avrei divorato altri 3 capitoli basati sulla descrizione di questi paesaggi da favola! Ho infatti riletto alcuni passaggi un paio di volte per inoltrarmi virtualmente nella valle con maggior trasporto, non volendo tralasciare alcun dettaglio...quindi grazie, grazie per avermi permesso di partecipare al viaggio, é come se fossi stata lì. |