Recensioni per
Nemmeno il vestito
di epices
Ciao Epices, e piacere di conoscerti. Ho scelto questa storia per incominciare, ed è stato il disvelamento di un gioiello. C'è tanta realtà e tanta poesia in questo breve scritto, tanta attualità perché si parla delle morti dei nostri giorni, di questi ultimi tempi così feroci che ci hanno portato via i nostri anziani, in maniera asettica e in massa. Gli abbiamo visti sparire da un giorno all'altro dalle nostre case, senza neppure la possibilità di un saluto. Chi è stato fortunato ha potuto sfiorare loro la mano da dietro una barriera fatta di coperture, visiere, innumerevoli filtri da attraversare. Abbiamo perso così tanto della nostra memoria, quella memoria di un tempo che tu sapientemente descrivi - il tempo di un'altra guerra e di altri sapori, un tempo che fluiva con la calma solenne del Grande Fiume e lo scorrere delle stagioni con i suoi colori e i lavori campagnoli. Quando ancora si nasceva in casa, quando del maiale non si buttava via niente, quando gli odori familiari erano diversi da quelli a cui siamo abituati ora - i salumi si producevano in cascina, e di nuovo ci volevano tempo e pazienza. E di nuovo sapienza, quella che nonna Gabry ha saputo donare a piene mani alle generazioni successive, attraversando i riti di ogni anno e di ogni vita - feste di Natali, compleanno, altre nascite, morti dolorose e poi di nuovo nuove vite che sbocciano. |
Epices ❤ |
....mi hai uccisa. Commossa sino alle lacrime e oltre. Grazie. |
Ciao epices. Uno scritto fra passato e presente, dove mi sono ben immersa nell'atmosfera da te creata leggendo gli eventi da te descritti. Mi è piaciuta quest'espressione: "abituati al niente e con la voglia di tutto." Emblematiche le parole:"hai mancato per un soffio un altro venticinque aprile ma forse, per te, è stata una liberazione ugualmente", forse la liberazione di un'anima che sarà eterna nella memoria dei suoi cari. Ho riflettuto riguardo la differenza fra le due guerre che ha combattuto questa donna straordinaria, una invisibile dove regna la distanza dagli altri, contrapposta all'altra visibile intrisa di calore umano nel terrore di quanto vissuto. Ho provato molta commozione e sono lieta abbia condiviso il tuo sentire. Un caro saluto. |
Carissima Epices, non posso che associarmi a chi mi ha preceduto nel porgerti le mie più sentite condoglianze per la perdita che ti ha colpita. Non ci sono parole abbastanza giuste, abbastanza bastevoli, abbastanza…. per comprendere come una persona possa sentirsi in questi momenti. |
Hai descritto gli eventi così bene, che me li hai fatti vivere, mi è venuta anche nostalgia di un mondo che non ho vissuto, ma che ho, come te, conosciuto attraverso i racconti che non ti stancavi mai di ascoltare. Sarà sicuramente felice tua nonna Gabry di ricongiungersi ai suoi cari, persi prematuramente. Probabilmente avrà già recuperato la bellezza e il fascino di un tempo. Di questo devi essere contenta, cara amica, tua nonna ha vissuto una vita difficile ma gratificante ed ora è serena accanto alle persone che ama, e tutti insieme, vegliano su di te. |
Dritto al cuore! Sono riuscita a vederla, la Gabry, sai? Lei che poteva rivaleggiare con Marilyn e col marito più bello. Lei che ha vissuto una vera guerra dalla quale è uscita più forte. Non so se anche noi ne usciremo più forti da questa, ma il suo esempio ci deve far riflettere. La tua carezza l'ha portata nell'altrove, da dove veglia su di te. Buon primo maggio. |
Buongiorno, |
Cara Epices, |