Recensioni per
Un per sempre non è mai per sempre
di Lina Lee
Valutazione per il contest "Che bella parola 'per sempre'" - Quinto posto Grammatica e stile: 14,4/15 (9,9/10 + 4,5/5) Non ho trovato particolari errori, brava! Ti segnalo solo che hai scritto male questo nome: Grayback -> Greyback. -0,1 Lo stile è molto semplice. Hai usato frasi lunghe che, ogni tanto, ho sentito un po’ pesanti, come in questo caso: “e io ti avevo creduto, avevo creduto alla tua sicurezza che sorreggeva sempre la mia insicurezza, alla tua forza che sorreggeva sempre la mia debolezza, al cane che fronteggiava sempre il licantropo senza timore alcuno.” Per quanto i concetti che vengono espressi siano interessanti, questa struttura ripetitiva è stata un po’ pesante da leggere per me. In un testo così corto ti consiglierei di usare frasi più brevi e incisive, che aiutino a mettere in risalto il concetto che vuoi trasmettere senza troppi giri di parole. Titolo: 2,7/3 Il titolo è piuttosto semplice, ma adeguato per questa storia, di cui ne riprende proprio la frase finale. Da come l’hai impostato però, mi aspettavo di sentire pronunciare a Sirius le parole “per sempre”, che invece risultano implicite nelle due frasi che pronuncia e per questo, secondo me, il titolo ne risente un po’. Trama e originalità: 9/10 La storia è incentrata sui pensieri di Remus e il suo dolore a seguito della morte di Sirius. Hai raccontato una piccola parte del passato dei due personaggi, prima da ragazzi a Hogwarts e poi da adulti a Grimmauld Place, e penso che avresti potuto concentrarti un po’ di più sul loro amore, dal momento che non è un elemento canonico. A parte questo, l’ho trovato un buon testo introspettivo. IC: 10/10 Hai fatto un buon lavoro con l’introspezione di Remus, mostrando le sue insicurezze e il suo dolore. La menzione a Tonks, inoltre, permette di vedere anche il fatto che Remus non si permette di essere felice e di andare avanti, aspetto del suo carattere che nel canon troviamo correlato alla licantropia e che proprio Sirius e i Malandrini gli avevano fatto mettere da parte. Anche Sirius, nonostante sia presente solo nella mente di Remus, trovo che sia descritto molto bene. È spavaldo, quando dice che niente li avrebbe separati è sincero: è troppo sicuro di sé per immaginare di poter morire o di non riuscire a proteggere le persone che ama. Attinenza al bando: 5/5 - Sviluppo del “per sempre”: 3/3 Hai centrato bene il tema del contest. Sirius ha promesso a Remus, fin da ragazzi, che nulla li avrebbe separati eppure non ha mantenuto la parola in ben due occasioni: ha detto che la guerra (la prima) non li avrebbe separati, ma al termine di quella Sirius è stato rinchiuso ad Azkaban per dodici anni, e poi che, sopravvissuti ai Dissenatori, non avrebbero più dovuto temere nulla e, di nuovo, è stato smentito. - Uso della limitazione: 1/1 Remus, post quinto libro. Hai ambientato la storia proprio nei mesi successivi alla morte di Sirius, che appunto coincide con la fine del quinto libro. - Uso del genere: 1/1 Angst. Hai parlato della reazione di Remus alla morte del suo amato, perciò il genere è centrato in pieno. Gradimento personale: 4/5 Nel complesso la storia mi è piaciuta. Non mi sarebbe dispiaciuto vedere qualcosa di più sul rapporto tra Sirius e Remus come coppia romantica, ma è comunque stata una lettura piacevole. Bonus: 1/1 Hai usato la coppia Sirius/Remus. Totale: 46,1/49 |
Ciao cara! |
Ma quanto sono devastanti questi pensieri? Quanto mi hanno fatto star male e sperare in una morte veloce di Remus soltanto per permettere a Sirius di mantenere la promessa del suo per sempre?? |
Eccomiii! E' da quando hai fatto il post l'altro giorno che voglio passare di qui **, e finalmente trovo il tempo di riuscire a lasciarti due righe **. Sigh, io adoro le wolfstar ma ne leggo pochissime perchè, bene o male, spesso vanno a esplorare esattamente questo momento che fosse per me dovrebbe essere eliminato dalla trama. La morte di Sirius è una delle più ingiuste a mio avviso e vedere il tremendo dolore di Remus fa stare male anche me. Ciò che si evince di più da questo testo è la delusione di chi resta e si sente tradito: tradito da promesse che non hanno più alcuna importanza, da un per sempre che ora è completamente vuoto. E lo capisco benissimo Remus, perchè io mi sentirei esattamente allo stesso modo, svuotata e senza più alcuna voglia di proseguire. Sentirsi abbandonati è fra le cose peggiori che si possano provare e tu sei riuscita a esprimerlo perfettamente in pochissimo spazio çç. |
Ciao, tassina del mio cuore ^^ |
Ciao! |