Recensioni per
L'amore è muto
di FrenzIsInfected
Ho trovato questa storia, nella sua brevità, molto coinvolgente e profonda, molto realistica nel suo essere cruda. Il testo inoltre è molto ben scritto e il lessico è impeccabile. |
Ciao FrenzIsInfected, |
Ciao! Avevo letto la tua flash quando ne avevi pubblicato il link sul forum e finalmente riesco a lasciarti un paio di righe. Innanzitutto, ti ammiro per la scelta del genere: data la limitatezza di parole, credo sia necessaria una non trascurabile abilità e una capacità di sintesi non indifferente. Proprio perché sei riuscito a condensare così tanto in così poco spazio, mi complimento con te. Hai racchiuso innumerevoli vite, qui dentro, servendoti di tre nomi dietro i quali, personalmente, ne ho rivisti migliaia di altri– altri nomi, volti e esistenze. Dietro Tamara e la sua commovente gratitudine, ho scorto tutte le vittime di un conflitto atroce, le vittime di tutti i conflitti della storia (che magari, come Tamara, hanno nutrito speranza fino alla fine); tramite Nicola, hai dato voce a chi non si arrende, a chi, nel suo piccolo, coltiva la propria umanità e la difende – dall'oppressione, dalle brutture, dalla rassegnazione e l'apatia. Anche Giacomo, che compare così poco, è un 'altra voce dietro la quale ne riecheggiano infinite altre (tutti quelli che hanno fatto la differenza e, senza i quali, probabilmente, il mondo in cui viviamo sarebbe stato tremendamente diverso). E poi, ovviamente, hai dato voce alla malvagità, alla disumanità, che è l'altra faccia della medaglia, l'estremo opposto di quella umanità – immensa, fragile, insopprimibile – espressa da Nicola, Tamara e Giacomo. E, lo so, sto divagando; la sintesi potrebbe essere: hai espresso tanto, hai creato un affresco incredibilmente ricco, con così poche "pennellate". Sei stato bravo. Anche il titolo mi è piaciuto tanto: è muto, quell' amore che non ha potuto viversi, non del tutto, un amore che non ha avuto tempo ed è stato bruscamente, definitivamente zittito. È muto e così pieno di dignità Nicola, che muore in silenzio, ma saturo d'amore e, appunto, colmo di quell'umanità di cui i suoi carnefici sono ormai privi. Ma questo amore muto, l'amore tra Tamara e Nicola, è anche un amore che supera le parole, che riesce a farne a meno, perché è così autentico, profondo, che vale la pena morirne; vale la pena serbarlo nel cuore, dietro le palpebre e le labbra chiuse, e aggrapparcisi fino alla fine. È un ottimo finale, quello che si chiude sull'ultima immagine di Tamara, su un amore che sa di rimpianto, ma che è tanto reale da dominare gli istanti finali di una vita, da gettare luce sulla paura. Che dire, sono proprio contenta di partecipare a questo contest e di aver avuto modo di imbattermi nelle vostre storie. In bocca al lupo, alla prossima :) |
Ciao Frenz. Davvero una storia molto intensa e molto realistica, perché la delazione era un fatto in tempo di guerra, e perché episodi del genere, all'epoca, erano praticamente all'ordine del giorno. Non so se per questa narrazione in particolare ti sei ispirato a un fatto realmente accaduto, ma la vicenda che racconti è così emblematica nella sua semplicità e tragicità al punto da diventare corale: come un "estratto" di quel tempo, capace di raccontare, da solo, un'epoca intera. Poche frasi che arrivano diritte al cuore, capaci di raccontare un mondo intero di impressioni, sensazioni, sentimenti. |
Caro Frenz, |