Recensioni per
Liaison
di Flitwick

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
26/09/21, ore 10:15
Cap. 1:

Ciao Flitwick. Sono rimasta affascinata nel leggere l'introduzione di questo tuo scritto, diverso, con protagonista la principessa Marie Thérèse. Mi sono chiesta: "quale sarà questo raggio di sole in una vita, purtroppo, così miserabile?" Ho letto con interesse il dialogo tra questi due fanciulli, dove il loro interagire non mi ha fatto pensare a quella squallida cella. Mi è piaciuto abbia inserito anche Alain. Charles è un dono in un simile momento. Un legame anche tra il presente e il passato, nella memoria del rapporto tra Oscar e Maria Antonietta. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 26/09/2021 - 10:17 am)

Recensore Master
24/09/21, ore 15:37
Cap. 1:

Gentile Flitwich,
È la prima volta (credo) che ti leggo e sono stata molto, molto incuriosita vedendo le recensioni precedenti, di persone di mia conoscenza che stimo.
La storia senza dubbio è originale , inedita, ma la trama è del tutto inverosimile, il what if mi sembra insensato.
Mi spiego: come era possibile che Oscar e André avessero avuto un figlio assieme nel 1781 senza che questo fatto potesse pesare gravemente sulla loro vita? Stiamo parlando, ricordo dell' Ancient Regime, non era permesso ad André sposarsi con Oscar, figuriamoci un figlio " bastardo".
Oscar avrebbe dovuto dire addio alla Guardia Reale, al titolo nobiliare e all' eredità. L' avrebbero rinchiusa in convento assieme al " frutto " del peccato mentre André sarebbe stato messo a morte o nel migliore dei casi imprigionato.
D' accordo la fantasia, le storie qui sono libere, non ci sono vincoli all' immaginazione, ma nelle note introduttive ci sono sempre gli avvisi , le raccomandazioni sul genere della storia da rispettare, magari una prossima volta leggi bene prima di pubblicare.
Mi spiace aver esordito col bollino bianco ma purtroppo avevo pensato a una storia sicuramente diversa.
Buona giornata
Ciao, il tuo commento è lungo e merita una risposta in privato, qui dico solo che questo non è un what if. A più tardi.
(Recensione modificata il 25/09/2021 - 01:11 pm)

Recensore Veterano
24/09/21, ore 14:30
Cap. 1:

Gentile Flitwick,
è la prima volta che ho il piacere di leggere una tua storia e ci tengo a dirti che mi è davvero piaciuta: l'ho trovata alquanto originale e deliziosa, malinconica e al contempo delicata. Scrivi molto bene e riesci a emozionare e coinvolgere il lettore.
Maria Teresa, chiamata affettuosamente dalla madre "Mousselline la seria", fu una donna orgogliosa, coraggiosa e volitiva e tu, in questo racconto, sei riuscita a rendere questo tratto caratteriale perfettamente, nonostante la giovane età e la prigionia. Il finale è un vero colpo di scena, anche se, durante la lettura, possiamo intuire chi sia il ragazzino che ha fatto visita alla principessa (grazie agli inequivocabili indizi sul suo aspetto fisico e i suoi atteggiamenti).
Ho apprezzato molto anche il piccolo cammeo di Alain.
Spero di rillegerti presto con nuove storie (e sicuramente andrò a leggermi quelle già pubblicate).
Un caro saluto e ancora complimenti,
Galla88
(Recensione modificata il 24/09/2021 - 02:38 pm)

Recensore Master
24/09/21, ore 12:54
Cap. 1:

Gentile Flitwick,
con questa tua gradevole e delicata one shot, sei riuscita a creare uno spaccato che ci mostra un personaggio passato piutttosto in sordina nella storia che tutti conosciamo, per averlo visto solo in compagnia dei suoi famigliari, ma senza entrare nel merito della sua persona. Madame Royale, la principessa Marie Therese filatrata attraverso lo sguardo di un personaggio completamente inventato, che però ben si inserisce nel contesto da te creato. Hai voluto esplorare la solitudine alla quale la principessa è stata costretta, dopo essere stata divisa dai suoi genitori, e averne conseguentemente appreso della morte, e poi anche da suo fratello, di cui più nulla poteva essere a conoscenza, le restano solo i ricordi della sua voce, udita nei cortili della prigione prima che tutto diventasse silenzio. Silenzio al quale era stata condannata insieme ad una solitudine immensa e gravosa da sopportare. Però in questo clima le hai concesso di fare la conoscenza con un ragazzino, il quale è niente meno nel tuo immaginario creativo, che il figlio di Oscar e André, affidato alle cure di Alain dopo la loro morte avvenuta nel 1789. Alain che, anche in questa occasione, non smentisce il suo carattere burbero, nei modi con cui si rapporta con il ragazzo, e il suo modo di atteggiarsi nei confronti di ciò che gli sta intorno.
Un ragazzino anche lui solo, ma gentile e determinato come lo erano stati i suoi genitori. Il dover assolvere a quello che per lui è quasi un obbligo, come quello di parlare con la prigioniera reale, si rivela per entrambi un intermezzo per stemperare momentaneamente le loro angosce, una boccata di aria pura in tutto quel turbinare di eventi che tanto dolore avevano portato, non solo alla famiglia reale, alla quale erano stati ascritti tutti i problemi del Paese, quanto alla popolazione che aveva sperato in quella Rivoluzione che avrebbe dovuto cambiare e migliorare le condizioni degli uomini e delle donne, permettendo loro di scrivere un futuro di ampio respiro.
Un frangente nel quale abbiamo potuto apprezzare la forza di carattere della giovane principessa, che rimane tale anche in prigionia, ancorché umiliata e offesa, ma che trova nel parlare del giovane Charles quel qualcosa per alleggerire il suo animo tormentato e greve.
Veramente uno scritto intriso di dolcezza e malinconia per un tempo perduto che mai tornerà, ma che, attraverso le parole che potranno scambiarsi i due giovani, avrà l’opportunità di riemergere dalle cupe ombre che il periodo storico ha calato su di lui, per mezzo di ricordi e annedoti, riportando forse un poco di serenità, soprattutto nella vita della principessa.
Complimenti per la scrittura e anche per l’inventiva di aver rappresentato il personaggio di Madame Royale donandole spessore e avvicinandola così al lettore. Un caro saluto.

Recensore Master
23/09/21, ore 22:35
Cap. 1:

Ciao storia inserita tra.le preferite che merita
Un tocco di dolcezza immaginando un altrove ...e omaggiando un personaggio come M.T..che ha ben poco rilievo.
Eppure merita ...una sopravvissuta una eroina ..fu anche l'ultima regina di Francia sia pure per una scarna mezza ora A la prochaine Jq..ancora complimenti

Recensore Master
23/09/21, ore 16:20
Cap. 1:

Hai creato un bel personaggio, complimenti! Anche la principessa triste fa tenerezza.

Recensore Master
23/09/21, ore 12:02
Cap. 1:

Ciao,
reduce dalla lettura estiva di una biografia di M. Antonietta (quella che lesse la Ikeda, tanto per capirci) riconosco che hai centrato perfettamente sia l'ambientazione della prigionia di Maria Teresa, sia del suo carattere. Al di là dei "torti" ascivibili alla famiglia reale per la drammatica situazione economica della Francia di fine '700, rileggendo la Storia si capisce quanto le teste a capo della Rivoluzione si siano macchiate di violenze fisiche e psicologiche gratuite a carico dei Borboni, e come ricordi, tu, la stessa regina fu condannata a morte con delle assurde accuse di incesto, proprio perchè i tribunali rivoluzionari non avevano prove concrete del suo ruolo nelle disastrose scelte politiche che avevano piegato la Francia.
Questo dimostra che, oltre ad essere una brava autrice, hai delle conoscenze che vanno oltre il manga/anime di VnB.
Complimenti per l'originalità della fic e per come hai accennato, delicatamente, ad un diverso trascorso per i nostri beniamini.

Recensore Master
23/09/21, ore 01:28
Cap. 1:

Cara Flitwick,
che storia insolita! Marie-Thérèse, Madame Royale, non compare spesso in questa sezione; al più, è una bambina che gioca con la madre in qualche sequenza ambientata al Petit Trianon, una bambina troppo piccola per potere essere al centro di un racconto. Invece, tu ce la mostri per l'adolescente orgogliosa e dal carattere ferreo e temprato dalle esperienze traumatiche che fu (Luciano Bonaparte, mi pare, la definì "l'unico uomo" della sua sfortunata famiglia). Molto dolce e tenera l'idea di metterle a fianco, per quella preziosa ora di compagnia che le viene concessa, il giovane Charles André Grandier: è orfano, e leggere che, anche nella dimensione della tua storia Oscar e André sono morti rattrista, ma è bello aver pensato che possano essersi dichiarati il loro amore e possano averlo vissuto un po' più a lungo di quanto il manga e l'anime non concedano loro. Grazie per questa storia piena di dolcezza e dalla grazia autunnale,
e a presto,
D.