Recensioni per
Tra le fauci dell'orca
di Spoocky

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/09/21, ore 10:13
Cap. 1:

Recensione-giudizio per il contest "L'amicizia" indetto sul forum:

II POSTO Spoocky Tra le fauci dell'orca

GRAMMATICA: 14/15

Ho trovato un paio d refusi, ma data la lunghezza complessiva della storia devo dire che hai fatto un buon lavoro.

STILE E LESSICO: 13/15
Lo stile della tua storia lo definirei stile “thriller”: è veloce, concitato (tanto che, in un paio di punti, ho dovuto rileggere qualche periodo per comprendere bene cosa stava succedendo).
Ambientare una sobria in Stati diversi dall’Italia credo crei sempre delle difficoltà: nel lessico specifico da usare, nel rispettare tradizioni o usanze diverse… nel complesso hai fatto un buon lavoro, si respirava aria americana.

GRADIMENTO PERSONALE: 14/15

Mi è piaciuta davvero molto: le iterazioni tra i personaggi, la trama, il ritmo concitato… Sono un’appassionata di polizieschi quindi con me hai avuto gioco facile. Ho trovato molto interessante l’alternanza di passato e presente, come se quanto vissuto dal protagonista si stesse ripetendo, questa volta con un epilogo migliore.
Dalla scena all’ospedale, avrei voluto un pò più di introspettiva, un indugio maggiore sui sentimenti che provava; tuttavia, il senso di impotenza e inadeguatezza sei riuscito a trasmetterlo attraverso i gesti e le azioni.


TRAMA: 14/15

Mi piace come tu sia riuscito a scrivere in questa storia di una doppia amicizia: il rapporto tra ex partner di cui leggiamo nei flash black e l’attuale binomio di poliziotti. All’inizio è un rapporto fatto di scherzi e battute, ma man mano che la tensione sale capiamo quanto i due siano veramente legati e quanto sia profonda la loro amicizia.
Forse mi ripeterò, ma ho apprezzato molto come hai costruito l’intera vicenda, con una suspance in crescendo alternata alle scene della centrale, che non spezzano il ritmo ma contribuiscono a creare ulteriore tensione, spingendo il lettore a chiedersi come finirà la vicenda.

TOTALE: 55/60

Recensore Veterano
06/08/21, ore 20:08
Cap. 4:

Ciao Spoocky,

Bellissimo finale, con i due poliziotti malmessi finalmente in ospedale a farsi curare. Comprensibilissime le preoccupazioni di Bruce e il suo senso di colpa quando finalmente riesce a rivedere il suo collega, e davvero bello che Ermey non abbia nessuna intenzione di prendersela con lui, ma senta invece solo una grande gratitudine.

In questa storia ho trovato due grandi amicizie e non saprei dire quale sia la bella. Bruce è stato bravo ad applicare le garze, ma, per il resto ha fatto il suo dovere, sebbene ci abbia messo un notevole trasporto emotivo. Il cane, invece, non ne ha sbagliata una, e forse la sua presenza è stata fondamentale quanto le prime medicazioni. Quindi fa un gran piacere che alla fine quest'ultimo abbia trovato un nuovo padrone che coi cani sa il fatto suo.

Beh, il passaggio che mi è piaciuto di più è stato quello in cui il cane si frappone al primo arrivato dei soccorritori, spaventandolo e salvando Bruce da una possibile reazione violenta ai suoi danni. Di conseguenza mi vedo costretto a ritrattare: l'amicizia indiscutibilmente più profonda è quella del cagnone verso il genere umano.



Tirando le somme, la trama risulta piuttosto semplice, ma c'è una varietà di ambienti e situazioni che mantengono sempre alto l'interesse. Il tuo stile è molto apprezzabile, e i personaggi che entrano in scena sono tutti ben descritti.
Bruce è sicuramente quelle più approfondito, di lui, infatti, fornisci anche un episodio chiave del suo passato, ma anche tutti gli altri sono caratterizzati a dovere.


Tornando a questo capitolo, ti faccio solo questa forse stupida osservazione (me ne rendo conto, ma non so resistere...):

> si ritrovò in braccio a Morfeo prima ancora di rendersene conto.

Ecco... questa frase mi ha fatto un po' sorridere. Una volta che sei tra le braccia di Morfeo non puoi certo rendertene conto... almeno finché lui non abbia smesso di tenerti stretto. Quindi avrei trovato più appropriato un "senza rendersene conto".


Alla prossima occasione!

Recensore Veterano
06/08/21, ore 19:25
Cap. 3:

Ciao Spoocky,

Eccomi anche qui.
In questo capitolo Bruce va in esplorazione della casa per cercare combustibile: qualcosa trova, ma non abbastanza. Sicuramente una legnaia da qualche parte doveva esserci, probabilmente all'esterno, quindi mi stupisce un po' che abbia trovato solo una "bracciata" di rami secchi. Al suo posto avrei messo ad ardere anche tavoli e sedie, sebbene le vernici non siano salutari...

Per fortuna Ermey riprende conoscenza, e anche il cane dà tutto quel che può, mentre i soccorsi sembrano iniziare a mettersi in moto.
Quindi adesso si preannuncia una corsa contro il tempo per salvare il giovane poliziotto ferito, tenuto al caldo dal suo grosso collega e da un bellissimo cagnone.


Ecco... non ho capito molto bene cosa sta accadendo in centrale. Nemmeno i gatti possono uscire con la tempesta in corso, quindi a cosa gli giova "procedere alla vecchia maniera" (con mappa cartacea e senza GPS)?

Complessivamente è un buon capitolo, a mio parere scritto in modo più scorrevole anche del precedente. Infatti vi ho trovato solo un piccolo errorino:

> raffazionato

raffazzonato

E quindi... passo subito al prossimo!

Recensore Veterano
05/08/21, ore 21:36
Cap. 2:

Ciao Spocky,

Qui è bello vedere come Bruce si prende cura del collega ferito; e, ovviamente, il flashback su quel che gli era capitato in guerra rende comprensibili i suoi timori e i suoi momenti di "assenza" mentre si occupa di Ermey.

Bellissimo anche il ruolo del cane, sicuramente il miglior personaggio non protagonista, che grazie al suo istinto sembra comprendere bene quel che c'è da fare per il bene dei due poliziotti.

Bello anche il momento di confidenza che si crea tra i due poliziotti in questo momento di difficoltà. Sicuramente non sono mai stati vicini come adesso, e immagino che questo renderebbe ancor più difficile per Bruce perdere il collega.

Come anticipato nel capitolo precedente, alcuni dubbi mi si erano creati in mente dopo averlo letto sono stati chiariti qui. E sono sicuro che qui ho trovato meno ostacoli nella lettura, come si può anche dedurre dal ridotto numero di note che ti lascio qui di seguito.
Ah, mi permetto di aggiungere qui una cosa che avrei dovuto scrivere nel capitolo precedente: l'usare sia i nomi che i cognomi per indicare i personaggi è un altro elemento che appesantisce un po' la lettura.

Ecco le note di questo giro:

> gli sembrava di muovere le mani di un altro, arti che non gli appartenevano

le mani non sono arti, quindi credo sarebbe più corretto:

- gli sembrava di muovere le mani di un altro, estremità di arti che non gli appartenevano (specificazione)

- gli sembrava di muovere le mani di un altro, degli arti che non gli appartenevano (verbo "muovere" sottinteso)


> sé stesso

In realtà ho scoperto che è corretto anche così (fonte Crusca o Treccani, non ricordo), però la versione più usata e accettata (anche dai giudici) è sicuramente "se stesso"


> “Fa male, non prendiamoci in giro. Ma…” strinse i denti in una smorfia “Pensavo peggio. Non so perché.”
“E' normale.” Lo rassicurò Bruce, continuando ad accarezzarlo “L'adrenalina entra in circolo e lenisce il dolore nei primi momenti. Non è nulla di grave.”


Questo dialogo non l'ho capito bene. Bruce pensa che l'adrenalina stia agendo in questo momento o che l'effetto sia già passato? Nel primo caso capirei il collegamento con il "pensavo peggio" del giovane, però penso che a quest'ora l'effetto debba essere già finito, quindi il collegamento con la battuta precedente mi manca.


> “L'ho trovato nel capanno degli attrezzi. Credo fosse il cane del nostro ospite, ha un nome strano. Agl… Aglùk…”

Qui mi sono chiesto dove avesse letto il nome del cane.


Per questa sera mi fermo... A presto!

Recensore Veterano
05/08/21, ore 21:17
Cap. 1:

Ciao Spoocky,

Primo capitolo decisamente molto interessante. Il tuo stile mi piace e l'ho trovato ben scorrevole, però in alcune parti ho fatto fatica a capire bene quel che accadeva, anche per colpa mia, lo confesso. Ad esempio l'aver mal interpretato il termine "dependance" mi ha portato a fraintendere l'azione dei due poliziotti e dove si trovasse il cane finché non ho letto il secondo capitolo.

Comunque, qui abbiamo due agenti da poco in servizio assieme. Bruce è un veterano di guerra, ma anche un novellino nella polizia. È già molto attaccato al suo più giovane ed esperto collega, ma ha la tendenza a non ascoltarlo e ad agire di testa sua. Ermey, invece, nutre una certa diffidenza nei suoi confronti e, per quanto in auto discuta e scherzi con lui, nell'azione preferisce non averlo in mezzo ai piedi. Così Bruce va per i fatti suoi a controllare cosa c'è nel capanno degli attrezzi, ed Ermey entra da solo dentro casa, mettendosi così in una situazione di estremo pericolo.

E a fine capitolo si intuisce che Ermey non le stia passando proprio bene...


Ti lascio qui alcune mie considerazioni che non hanno quasi alcuna pretesa di essere corrette:


> La fiancata della vettura di pattuglia 221, decorata con lo stemma degli Alaska State Troopers spiccava nettamente rispetto al paesaggio innevato mentre, seppur dotata di ruote antineve, arrancava nelle strade gelate di campagna procedendo da Fairbanks verso Minto.

Manca una virgola dopo "Troopers" che chiuda l'inciso.



> “Mah, non saprei.” Ribatté il più giovane ma con maggiore anzianità di servizio “La mia Python ha servito mio padre prima di me e mio nonno prima di lui. Ha ancora una calibratura impeccabile e l'impugnatura è perfettamente bilanciata: non la cambierei per nulla al mondo.”

Credo manchino i ":" dopo "servizio", però, personalmente, sceglierei una tra queste forme (in realtà la prima):

- “Mah, non saprei”, ribatté il più giovane [...]. "La mia [...]"

- “Mah, non saprei.” Il più giovane [...] ribatté: "La mia [...]"


> Quando Ermey dice "ma… com'è che uno grande e grosso come te", francamente mi trovo un po in confusione, perché poco prima sapevamo che Ermey era "un giovanotto robusto", mentre questo è il primo riferimento alla corporatura massiccia di MacKay. Avrei trovato più facile capire la parte se nella presentazione iniziale di MacKay avessi scritto, ad esempio, "un omone di trentadue anni". In alternativa, mi avrebbe aiutato anche un "com'è che un vecchiaccio grande e grosso come te..."


> “Sia mai che un fiero scozzese” e calcò pesantemente la parola ‘scozzese' come me renda onore a quella mummia usurpatrice! No, bello:

Qui manca di sicuro l'apertura delle virgolette dopo la parola "'scozzese'".


> No, bello: la mia Betty si chiama così in onore di Bettyhill: il villaggio d'origine della mia famiglia.

Usare più volte i ":" nella stessa frase è corretto ma, generalmente, considerato un po' antiestetico, e qui, al poso secondo che hai scritto, potevi metterci una semplice virgola.


>  "la forza dei suoi colpi fu sufficiente a smuovere l'infisso nei cardini."
"ma esercitando una leggera pressione sulla porta il poliziotto s'accorse che era aperta."


Qui suppongo che i colpi fossero stati dati per bussare. Il punto è: dove li ha dati quei colpi? Non sulla porta, altrimenti si sarebbe dovuta aprire almeno un poco...


> Jay si diresse alla porta, ma Bruce si bloccò a metà strada con la mano sul calcio della pistola.
Dalla dependance proveniva un raschiare sordo che lo mise subito in allerta. S'immobilizzò per un istante, con le orecchie ed i muscoli tesi: pronto a scattare. Il raspare si ripresentò, più forte di prima, accompagnato da una sorta di cigolio, ed il poliziotto prese ad avanzare circospetto in direzione del capanno.


Il poliziotto che avanza verso il capanno è Bruce, ma anche questo ho fatto fatica a capirlo.  Siccome il soggetto nella parte principale della frase precedente era Jay, poteva esser stato anche lui a muoversi verso il capanno. Inoltre il termine "capanno" poteva riferirsi anche alla casa, forse era questo il posto migliore per specificare che questo era il "capanno degli attrezzi".


Ci si vede presto nel prossimo capitolo!

Recensore Master
02/08/21, ore 14:42
Cap. 4:

Ciao carissima^^
Bruce MacKay è già diventato "Key", sono cose molto tenere.
Del resto, un'avventura del genere ha il pregio, fra gli innumerevoli difetti, di affratellare: quei due agenti sono passati insieme attraverso l'inferno, direi che adesso sono veramente molto uniti, e lo si vede dal loro dialogo finale, che è pieno di affetto ma niente affatto svenevole e sdolcinato.
Forse Bruce ha trovato un altro amico, dopo aver perso Lock in Iraq, e Jay ha trovato un collega col quale dividere gioie e dolori del servizio.
Una storia molto bella e ben scritta, che parla di una bellissima amicizia virile. Complimenti!

Recensore Master
02/08/21, ore 10:55
Cap. 3:

Ciao carissima^^
La situazione si complica. Spero che MacKay abbia lasciato aperta una fessura da qualche parte, se no tra un po' saranno affumicati come salmoni.
Molto simpatico il cane, che ha già deciso che deve proteggere quei due sprovveduti e si è sdraiato accanto a Jay per riscaldarlo.
Nel frattempo, alla base, appare ormai chiaro che i due agenti si trovano in guai seri. Quando la tecnologia fallisce, sono le buone vecchie procedure di una volta a salvare la situazione, lo dico sempre. Riley e Woodall non possono tracciare la posizione della macchina dei due, ma possono pur sempre fare lo stesso percorso e cercarli!
Speriamo solo che arrivino in tempo...

Recensore Master
27/07/21, ore 22:26
Cap. 2:

Ciao^^
la situazione sta virando verso lo schifo assoluto: un agente ferito, una tormenta di neve in corso, una casa gelida come unico rifugio. A peggiorare la situazione arrivano anche i fantasmi del passato, a rievocare nel veterano momenti terribili.
Nel frattempo in Centrale stanno facendo di tutto per ritrovare i due, dal momento che un'auto persa nel nulla nevoso che non dà segno di sè è ovviamente un'auto a cui è successo qualcosa.
Ora vedremo come se la caveranno i nostri due poliziotti, per tacer del cane, come direbbe Jerome^^
Ottimo capitolo, carico di tensione ed emozionante. A presto!

Recensore Master
26/07/21, ore 22:59
Cap. 1:

Ciao^^
il pazzo omicida nel bel mezzo dell'Alaska non è esattamente un'esperienza che vorrei fare.
Io amo le coppie di poliziotti, come forse avrai intuito (^^), e questo duo è veramente piacevole: l'ex militare fiero delle sue ascendenze scozzesi e l'autoctono giovane ma già ottimo poliziotto. Niente svenevolezze, niente cazzate, sana polizia americana, di quella con scritto "to protect and to serve" sulla portiera dell'auto di servizio.
E anche qui i nostri, fedeli al motto, vanno a indagare su una serie di morti sospette nelle strade sperdute dell'Alaska, peraltro anche piene di neve, data la stagione.
E come nei migliori thriller, trovano la sorpresona: un nativo armato di coltello, che prima di essere giustamente abbattutto ha fatto in tempo a fare die bei danni, a innocenti passanti, ma anche al collega del veterano, che adesso è al suolo sanguinante. Unica nota positiva dell'orrenda catapecchia, un bel cane, che sicuramente adotterà uno dei poliziotti come padrone.
Complimenti per l'inizio emozionante, leggerò presto il seguito!

Recensore Master
21/07/21, ore 15:20
Cap. 1:

Ciao Spoocky, quel che si dice un buon inizio. Proprietà di linguaggio, ottima conoscenza del background dei tuoi protagonisti (uso e caratteristiche delle armi, identità degli Alaska State Troopers in primis), una trama in cui semini indizi che stimolano da subito il lettore a continuare. Molto, molto bene. Se ci sono voluti mesi di lavoro per completare questa storia, beh, sono stati egregiamente impiegati e i risultati si vedono. Il thriller poi è un genere difficile. Ora come ora si è ben stimolati a proseguire, e acchiappare l'interesse del lettore è la prima cosa che dovrebbe fare una buona narrazione. Vado avanti e attendo altri colpi di scena, oltre agli almeno tre che ci hai già servito in questo primo capitolo, husky compreso.

Recensore Veterano
16/07/21, ore 15:38
Cap. 1:

Ti faccio i miei complimenti per questo interessante racconto poliziesco.
Hai saputo curare perfettamente i dettagli: la descrizione dei personaggi, dell'ambiente, ha reso tutto molto realistico.
Interessante, oltre allo scontro con il serial killer e alla lotta contro il tempo, il passato di McKay che è ancora tormentato per non aver saputo salvare il suo partner. Pneso abbia fatto la differenza perchè Mckay da allora ha preso l'abitudine di portarsi dietro quel kit medico con qui in questa occasione riesce a salvare la vita a Jay.  Una sorta di riscatto da quel brutto ricordo.
Il cane è stato favoloso l'ho adorato. Ha fatto bene a tenerlo. E come tema dell'amicizia il cameratismo tra agenti di polizia, soldati ecc, è sicuramente molto forte.  I due protagonisti dopo la brutta disavventura superano le loro divergenze e formeranno un'ottima squadra.
Ben riusciti anche i personaggi secondari. i è piaciuto che in assenza della tecnologia per il maltempo abbiano adottato i metodi tradizionali, quelli servono sempre. Anche la giovane infermiera che appare per poco è descritta nei dettagli sia fisicamente che caratterialmente. Non tutti hanno questa attenzione ai particolari. Il testo è scorrevole e si entra subito in empatia con i personaggi.
Ancora complimenti e a presto

Recensore Master
15/07/21, ore 11:51
Cap. 4:

Eccomi a concludere la lettura di questo bel racconto.
Un thriller ben costruito, con un'ambientazione davvero suggestiva e una trama avvincente.
Alla fine tutto finisce per il meglio, l'assassino ha avuto quel che si meritava, Jay è sopravvissuto e anche il cane ha trovato un nuovo compagno^^
Il fulcro di tutta questa vicenda è il rapporto tra i due poliziotti, che si è consolidato nelle difficoltà. MacKay ha salvato la vita al collega, dimostrando di tenere davvero a lui, come un buon compagno, affrontando anche i traumi e le questioni in sospeso del suo passato.
Jay ha avuto prova di ciò, e rassicura MacKay sul fatto che non deve avere sensi di colpa per l'accaduto.
Molto bella la scena finale, in cui i due consolidano il loro legame di profonda e sincera amicizia.
Complimenti, è stato davvero un piacere leggere questa storia.
Bravissima, alla prossima! :)

Recensore Master
15/07/21, ore 11:39
Cap. 3:

Ciao cara^^
MacKay cerca di fare il possibile per aiutare il compagno ferito, nonostante tutto non perde la speranza. Si ritrova a rivivere un'esperienza traumatica dopo il suo doloroso passato, ma da questo riesce a trarre nuova forza e speranza. Fortunatamente ha un aiutante fedele.
La casa dell'assassino nasconde i suoi segreti e MacKay fa macabre scoperte nel tentativo di trovare qualcosa di utile all'interno del rifugio.
La situazione è sempre più tesa, non ci sono certezze.
Molto commovente la scena in cui l'ex militare cerca di confortare il compagno, raccontandogli del suo passato, molto bello anche il significato della canzone, intimo e personale, che ha deciso di condividere in un momento così difficile.
Nel frattempo i colleghi si stanno mobilitando per i soccorsi, speriamo che riescano a giungere in tempo.
Complimenti anche per questo splendido capitolo, la storia è sempre intrigante e coinvolgente.
A presto! :)

Recensore Master
14/07/21, ore 19:10
Cap. 2:

Rieccomi^^
La situazione è sempre più drammatica.
MacKay non ha modo di contattare i soccorsi e le condizioni del collega ferito non sono affatto rassicuranti, l'unico suo aiutante è un cane (bellissimo e anche collaborativo^^).
Lo scozzese si ritrova a rivivere un momento particolarmente traumatico del passato, ovvero la morte di un suo caro commilitone. Significativo il fatto che scelga di condividere ciò con Jay, in queste circostanze il loro rapporto sta diventando sempre più intimo e profondo.
Nel frattempo alla centrale i colleghi di Jay sono sempre più preoccupati, e in tutto questo diffidano anche di MacKay, considerandolo una testa calda che potrebbe mettere nei guai il loro amico. Spero che possano ricredersi.
Complimenti, anche questo capitolo è stato avvincente e coinvolgente.
Alla prossima! :)

Recensore Master
14/07/21, ore 15:15
Cap. 1:

Ciao cara^^
L'idea di un thriller ambientato in Alaska mi ha subito attirata, quindi eccomi qui.
Ho trovato molto interessante la coppia di protagonisti. In questo caso è il più giovane ad avere più esperienza e a conoscere meglio il mestiere, ma ovviamente il suo collega non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro.
Lavorano da poco insieme, quindi non hanno ancora instaurato un intenso rapporto di fiducia l'uno nell'altro. Entrambi hanno caratteri forti e determinati, ma a modo loro sembrano trovarsi bene insieme, stuzzicandosi a vicenda, tra battute ironiche e irriverenti provocazioni.
I sospetti di Ermey si rivelano ben fondati, il suo sesto senso da sbirro ha funzionato, purtroppo sarà egli stesso a pagarne le conseguenze. Bruce interviene con la sua amata pistola, riesce a sparare all'aggressore, ma il suo compagno giace mezzo morto in una pozza di sangue...riuscirà a salvarsi?
Complimenti, sei riuscita a creare la tensione e l'atmosfera perfette per questo genere di racconto.
Sono davvero curiosa di leggere il seguito.
Bravissima, alla prossima! :)

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