Recensioni per
La sconosciuta dai lunghi capelli corvini
di Nina Ninetta

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/09/23, ore 19:46

Ciaoo!! Ho partecipato come te al contest "emozioni incrociate" sul forum EFP e curiosando in giro tra i partecipanti sono poi incappata nel tuo profilo e non ho potuto non leggere questa tua oneshot su Nana.
Premetto che sono una super fan del manga (anche se incompleto, se non lo hai mai letto te lo consiglio vivamente. Vedremo mai il finale della storia? Noi ci speriamo sempre, alla faccia del grande demone celeste) e dell'anime (potevano per lo meno continuarlo andando quasi a pari con il manga *sigh*).
Devo dire che ho apprezzato lo stile e l'uso della prima persona che si interscambia di volta in volta. I personaggi sono piuttosto IC (specialmente gli scleri di Nana ahaha), ma non so se il punto fondamentale della storia, cioé la dichiarazione e il finire a letto insieme, lo sia altrettanto, specialmente per Yasu. Certo é una *what if*, e in quanto tale fa accadere eventi che non vedremo mai, ma ugualmente penso che Yasu, che desidererebbe fare tanto quello che ha fatto, piuttosto che cedere e tradire Ren si farebbe monaco e andrebbe a vivere in isolamento su una montagna aahah.
Yasu é senz'altro il personaggio migliore di tutto "Nana". E' stato quasi strano leggere qualcosa con il suo punto di vista, talmente é imperturbabile nella storia e difficilmente si riesca a capire a cosa stia pensando, come spesso gli riprovera Osaki. Ammetto peró, che il suo modo di esprimersi all'interno della tua one shot é risultato molto coerente con il suo carattere.
In conclusione, mi ha fatto tanto piacere leggere la tua FF e trovo che sia un buon lavoro! Spero di leggere altro a riguardo in futuro :)

xxxxxxx Vale

Nuovo recensore
16/08/23, ore 20:48

Questa storia è davvero bella, mi è piaciuta tantissimo! La salvo perché so che la rileggeró nuovamente con piacere! Brava e complimenti! Mi chiedo come mai così poche recensioni...

Recensore Master
04/12/21, ore 16:46

Valutazione: Storia Classificata Prima e Vincitrice del Premio Speciale “Miglior Personaggio” al Contest "I will go down with this ship!"
 
TITOLO E IMPAGINAZIONE 3,5/5
TITOLO 1,5/2,5: Il tuo titolo è collegato al testo, visto che fa riferimento sia alla parrucca indossata da Nana, che al suo desiderio di fingersi un’altra, una sconosciuta, appunto, per una notte. Purtroppo, ciò che manca a parer mio a questo titolo è un po' di poesia, di magia. I titoli lunghi e descrittivi tendono infatti a esercitare un impatto minore sulla curiosità del lettore. Sia perché esplicitano subito il soggetto della storia, e quindi il mistero di scoprire a cosa il titolo si riferisca qui manca, e sia perché non richiama un’atmosfera particolare o una particolare sensazione. Per questo ho tolo un -1.
IMPAGINAZIONE 2/2,5: la tua impaginazione è davvero molto bella e molto curata. Bello dividere il testo con le note musicali, e bello anche la scelta del font da te usato per indicare i nomi dei protagonisti. Purtroppo manca la giustificazione che ti ha sottratto -0,5.
GRAMMATICA 8,4/10: Il tuo testo presenta davvero un’ottima grammatica, infatti al suo interno ho individuato solo qualche piccolo refuso che può sempre sfuggire anche alla rilettura più attenta, e un piccolo errore di costruzione della frase.
“poi squilla il cellulare si Shin” – di, -0,1.
“All’improvviso si rivolge ad Hachico, senza preavviso, come un fiume in piena che ti coglie alla sprovvista, le sue parole possono avere la stessa potenza dell’acqua.” – qui è presente un piccolo problema di costruzione della frase, in quanto si passa dalla terza alla seconda persona singolare in maniera un po' confusionaria. All’inizio infatti Nana, che è il soggetto, si rivolge a lei (Hachi) poi coglie di sorpresa te (Yasu, in quando punto di vista narrante). Per risolvere questo piccolo problema, sarebbe stato corretto aggiungere o un “e” prima di introdurre la similitudine con come (in maniera da evitare questo straniamento del passaggio fra due soggetti) oppure utilizzare un verbo impersonale o modale (può cogliere), -0,3.
“In particolare la mette in guardia sul futuro con Takumi: la farà piangere, le dà della stupida, le predice un paio di tradimenti.” – anche qui abbiamo un problema di costruzione della frase, perché il passaggio fra i soggetti risulta brusco. Prima il soggetto è Takumi, poi subito dopo ritorna a essere Nana. Questo passaggio così veloce crea confusione nella lettura, -0,3.
«Certo che lo sai Yasu. Tu lo sai sempre». – dopo il verbo e prima del nome andava messa una virgola, -0,1.
“Un attimo dopo di pento di aver pronunciato quelle parole.”- mi,-0,1.
“Se me la prendessi lui andrebbe in pezzi...” – manca la virgola che spezza il periodo ipotetico, -0,1.
“Perché devo essere tanto perfida anche con Yasu, uno dei pochi che non mi ha abbandonato, nonostante il mio pessimo carattere.” – manca il punto interrogativo alla fine, -0,1.
«Tu non sei Yakushi Takagi…” – Yasushi, -0,1.
“non c’è urgenza dei suoi gesti” – nei, -0,1.
Ho inoltro notato che molto spesso usi i trattini corti invece di quelli lunghi.
Esempio:
“mi solleticano la schiena nuda - o saranno le sue dita? -, davvero non sembro io.”
“la mia parrucca è abbandonata sul pavimento - insieme ai nostri nostri abiti -,”
Essendo un errore non grave, ma ripetuto più volte, ho deciso di sottrarti un -0,3.
STILE 9,9/10: ho apprezzato particolarmente il tuo stile per vari motivi. Innanzitutto, perché sei riuscita a renderlo lineare e scorrevole, rispettando egregiamente sia l’introspezione che il flusso dei pensieri dei personaggi. Il tuo stile è infatti riuscito a trasportarmi nelle loro menti, è riuscito a farmi essere lì con loro, ero dentro le loro teste e al tempo stesso ero fuori a osservare le loro mosse, i loro movimenti, e tutto ciò che faceva loro da spazio e contorno. È stata davvero una lettura immersiva e totalizzante, e qui arriviamo al secondo motivo per il quale ho trovato il tuo stile davvero azzeccato per questo tipo di narrazione, ossia il fatto che sin dalla prima riga mi è sembrato che tu fossi riuscita benissimo a riprendere il modello narrativo dell’anime. Nana parla al cuore, i suoi commenti “fuori onda” ci accompagnano sempre mentre ne seguiamo le gesta, e tu con il tuo stile sei riuscita a fare lo stesso. Io leggevo e pensavo questo è lo stile di Nana. Un stile forte e sentimentale e tagliente. Non ricercato, non astruso, non aulico, ma diretto, potente nel suo arrivare così in profondità nell’essenza stessa dei suoi personaggi.
Davvero brava!
Unico piccolo dettaglio, la frase iniziale, essendo al passato, andava staccata meglio dal resto del testo che invece è al presente, mettendola centrale o in corsivo.
“Ricordi Hachi, sei stata la prima a capirlo.”-0,1.
TEMA DEL CONTEST 10/12: la tua storia si prende un 2/2 sul genere romantico, così come credo tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro nella costruzione della coppia. Yasu e Nana nella tua storia sono spinti da forze opposte. Per una volta, Nana vuole solo lasciarsi trasportare dalla corrente, vuole solo vedere come ci si sente a essere per una notte la donna di Yasu e dimenticarsi di tutto il resto. Yasu, invece, essendo quello più ragionevole, all’inizio cerca di opporsi, respinge ciò che prova in nome dell’affetto e della lealtà che prova nei confronti di Ren. I loro sentimenti non sono stati resi da te in maniera esagerata o forzata ma rispecchiano bene l’IC di entrambi, anche nella loro totale resa nel momento in cui fanno l’amore 5/5.
Per quanto riguarda il What if?, purtroppo questo parametro ha risentito un po' del finale aperto che hai scelto di utilizzare. Scelta che da un punto di vista di trama ho apprezzato, infatti la ritengo una chiusura degna e coerente alla tua storia. Ma, purtroppo, alla domanda “che cosa sarebbe successo se Nana e Yasu avessero ceduto alla tentazione?” purtroppo la tua storia non da risposta, né inserisce qualche dettaglio più originale. Quindi, effettivamente, non ho visto come la trama canonica possa cambiare in relazione a questo What if?, ecco perché ritengo che la tua trama sia molto più vicina a un “Canon-divergence”, e questo è il motivo per cui ti ho sottratto un -2.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI 10/10: credo che il punteggio che ti ho assegnato parli da solo. Davvero tanti, tanti complimenti per come sei riuscita a gestire e rappresentare due personaggi così complessi come Nana e Yasu. La cosa che più è riuscita a colpirmi è che i loro caratteri riuscivano a emergere non soltanto quando li facevi parlare in prima persona, ma anche quando Yasu parlava di Nana e viceversa. Li ho trovati completi, li ho trovati sinceri e umani e fragili e forti proprio come sono nell’anime. Nana che sogghigna pensando che qualcuno possa flirtare con Shin. Nana che si incazza e lancia pietre verso la testa di Yasu, e poi per farlo vacillare lo punzecchia pesantemente sull’orgoglio. Nana che parla di Destino e del Grande Demone Celeste, unendo le sue idee a quelle di Hachi. E poi Yasu, che si lamenta della parrucca, che nota ogni gesto, sguardo, movimento di Nana, che mette sempre gli altri prima di se stesso, e che alla fine cede all’amore, perché in fondo anche lui è un essere umano. Davvero un ottimo lavoro, una rappresentazione molto fedele di due personaggi straordinari, che ti ha fatto guadagnare il premio speciale per il “Miglior Personaggio”.
 USO DEL PACCHETTO SEGRETO 10/10: L’obbligo è stato ampiamente rispettato, ho infatti apprezzato molto come tu sia riuscita a gestire entrambi i punti di vista dei tuoi protagonisti, definendo in questo modo anche il taglio della tua storia. Ho apprezzato come lo sguardo di Nana fosse più pungete, più ironico, ma anche più perso e spaventato. Così come ho apprezzato che il punto di vista di Yasu risultasse invece quello più razionale e pragmatico, perché, come ho detto anche nel parametro dello stile, ciò mi ha permesso di immergermi totalmente in loro, e in questo credo che ti abbia aiutato molto l’abile uso della prima persona. 5/5
Anche il Prompt ricorre spesso nel testo, con connotati diversi che però si intrecciano perfettamente.
Qual è il Destino di Nana? Lei se lo chiede, si chiede se può sopravvivere senza i suoi amici, se è la Musica il suo destino o forse Hachi o forse chissà. E come si affronta il Destino? Questa è l’eterna domanda di Nana, bisogna arrendersi o bisogna combattere? Come nell’anime, anche la Nana della tua storia decide che, alle volte, farsi trascinare dal fato non è sbagliato, non significa essere dei deboli. Significa accettare che ci sono cose che non possiamo prevedere o cambiare.
Il Destino di Yasu è diverso. Lui è stato un suo favorito, infatti, a differenza di Ren, che prima di incontrare il cammino di Nana aveva sempre e solo preso porte in faccia, Yasu era riuscito a inserirsi in una vera famiglia.
Yasu si sente da un lato in dovere nei confronti del fato, da un lato si sente schiacciato da esso, perché se solo potesse essere libero di amare Nana forse sarebbe finalmente in pace.
Una cosa che mi è piaciuta, ma che mi ha comunque spezzato il cuore in milioni e milioni di frammenti, è la battuta finale che Yasu rivolge a Nana, quella sulla morte di Ren.
Non lo sa, Yasu, ma forse anche quello sarà destino. O forse no, visto che questo è un What if? e tutto può ancora succedere. 5/5
GRADIMENTO PERSONALE 10/10: allora, a quando il sequel di questa meravigliosa storia? Mi è davvero piaciuta moltissimo, l’ho letta con estremo piacere, ho sclerato insieme ai suoi protagonisti, mi sono emozionata con loro e ne volevo di più, volevo sapere di Ren e di Nobu e di Hachi e di che cosa sarebbe successo se uno di loro fosse venuto a conoscenza di ciò che era successo. La tua abilità nel rendere perfettamente IC questi personaggi mi ha lasciata senza parole, di nuovo, bravissima! Sono contenta che tu abbia scoperto il fandom di Nana e spero di leggere presto nuove storie che scriverai su di loro!
PUNTI BONUS 0/3: non è stata usata nessuna coppia presente nella lista.
TOTALE: 61,8/70

Recensore Master
05/10/21, ore 22:13

Ehilà ^^
Come promesso, eccomi tornare (ne è passato di tempo), a curiosare qui in giro. Uh! Vedo un po' di ragnatele qua e là. Questo account è stato lasciato a sè stesso troppo a lungo.
*Pensa al proprio, che ristagna nella polvere e nel vuoto da mesi e mesi e mesi. Una lascrima di sudore solca la tempia fino alla curvatura del mento.
Ad ogni modo. Non conosco questa serie/anime/musical, ma come al solito riesci a creare un'atmosfera davvero genuina e coinvolgente. Diciamo che l'ignoranza e l'empatia che scatena questo testo si bilanciano e rendono più che gradevole scorrere le pagine fino alla fine. È una storia particolarmente triste, quella che si racconta. Perdonami, non ricordo esattamente quale racconto fosse, ma è praticamente il contrario di... Viola? Mi pare fosse questo. Alla fine, lei e l'anima gemella, che in questo caso si chiama Yasu, non sembra avranno un lieto fine e pare che sia proprio il Destino a venirgli contro. Una sorta di parente alla lontana dell'apprezzatissima (citazione necessaria) divina Provvidenza che perseguita Renzo, Lucia, e le decine di generazioni che si sono dovuti sorbire il travagliato matrimonio al liceo; e che segretamente tifavano per l'Innominato *coff *coff. Se in Viola (?) il destino alla fine si manifesta, dopo una tragedia e un'altra, qui concede solo un assaggio. Un attimo fuggente, che dura una notte. Nana, una diversa, catturata da un assaggio di quel brivido, quella follia che è coraggio pulsante e un lampo irripetibile, ruba una notte di quello che potrebbe essere ma, ahimè, non potrà essere mai.
Perché a volte i legami sembrano nodi talmente inestricabili che neanche l'amore può sciogliere. Solo il freddo del metallo, una bugia, la coltellata alla schiena su una scia d'argento, potrebbe strappare quelle catene inestricabili. Ma, alla fine, la purezza di quel sentimento potrebbe sopravvivere al costo di sangue che si richiede per ottenerla? In questo caso, il destino, l'amore, sono una prigione. Un eterno supplizzio chiuso nel rimpianto, e nel panico. Nel dolore silenzioso che di maschera nel fumo, dietro l'ombra di una montatura sportiva e scura. Nana e Yasu sono due anime in pena a cui questa prigionia ha tolto e donato. Sfiorano la felicità senza mai toccarla. Il loro braccio è proteso alle spalle, cerca di impedire al peso che grava su di loro di non cadere nel fango. Lui è troppo onesto, troppo buono. Lei... irrimediabilmente preda delle sue scelte. Del coraggio, di non averle prese.
E così il cuore di Nana giace nel panico, nel segreto, nella menzogna. 
Dietro la maschera di un sorriso lucente.
Una luce splendente, e fioca. Come il suo carattere che è fuoco e cenere.
Alla prossima
Ghostro (Spettro94)