Cara Cin, eccomi qui, sveglia, un po' "per triste necessità" e un po' per l'insonnia, ormai mia fedele compagna. Non sarà una recensione lucida perchè il cervello dopo un po' si appanna ma voglio comunque lasciartela così, come viene, nel "cuore" della notte, perchè di notte....il cuore vince sempre!. Hai ragione, mancava quel tassello, quel pezzo...esattamente come in un puzzle che non riesci a completare e, manco a farlo apposta, “l’assente ingiustificato” è proprio quello al centro! Ma tu sei abile nel ricomporre mosaici, regalandomi quadri che apprezzo sempre.
Ho amato il ritmo dei dialoghi tra Sam e Dean, quel loro dolce, meritato riunirsi che viene subito "complicato" dalla "questione in sospeso” con Castiel. Ritrovo il sarcasmo, le battute di Dean che tanto mi mancano e la pacata saggezza di Sam che, come sempre, cerca soluzioni e si fa "mediatore". Perchè Sam riesce a far ragionare suo fratello anche in Paradiso che, per eccellenza, dovrebbe essere il luogo della pace, della serenità, della sana libertà di esprimere le proprie emozioni, per tutti... ma non per Dean! Lui resta sempre...lui! La sua impulsività, la sua difficoltà ad aprirsi, quel suo "tenersi tutto dentro" non gli consente di fare la cosa più semplice: cercare Cas, invocarlo, pregarlo, come faceva sulla Terra. No, Dean non può “arrivarci” da solo, ci vuole Sam a fargli da cartina di tornasole, Sam che interroga, ascolta, allevia la frustrazione e accoglie l’imbarazzo, Sam che riesce a prendere la sua "incazzatura" e a farne qualcosa di costruttivo, restituendogli la voglia di provarci. Sam che racchiudi bene in questa frase: “ Dean lo fissò e anche in quel momento, in quel luogo, ebbe conferma che Sam era l’unico che lo leggeva dentro ed era capace di fargli fare quello che voleva.” Perché Sam è l’unico capace di capirlo davvero, a volte fin più di se stesso. E Dean trova il coraggio di “recitare” quella che tutto sembra fuorché una preghiera, per il tono ironico, le parole “poco ortodosse” che usa anche in quella dimensione che dovrebbe portare a un linguaggio più “serafico”…ma stiamo comunque parlando di Dean! In ogni caso Sam, come sempre, ha ragione e quel tentativo maldestro di ritrovare l’amico, di chiarirsi finalmente con lui, dà l’esito sperato. Ed eccolo il pezzo mancante, ad incastrarsi a perfezione. E’ Cas che motiva, che spiega, che dà un senso ai dubbi di Dean. E si parla di amore. Di amore vero, puro, quell’amore che a me commuove perché va davvero oltre a ciò che comunemente intendiamo. E’ l’amore che non ha connotazione di genere, forma, confini…è l’impronta di Dio che ha donato un paio di ali ai suoi primi figli perché insegnassero a “volare”…agli uomini. E leggendo, ci ritroviamo forse smarriti come Dean “Non lo so, Cass. Non lo so in quanti modi possa amare un angelo. So a malapena in quanti modi può amare un uomo e io non sono nemmeno un grande esperto in materia.
Dean che si sente sempre in difetto, incapace di amare quando invece ha un amore smisurato per Sam, per la sua famiglia, per il mondo intero. Ma Castiel, ha imparato a conoscerlo, ha visto cosa c’è nel suo cuore e ha scelto di restargli accanto. Ha scelto lui al Paradiso, ha scelto di combattere al suo fianco una guerra che non era la sua ma che, a poco a poco lo è diventata. Perché gli Angeli dovrebbero stare accanto e proteggere gli uomini giusti e non intralciarne il già difficile cammino. Perché l’Amore di un angelo è qualcosa che va oltre l’umano sentire: “Un angelo non ama solo per ...amore. Che sia fisico o...romantico. Un angelo ama per fiducia, per riconoscenza, per devozione. Per il semplice appagamento di sentirsi felice nell’amare.” e quel chiarimento aiuta Dean a comprendere cosa intendesse Cas, in quella frase detta con il sorriso sulle labbra, prima di lasciarlo per sempre.
“Legame decisamente indissolubile” se vogliamo definire ciò che hanno creato quei due, attraverso le prove affrontate. Prove superate insieme ma anche perdendosi, scoprendosi distanti quando gli eventi li hanno allontanati. E’ stato difficile ritrovarsi, perdonarsi ammettendo i propri errori, ricominciando a camminare l’uno a fianco all’altro, come solo i veri amici sanno fare. Ognuno di noi avrebbe bisogno di “quel tipo di amore”, ognuno di noi si meriterebbe un angelo capace di guardarci come Cas guarda Dean…rispetto, fiducia, empatia, ammirazione…perché abbiamo a volte bisogno di specchi che non rimandino la “nostra” immagine, per come ci percepiamo ma ciò che di noi riusciamo a trasmettere all’altro. Scopriremmo forse di essere migliori di ciò che crediamo.
Infine, per terminare in “leggerezza”, mi fai ridere di gusto con quell’accenno a Kelly…che dire?! Il mio sogno segreto vedere una bella “foto familiare” sul caminetto, con tanto di Jack al centro! E le battute di Dean che mettono a disagio Castiel…strepitoso!
Ciao Cin, termino il mio delirio notturno, le dita sulla tastiera si fanno più lente e la sveglia tra meno di 4 ore suonerà. Mi hai tenuto compagnia, anche in questa notte più buia del solito dove, una volta di più, ho bisogno di credere che, gli Angeli sparsi per il mondo, capaci di amarci come Cas ama Dean…esistono davvero!
Un abbraccio grande! |