Recensioni per
L'eterno e il tempo
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/07/21, ore 16:23

E niente... ti confermi la mia autrice preferita di questo fandom... Altro non ho da dire. Brava. Sto aspettando con ansia l'aggiornamento di Pur. 

Recensore Junior
30/01/21, ore 19:41

Ciao Capo Rouge,  sembra quasi che si riprenda a recensire da dove si era finito perché, anche se questa è una one shot non “legata” al capitolo di Pur che avevo recensito solo pochi giorni fa, ritrovo, ora come allora, André alle prese con le sue mille sfumature di un bacio, ma mentre l’uno era stato “d’addio” questo è invece un bacio per restare intrappolato al presente nel “contatto” di un amore imperituro che sopravvive anche alla polvere da sparo di giorni che hanno fatto la Storia.
Il titolo ci mette già da subito con le spalle al muro di mattoni e  domande alle quali da sempre l’uomo cerca di dare risposte assolute nel tentativo, nonché speranza forse, di confutare la sua innegabile “finitezza”.
Qui, quella stessa finitezza, viene vissuta e descritta tramite un incubo forse (e l’incertezza è d’obbligo!) posto a raccontarci e a suggerirci che non è vera. 
Non ho certezza di nulla ma sono stata ultra felice di svegliarmi con  Oscar insieme a quella richiesta di un bacio che è, secondo me, desiderio di “eternità” e di godere ancora un po’ del bello della vita.
Meglio fermarsi però altrimenti cadrei nel melenso, ti rinnovo però stima  e complimenti.
Grazie mille. Clotilde.

Recensore Junior
28/01/21, ore 14:22

Cara Capo Rouge è ufficiale, mi vuoi morta! 😱
Prima André che parte per la guerra nell’altra storia e poi questo!!! André che muore a Parigi ancora in un’altra storia.
È stato straziante leggere di lui che “lascia” Oscar da sola e di lei che affronta il suo immane dolore e il proprio ultimo giorno di vita senza di lui.
Sappiamo che le cose (almeno nella tua Parigi) sono andate diversamente, che entrambi sopravvivono al fatidico momento, che in questo racconto diventa quindi un incubo bruttissimo, ma il tuo modo di raccontare la loro storia è tanto convincente da far “soffrire”, sai come tenerci sulle spine e farci sudare il tanto desiderato lieto fine che, quando finalmente arriva, diventa una celebrazione, una festa liberatoria 🎉!
È proprio questo che accade con quel bacio finale che ha avuto il potere di rallentare la corsa folle del mio cuore impazzito, incalzato da parole che, nella loro struggente bellezza, non avevano lasciato indifferente.
Perché parole come queste scalfirebbero anche il cuore più imperturbabile:
“Rammentò l’eterno istante…
Lo squarcio nel petto, il vuoto a frantumare ogni speranza…
Il nulla a invadere ciò che restava di sé.
Il silenzio…
Il viso bello…
Rammentò l’eterno dolore…
Che lei sarebbe voluta morire…
Che lei sarebbe voluta diventare aria e luce e lacrime per dissolversi assieme al suo abbraccio.
L’ultimo…”

Fantastico 🤩
Ciao, Gattinapelosa. 

Recensore Junior
27/01/21, ore 16:50

Buonasera Capo Rouge, un altro “frammento” o “what if” che spero non sia rivelatore di quanto accadrà in Paris, nel senso  che, a differenza di quello natalizio che mi aveva fatto ben sperare per il proseguo di Paris e per quello che potrebbe  accadere in If, questo invece mi fa quasi “disperare” per il futuro di Oscar e André, come se la vita che continua oltre il 14 Luglio e di cui avevamo avuto un assaggio, non fosse altro che un sogno sospeso tra realtà e incoscienza, che non fosse la realtà di una felicità dura giorni, mesi e anni ma quella che si consuma nel solo attimo di un giorno o i minuti di un sogno.
Mi devi scusare ma io non riesco ormai più a pensare alle tue storie come racconti a sé stanti ma concatenati gli uni agli altri, dove gli eventi si dispiegano e rivelano in una consequenzialità logica che scoprirò strada facendo continuando la lettura, 
È comunque meravigliosamente struggente questa Oscar che si ritrova sola ad affrontare la perdita del suo amore purtroppo consapevole che il tempo è scivolato via troppo in fretta e che non si può tornare indietro per ritrovare l'amore di André.
Un racconto che nella realtà del sogno assume lo stesso  sapore amaro del rimpianto espresso nei fotogrammi finali del “cartone”  al momento della morte d’Andre.
Questo frammento fa sanguinare il cuore anche perché ora so cosa accadrà agli splendidi “soldatini” di Paris, nessuno vive per sempre ma l'idea dell'inevitabilità della morte è sempre molesta... grazie però per quel bacio finale, dolce e che rafforza la speranza.
Straordinaria ed evocativa come pochi.

A presto, 
Lena

Recensore Veterano
27/01/21, ore 15:15

Allora, sono stata nuovamente catapultata nelle strade di Paris mentre la lotta infuria, mentre i corpi dei soldati cadano davanti ai suoi occhi. E Oscar non può fermare il tempo, congelare quel giorno che è durato poco, troppo poco. Quasi come un sogno che si dissolve al mattino, l'amore sembra finito con la fine del giorno.
Perdere lui, l'amore, la luce, la vita, perdersi ancora una volta, sospesi nel tempo, in un sogno, in una promessa di eternità.
Mille anni sono come un giorno, per chi ama davvero, e il tempo scompare, e anche se fosse stato solo un sogno, loro saranno sempre uniti.

Recensore Junior
27/01/21, ore 09:11

Un altro frammento che come tessera di un mosaico va a inserisci in quelle due bellissime storie che sono Paris e If.
Quel 14 luglio che hai descritto con tanta passione in Psris, ora è così carico di immenso dolore e di lacrime, mi hanno colpito quelle mani che ora sono vuote.
Le mani di Oscar che solo poche ore prima hanno amato André ora raccolgono le lacrime di una donna innamorata, non possono più stringere le mani del suo uomo non possono più fermare il tempo che scorre e che glielo ha portato via . Le mani che cercano il suo corpo per scoprire che André è ancora lì che sarà sempre lì nonostante il tempo che scorre.
Se l'eternità fosse il tempo che unisce gli amanti sarebbe molto bello.
Ortensia🌹

Recensore Veterano
26/01/21, ore 21:08

Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove - Cesare Pavese -

Chissà ad incontrarsi proprio in quel luogo sospeso e senza tempo che è colmo di loro e dove tutti gli istanti diventano continui e ricongiunti dagli animi di anime ancora socchiuse, aperte al sogno di vita e sprangate alla morte. Ed è essa che si fa piccola di contro allo spasmo di vita vissuto e poi riacciuffato, con stessa forza e stupore, anche nella paura e nell’estasi di un sogno, vivo, per non morire mai davvero nemmeno nell’intervallo che precede il risveglio.
Non so se il sogno è vita o se la vita è sogno ma si vive anche in esso, non so se l’Eternità esiste ma ti lascio alle icastiche parole non mie ma di una reclusa che aveva “vissuto” molto.

Come se il mare si dovesse aprire
mostrando un altro mare –
e quello – un altro – e i tre
non fossero che annuncio –
di epoche di mari –
non raggiunti da rive –
mari che sono rive di se stessi –
l’eternità – è così –

Alla prossima, 
Minaoscarandre 
 

Recensore Master
26/01/21, ore 13:45

Ciao Capo Rouge, sei tornata con un ulteriore frammento di una storia che ci è entrata nel sangue, quella di Paris e di tutti i componenti che l’hanno resa unica per umanità e che è sempre estremamente coinvolgente vedere continuare ad incrementarsi di momenti perduti nell’altrove. Avevo già letto questo brano, appunto in qualche posto dell’altrove, ma rileggendolo ho provato lo stesso groppo in gola, la medesima commozione della prima volta, per la quantità di sensazioni che riesce a dare.
E poi che dire di questa tua Oscar, persa fra sogno e realtà, che rincorre un frammento di tempo, nel quale è conglobato il suo cuore, perché insieme a quello del suo André, amato in una notte d’estate, assaporato solo una volta ma rimasto indelebile nella memoria oltre che nell’animo. Il tempo che si trasforma da istante vissuto con passione a eternità nella sua espressione più ampia, dove nessun confine di tempo e spazio potrà tenere separate due anime destinate a confondersi l’una nell’altro. Assistiamo al suo ripercorrere gli avvenimenti che l’hanno coinvolta, insieme all’elenco dei suoi uomini, proprio tutti, dal primo all’ultimo. Vediamo la devastazione del suo cuore con la morte del suo amato. Ma ci risolleviammo lo spirito pensando che fosse stata preda di un incubo e il suo amore è lì vicino a lei pronto a stringerla nuovamente fra le sue braccia e a sussurrarle di non avere paura poiché sono insieme, come sempre è stato e sempre sarà.
Tutto diventa eterno, anche l’invisibile, anche il tempo che non si è vissuto e anche i ricordi che non hanno avuto ancora la possibilità di attecchire nella mente. Il Tempo, un mistero difficile da svelare, ma che continua ad affascinare la mente dell’uomo, con il suo cadenzare gli istanti di vita, facendoci dare uno sguardo al passato vissuto in previsione di ciò che stiamo vivendo e per preparare il terreno per quello che ancora dovrà accadere.
Grazie per questi istanti di pura poesia e passione che ci doni mediante le tue parole. Un caro saluto.

Recensore Master
26/01/21, ore 12:30

Paris è indimenticabile e vedo anche per te, aggiungi picci fotogrammi alla loro storia.
Attraverso il sogno ci racconti il 14 luglio come la storia originale . Il tempo che corre veloce come la battaglia. Il tempo che si porta via piano piano tutti i tuoi uomini e Oscar che corre e che trema e poi il devastante epilogo, il dolore più grande, lo smarrimento, la paura ed ecco la lieta sorpresa un incubo. Lui è lì accanto, solida rocccia pronto ad accogliere le paure e i tormenti e a sussurrare l'Amore che non ha mai confini e quindi eterno.

Recensore Junior
25/01/21, ore 23:23

«Ille hic est Raphael timuit quo sospite vinci, rerum magna parens et moriente mori»

(Qui giace quel famoso Raffaello, dal quale, lui vivendo, la natura temette d'essere vinta e ora che egli non è più, teme di morire)

Epitaffio sulla tomba di Raffaello, Roma- Pietro Bembo autore.

Comandante,

per voi, che credete nelle arti figurative, e anche nel valore della memoria: omerico, l’elenco dei soldati caduti durante il 14 luglio, e miglior aedo per loro non ci fu, in questa Paris sempre oscura e piena di fumo, e così luminosa; perché ogni uomo che si sacrifica per la patria, o per un ideale, merita almeno un rigo che lo eterni.

Il Tempo è una delle mie ossessioni. Penso sempre che sia un’illusione umana: la natura rifiorisce sempre bella e sempre uguale stagione dopo stagione, perché non dovrebbe esser così per gli uomini? Forse non è vero che il tempo procede solo in avanti, forse passa, ma non troppo. È il nome che diamo a quello che non riusciamo a spiegare.

Mi piace pensare che il tuo racconto sia a lieto fine, madamigella.

L’eterno non c’è, non è visibile…
L’eterno è tempo non vissuto.
L’eterno è tempo inesistente

ma chi può dirlo davvero, in fondo? La vita talvolta può esser degna d’esser vissuta per un attimo solo, per un momento che è quello.
Nell’avventura onirica che è il tuo scritto, io non vedo i ragazzi al tramonto, ma all’alba di un mondo nuovo, in cui non ci sia più bisogno di eroi silenziosi, ma soltanto di sentimenti positivi, e intensi.

Qualcuno ha detto che la vita è solo un sogno dentro un sogno – lasciami libero di non vedere l’una che precipita nell’altro, e col ricordo di quel bacio in chiusa, che sia eterno come l’istante.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral
(Recensione modificata il 25/01/2021 - 11:45 pm)

Recensore Master
25/01/21, ore 22:00

Qusto tuo meraviglioso scritto  mi ha fatto riflettere sulla parola eternità...Oscar ha solamente sognato o  sono lei ,André e il loro grande amore ad essere eterni anche dopo la morte?
Sempre con tanta ammirazione da parte mia, è  veramente un piacere leggerti!
Grazie ! lupin3 🌹🌹

Recensore Master
25/01/21, ore 15:51

Il loro rincontro nell'eternità, immagino. Oppure il dolore troppo forte di Oscar che le annebbia la mente.