Recensioni per
Rosa di lava
di EleonoraParker
Attraversare i confini della "porta dell'anima"senza cedere la stessa, tentare di vestirsi di forza per non indossare le proprie fragilità. Questo si percepisce dal tuo racconto, dove il loro mondo interiore è ben sviscerato nei pensieri di un Andrè consapevole della distruzione sua, come uomo e come amico, soprattutto. E dove la dicotomia di fondo che governa Oscar ancora una volta si esprime alternando rabbia ( meno devastante dell'indifferenza che lo ferisce e ci ferisce nell'anime, ma di cui forse aveva bisogno per non cedere un millimetro alle proprie fragilità) e disorientamento. Perchè la figura di Andrè è sempre stata un faro, di cui ora non distingue più la luce. |
Ciao EleonoraParker. Il titolo è davvero poetico, " rosa di lava. " Delicatezza e fuoco e dolore al tempo stesso. Scegli un momento dal quale partire molto complesso, riguardo quanto avvenga dopo quello strappo fisico e dell'anima. Ho letto con interesse l'introspezione che fai di André in questo frangente di grande sofferenza per lui e per Oscar. Suggestiva la frase " ti prego Oscar, dammi di nuovo quella lava. Bruciami, se necessario, ma parlami. Non sopporto il tuo silenzio. " Ben esprime le parole del titolo. Il bacio è stato inaspettato, ma hai espresso quel che sentivi di dire. Emozioni forti e antitetiche, spirito dilaniato. Bella la frase finale per chiudere questa storia malinconica: " fino a quel giorno, posso ancora vivere, Oscar. " Un caro saluto. |
Ciao Eleonor e benvenuta, mi sembra questa sia la prima volta che pubblichi in questa sezione. |
Gentile Eleonora, un altro brano dove si sente la passione che divora queste due anime. E’ interessante leggere cosa ci può essere stato in quell’interminabile notte dopo lo strappo della camicia ma metaforicamente anche uno strappo nei cuori di entrambi. Da sempre così vicini e ora condannati a una lontananza dovuta al rimorso di André per quello che ha fatto alla persona alla quale aveva consacrato la sua vita proteggendola sempre e comunque. Amandola in silenzio e patendo non potendo svelare il suo segreto. Ha tradito la sua fiducia con un atto incommentabile per qualsiasi persona, ma ancor più per un uomo come lui, che ha messo sempre Oscar avanti anche alla sua persona. Le parole distaccate che Oscar gli aveva rivolto avevano raggiunto la misura colma e tutto ciò che tanto gelosamente aveva trattenuto in cuor suo è tracimato, ma nella maniera peggiore. Ora restano le lacrime di tutti e due miste alla rabbia dei gesti. Lacrime che diventano lava incandescente sulla loro pelle che è rimasta ustionata da un contatto che non ci si aspettava di dover fronteggiare. Gli sguardi sono infuocati e dicono molto più delle loro stesse parole. Ora è il momento dell’odio, della rabbia che deve esplodere per non rimanere distrutti dentro. E André lascia che la rabbia di Oscar si manifesti contro di lui in tutta la sua potenza. Le permette di relegarlo muto al muro ad ascoltare il suo tormento e tutte le domande che da esso sono derivate. Poi accade qualcosa di inusitato almeno per la mente di André: Oscar si avvicina e lo bacia, forse per vendetta forse per una sua realizzazione personale, nel voler essere effettivamente la donna che lui ha detto di aver sempre visto in lei. Cosa significherà ora aver provato ognuno il sapore dell’altro? Sarà stato la distruzione totale del loro rapporto oppure un segno di presa di coscienza di sé? Ma Oscar è sempre e solo Oscar, davanti a qualcosa che non comprende nella sua totalità fugge, lasciando in sospeso la situazione, permettendole di decantare. Intanto Andrè ora più che mai sa di essere suo da sempre e per sempre e nulla potrà cambiare questo stato di cose. La sua bellissima rosa è stata toccata malamente e lei ha tirato fuori le spine che pungono e trafiggono, ma per André non c’è pena migliore che poter continuare a starle accanto per proteggerla fino a quando, lei per prima, prenderà contezza di se stessa e del suo essere donna in ogni sua fibra. Un sentimento di odio e amore che li attrae come due calamite che non possono rimanere lontane. Brano intenso narrato con la consueta padronanza di linguaggio che sempre ritrovo nei tuoi scritti e che riesce ogni volta a coinvolgermi nel profondo. Complimenti davvero. Spero di poterti rileggere quanto prima in un altro brano altrettanto ispirato che ha riempito un vuoto narrativo creando le giuste suggestioni e con degli accadimenti che avrebbero benissimo potuto effettivamente verificarsi. E’ sempre interessante vedere loro due immersi nel loro mondo che non lascia spazio a nient’altro che loro. A presto! |
Ciao Eleonora, ti faccio i complimenti per aver dato un seguito alla notte dello strappo, hai fatto un ottimo lavoro, visitando il mondo interiore di Andrè e le reazioni di Oscar. Non si può comandare il cuore. |
Sono esattamente così Oscar e Andrè, un vertice incontrollato di emozioni e sensazioni contrastanti. Si odiano mentre si amano disperatamente. Il loro amore non ha bisogno di essere dichiarato perché traspare in tutto, è nell'agonia delle parole non dette, nel tormento inconsolabile delle lacrime, nei pensieri condivisi nel silenzio, nella lava incandescente che segna i corpi. |