Io in realtà avrei una certa serie da continuare a leggere,lo so, ma tralasciando la mia lentezza mortale, era da un po’ che questa fic mi incuriosiva. Ovviamente rimane il fatto che io e Harry Potter non ci consideriamo particolarmente e che proprio per questo ricordo poco o niente di qualsiasi cosa, quindi spero mi perdonerai qualora dovessi dire castronate XD
Innanzitutto vorrei partire dalla cosa più facile: ovvero la scelta stilistica e strutturale della fanfic, il modo in cui inizi la flashfic dedicata a Charlie con una lettera che comincia e che lui non sa bene come portare avanti, in cui si arrampica tra i ricordi di quello che per lui (per loro) è stato il primo amore e del modo in cui Tonks lo guardava. Ed io lo so che è il prompt della citazione, ma dio mio se ho adorato il modo in cui l’hai svolto, perché è perfetto per l’ambientazione, è perfetto per una storia d’amore iniziata da ragazzi quando il per sempre sembra quasi un must dell’amore anche se sono così giovani che non hanno manco idea di quante cose sono destinate a cambiare. Ed è perfetto per come poi riprendi quel pezzo anche nella parte dedicata a Tonks, che mi ha riempito di una dolcezza che non puoi immaginare: cercare chi lo guardi come se fosse la magia più bella del mondo. Perché è così che si deve essere amati, perché forse è anche così che vi siete guardati voi due tra calderoni e topi trasformati in bicchieri. Perché è quello che merita.
Ma poi è anche la ripresa della lettera di Charlie da parte di Tonks, con lei che questa volta parte dalla fine, nel prenderlo in giro – ma forse anche rassicurarlo che dopotutto possono ancora essere amici –, quasi nel dichiarare a sua volta quella storia d’amore finita, perché ora c’è Remus e il suo matrimonio con lui. No sul serio, ho adorato questa tua scelta stilistica, ha dato qualcosa di più alla fic e ha soprattutto aggiunto un tocco in più nella caratterizzazione di Tonks, sottolineando ancora una volta quel suo lato eccentrico.
Ma a proposito di stile e di prosa! Aww, io purtroppo di tuo ho letto soltanto Il Teatrino, che ricordo essere di due anni fa e con uno stile che mi pare mi avevi già detto che era diverso dal tuo solito. E infatti leggerti in questa fic è stata una riscoperta che mi ha lasciata a bocca aperta, facendomi capire quanto tu sia brava nel riuscire a gestire stili diversi, adattandoli alle situazioni e ai personaggi. Già qualcuno te l’ha fatto notare, ma permettimi di fare da pappagallo concordando sul fatto che c’è la cosa più bella di questa storia è la spontaneità che traspare nel tuo modo di raccontare e raccontarli. Sei riuscita a far risaltare benissimo i due personaggi, attingendo al canon e facendolo tuo (e già sapevo che era una cosa che sapevi fare benissimo, ma quanto è bello continuare a vedertelo fare, a tirare fuori particolari e poi ricamarci sopra le tue storie), come le metafore di Charlie sull’amore giovane come un uovo di Dorsorugoso. Cioè, ma come ti è venuta in mente?!
E tra le due parti, per quanto quella di Tonks l’abbia trovata frizzante e dolce e così perfettamente da lei, credo che la mia preferita rimanga quella di Charlie proprio perché c’è una dolcezza amara nelle sue parole, che un po’ ancora brucia per com’è finita tra loro e tutta la parte in cui deve frenare la mano prima di ricordare a Tonks di farsi il doppio nodo ai lacci degli anfibi è quello che più di tutto ho amato, per il significato che a una raccomandazione così banale tu (e Charlie, of course!) sei riuscita a dare, per il modo in cui qualcosa di così semplice l’hai fatto diventare così profondo. Adoro come la tua fantasia riesca a dar vita a concetti così originali e così affascinanti.
Subito dopo questo momento, però, viene il pezzo in cui Tonks sorride a immaginare Charlie in preda ai pruriti, perché lei ha affatturato la sua lettera: non si rompe una relazione per lettera, doveva aspettarselo. Sono morta, è bellissima lei, è bellissima la tua fic, è bellissimo tutto! |