Cara Elena, pittrice di parole e scultrice di concetti: il mondo sarebbe un posto nel quale vivere molto più volentieri, se le persone fossero dotate della tua stessa profonda sensibilità e della tua poetica saggezza!
Attendevo con ansia un tuo nuovo scritto, per lasciarmi travolgere dall’incanto che sanno evocare le tue parole, e anche stavolta hai saputo catturarmi inducendomi alla riflessione come nessun altro scrittore di mia conoscenza!
Leggendo questi versi dal gagliardo fascino evocativo, si è subito accesa in me la luce di un ricordo legato ad uno dei più grandi capolavori del cinema, “L’attimo fuggente”. Nella famosa scena in cui il professor John Keating (il grande, compianto Robin Williams) sale sulla cattedra e fa la sua lezione agli studenti: “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l'autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice ‘molti uomini hanno vita di quieta disperazione’, non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno!”.
Un passaggio che, proprio come la tua egregia poesia, dev’esserci di esempio. Molti, forse troppi di noi, risucchiati da una sfiancante quotidianità si lasciano annegare nella pigrizia mentale, e non si rendono conto della sorprendente bellezza che potrebbe colpirci e avvolgerci, se solo imparassimo a vedere le cose da un’altra prospettiva, talvolta anche indossando i panni altrui (cosa che non guasta mai e che, personalmente, cerco spesso di mettere in pratica). Di fatto, allenare la mente a questo è un lavoro non indifferente, ma ho sempre ritenuto che tutto ciò che merita in questa vita vada conquistato con costanza e fatica. Se ne vale la pena, tu devi dimostrare di valere altrettanto. Liberarsi delle impalcature mentali che ci incatenano, e che per anni abbiamo costruito spinti dalla famiglia, dalla società, dalla cultura, dai media e tutto il resto può apparire impossibile, eppure si può fare. Basta volerlo. Tuttavia, come dicevo poc’anzi, occorre un ferreo allenamento quotidiano affiancato dalla maturità di cui parli. Forse non cambia la vita, forse non ci permette di conquistare la felicità – come hai acutamente osservato – ma di certo ci rende più consapevoli, più vivi e un po’ più sereni. Ed ecco che quel castello rugoso e diroccato dalla sconcertante desolazione torna al suo antico splendore!
Mi è appena saltata alla mente la canzone di un cartone animato che guardavo da bambina, ecco uno dei versi: “Ti accorgerai che in fondo ad ogni verità, se guarderai, c'è un'altra verità. Due verità per me non fanno una bugia, ma la realtà tra amore e fantasia”.
Infantili ma simpatiche parole che, sotto sotto, fanno riflettere. E si riconducono al messaggio che ci hai proposto in questa opera, da me amata quanto le altre e più delle altre… Sì, perché ogni nuova poesia che proponi mi innamora in modo diverso dal precedente, e in modo sempre più coinvolgente. Grazie, Elena, di essere la meravigliosa persona che sei. Un esempio di rara creatività e di prezioso discernimento per ognuno di noi! Un caldo abbraccio, Claudia. |