Ciao JellybeanJones 😊
Prima di parlare dello sviluppo della storia, a costo di risultare ripetitivo, devo necessariamente farti tanti, tanti, tanti complimenti per il modo in cui riesci a descrivere certe cose, perché se immergendomi nella lettura è parso anche a me di vedere il succo di mela colare sulle labbra sporche di fuliggine del bambino, di avvertire la mole quasi schiacciante del lampadario di vetro del ristorante e di sentire sul palato il sapore dell'aragosta, beh, di sicuro non sarà un caso. In questo (dico davvero) sei una delle più brave scrittrici di cui ho letto su questo sito.
Venendo al capitolo, sono sempre più convinto che Massimo non vada sottovalutato perché pur essendo un 'sempliciotto', o comunque una persona impulsiva e poco accorta, ogni tanto fa queste domande a bruciapelo che, se ottengono risposte ambigue, rischiano di scatenarne la collera, e suppongo che non sia piacevole da fronteggiare in quei momenti.
Mi piace anche il fatto dell'aver visto nel giro di qualche riga due lati diametralmente opposti di Maria: da donna di classe disinvolta, sicura di sé fino al punto di indossare i pantaloni, a donna inerme, sopraffatta da affari ancora più grandi di lei, la cui ansia la porta persino a vomitare con frequenza. È un percorso duro, quello che ha intrapreso, e sarà interessante coglierne tutte le sfaccettature.
Alla prossima! 😉 |