Ciao carissima ^^
Innanzitutto, grazie per la dedica: è sempre un piacere leggere le tue storie, e sapere che questa è anche un regalo per me è valore aggiunto.
È triste sentirsi "costretti" a mettere dei disclaimer anche a un racconto che non è né più né meno che una ricostruzione storica, peraltro fatta benissimo. Tra l'altro, qui sono i danesi a fare la bastardata, e i "carcerieri" tedeschi a prendersi cura dell'inglese ferito, in ottemperanza alle regole di condotta bellica, e ciò che risalta è l'umanità nel suo senso più ampio (dalle sfumature più grette e meschine dei civili, passando per l'innocenza di Caddon, l'amicizia con Larry e la professionalità dei medici).
Ma a parte questo, ho adorato i piccoli particolari che hai disseminato qua e là (I CANI! I CANI! Mi è piaciuto tantissimo quando ti sei soffermata a descriverli: potrà sembrare una scena irrilevante per la trama, ma sono quelle cose che a mio parere contribuiscono a "colorire" una storia, come un'impronta personale che le dona una marcia in più) e le riflessioni di Caddon sul volo: le figure degli aviatori mi hanno sempre affascinato, proprio per quell'idea di libertà e tensione verso l'infinito che inevitabilmente viene associata al volo.
Le sue condizioni purtroppo non sono le migliori, e pensare che sia stato ridotto così per difendere il suo amico (così come la premura e l'apprensione che Larry a sua volta gli riserva) mi fa stringere il cuore. Anche questa è una delle piccole cose che contribuiscono a dare valore e significato a una storia.
Ancora grazie, non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli ^^ |