E ' primaversa,svegliatevi bambine alle 'ascine fa il ruba cuor.Il resto di quegli anni lontanissimi.Potevi allungarla questa piccola cosa.Ma chi si contenta gode.Un saluto.
Pasta 28/3/21

Bella, una specie di haiku all'italiana.
Una rivisitazione di "È primavera / svegliatevi bambine" rivolta a se stessi.

Non c'è amore senza morte.
Il continuo innalzarsi e abbassarsi degli innamorati, come le maree.

Dipendenza, consapevolmente malata ("stralunato").
Un presente, il fumetto in mano che non sa fare a meno del futuro, il nuovo albo.

Bella, arricchita di musicalità sparsa, è quello che deve fare una poesia.
Immaginare cieli alternativi.
E questa mania di far risplendere: un raggio d'oro per se stessi, un'ambizione poetica per le stelle.
Indubbiamente originale volersi costruire il proprio cielo stellato.

Alternarsi di eccitazioni e depressioni.
Tristi spettacoli di fragilità umane. Perchè un palloncino basta uno spillo per farlo scoppiare. Perchè uno zero è niente.
"Vaneggiare" di un'anima senza fissa dimora.

Mi piace immaginarli di un cane, quegli occhi, lucidi e di infinita espressività.
Lucidi, sdruccioli come stupidi.
Fascino di poche e semplici parole.