Eccomi qui.
La storia si apre in media res, là dove la res è una scena di sesso. Un po' maldestra e motivata solo a posteriori, la prima volta del protagonista con quello che scopriamo essere uno dei suoi migliori amici, che lo ha soccorso mentre era in preda ad un calore inaspettato e improvviso. La scena è breve e senza troppo pathos intorno, cosa voluta, immagino, per non farci scordare che si tratti solo di un incidente, una piccola parentesi, frettolosa e necessaria. Solo un piccolo aiuto... almeno dal punto di vista di Haru, l'omega. Questo gesto "altruista" (ghghgh) però risulta essere subito fin troppo gradito al beta, preannunciando il primo lato del triangolo amoroso che ci prometti in partenza.
L'attenzione va allargandosi quindi, come se la telecamera si allontanasse. Ci racconti i motivi e la situazione in cui questo si è reso necessario e iniziamo poco alla volta a conoscere il protagonista. Haru è un campione di pattinaggio sul ghiaccio e si nota subito essere un uomo volitivo e deciso, molto sicuro di sé, sia dal punto di vista sportivo/professionale, sia dal punto di vista sentimentale. La sua natura di omega è qualcosa di chiaro e sereno per lui, a parte qualche momento imbarazzante come quello appena successo. E mentre il suo amico beta sta ancora cercando di fare pace con quella nuova scoperta, con le sensazioni inaspettate provate durante quell'unione, Haru invece è già proiettato oltre. Non ci pensa più minimamente, mentre la sua attenzione è tutta su un alfa appena incontrato sulla pista.
La prima cosa da dire è che mi piace che hai descritto l'alfa come un pattinatore aggraziato dai lunghi capelli dorati con un profumo floreale. È abbastanza originale, perché sono stereotipi piuttosto femminili e, anche se non dovrebbe essere detto, di solito vengono affiancati più agli omega. Non che il tuo omega sia da meno dal punto di vista di femminilità!
Ma non solo è "grazioso". Il tuo alfa, di cui per ora sappiamo pochissimo, fa subito una figuraccia, scoprendo il fianco all'avversario per quanto riguarda lo sport. Mentre Haru resta sempre sul pezzo, mentre la sua personalità esce fuori sempre più come quella di un... predatore. E anche qui un altro tocco di originalità.
Si preannunciano scontri sul ghiaccio di tutto rispetto, pattino su pattino e piroetta su piroetta. E il nostro Haru si sente decisamente imbattibile, quasi che cercasse l'altro solo per divertirsi un po' e giocare prima di vincere, cosa di cui non pare dubitare un momento.
E questo atteggiamento di Haru non viene meno neanche per quanto riguarda l'aspetto intimo. Anzi! Sente l'odore dell'alfa come floreale ed invitante e subito si attiva. In effetti se da subito mi aveva colpito il taglio diretto e crudo di quel suo "voglio un alfa", ecco che sul finale di questo primo capitolo si riconferma ed esaspera ancora di più. Haru si volta a cercare l'alfa tra la folla proprio come un cacciatore con la preda...
Scopriremo nei prossimi capitoli, immagino, se questo atteggiamento resterà fino alla fine in un completo stravolgimento dei ruoli classici o se in qualche modo questo alfa avrà il compito di mettere un po' in crisi Haru in senso più tradizionale. E, ti dirò, non so quale delle due sperare. |