Recensioni per
La forma intrinseca della storia
di Nuel

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
01/06/21, ore 15:34
Cap. 1:

Ciao ho letto il messaggio che mi hai lasciato e meno male perchè io cercavo tra le storie sugli Avengers e non in quelle su Captain America. Quindi scusa il ritardo ma ci sono.
Premetto  che anche per me è un problema scrivere una flash, difficile riuscire a condensare tutto ciò che si vuole dire in 500 parole ma devo dire che tu ci sei riuscita pienamente. Non mi aspettavo l'introduzione della dottoressa Raynor, mi piace rivederla interagire con Bucky (nella serie le loro interazioni sono state tra i miei pezzi preferiti), tutta la scena è molto realistica e i due molto IC. Mi piace anche tanto che tu abbia usato la scena tra Zemo e Bucky in cui lui lo tocca sul viso quasi a sbeffeggiarlo che è una delle mie preferite.Bucky ne è rimasto colpito tanto da chiedere un incontro alla psicoterapeuta e ne riceve rassicurazioni sul fatto che non ci sia niente di male in tutto ciò, ma si sa lui su queste cose un po' di menate se le fa *__*  Non vedo l'ora di passare al prossimo cap.

Recensore Master
30/05/21, ore 19:42
Cap. 1:

Cara Nuel!

Non vedevo proprio l’ora di recuperare questo tuo progetto e spero di riuscire a rimettermi in pari in termini di giorni (anche perché ho una saga che mi aspetta ancora). Il semplice gesto di Zeemo che sfiora il mento con aria di scherno ha il potere di scombussolare Bucky, tanto da farlo recare in visita alla dottoressa senza che lei se lo aspetti. Mi piace che, alla specialista, dica che si tratta di una persona, insistendo su questo e cercando di omettere il dettaglio del nome o, come sottolinei anche tu, il pronome, che già collocherebbe Zeemo tra gli uomini. Burnes vuole mettere le distanze e negare che quel semplice gesto lo ha mandato in paranoia, forse per negare a se stesso che prova turbamento per il gesto di un altro uomo, forse per negare che sia un turbamento provocato da un personaggio controverso come Zeemo.

Gesto che è qualcosa di diverso rispetto a quello, assolutamente fraterno e differente – percepito come neutrale, che il soldato d’inverno si scambia con Sam Wilson. A sua volta, il termine persona è inteso anche nell’altro modo: Bucky desidera entrare nel mondo e anche avere un rapporto più amicale con la propria specialista, meno freddo – indicativo è che dica “vorrebbe che lo trattasse come una persona, non come un caso.” In questo caso, però, la distanza è necessaria alla dottoressa affinché non venga attaccato il distacco necessario tra analista e paziente. Cos’è dunque una persona? Una che vogliamo proteggere dal mondo esterno e da noi stessi e il modo in cui desideriamo essere considerati anche se nel nostro passato non è sempre stato così e siamo strani, non foss’altro che per quel braccio meccanico e per il lavaggio del cervello.

La flash ha un tono da commedia, molto giocoso. L’abile specialista svela subito l’altarino del Winter Soldier, mettendolo anche di fronte al fatto che ha la fortuna di vivere in una società più rilassata, in cui può esplorare il proprio turbamento nei confronti di Zeemo scoprendo se è reciproco, se è una cosa passeggera oppure no, se è ciò che vuole – e quanto lo vuole. E mi piace tanto che lo stesso Bucky rifletta sul fatto che si tratti di un gesto rapido, tutt’altro che romantico, anzi, viene sottolineato il suo essere una beffa dell’altro, eppure. Eppure scatena qualcosa.
Aspettati presto altre mie – non vedo l’ora di proseguire **,
Shilyss