Buongiorno cara, eccomi qui per continuare il mio viaggio nelle tue storie.
Ma quanto fa male questa storia? Avere i due punti di vista diversi a mostrare la situazione in duecento anni di distanza di due innamorati, fa male… oh sì se fa male, è una cosa incredibile come un testo così breve riesca a scombussolarmi emotivamente. La sofferenza è palpabile, è fisica, e nonostante la presenza di altri il cuore non riesce a rimarginare le proprie ferite… un bambino e un compagno per lei, e una donna che potrebbe riuscire a far sfogare i bisogni di lui… eppure non funziona, si vede. Per quanto debbano vivere – forse sopravvivere, penso che il loro sia più un andare avanti giorno per giorno che non altro – non riusciranno a farsene una ragione, perché ciò che provano va al di là non solo della distanza, ma anche del tempo.
Il testo è pulito, ben steso, corretto e revisionato in ogni sua parte in modo particolareggiato: le descrizioni degli stati emotivi dei due sono vivide, entrano sotto pelle, e sono ben contestualizzati in due mondi diversi. Una piccola perla per il Writober dell’anno passato, spero di poter leggere altro di tuo presto! Alla prossima cara, e buona ispirazione! :3

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Ciao! Eccomi per lo scambio libero del Giardino.
Io ho visto Outlander fino a quando non hanno lasciato la Scozia, ho amato i paesaggi scozzesi ed è stato difficile vederli andare altrove (già in Francia ho storto il naso, ma lì sapevo che sarebbero tornati nelle Highlands).
Ad ogni modo questo è forse il momento più triste, loro due separati senza la certezza di potersi più vedere. Addirittura Claire sapendo di avere un figlio in grembo del suo amore, il quale non lo saprà mai. Deve essere devastante.
Jaime ha la consapevolezza di averla salvata, ma a che prezzo? Bellissimo il passaggio in cui pensa al suo arrivo in cielo, quando pensa che l'amore per Claire è l'unica cosa che lo salverà dal giudizio di Dio.
E poi che dire della scena di Claire con la piccola Brianna. Insieme a lei, è come se fosse di nuovo tornata nella Scozia del 1700, ed è così immersa nei suoi sogni ad occhi aperti che anche Frank le sembra Jack Randall.
Sei riuscita a restituirmi tutte le sensazioni, anche lo schifo che prova Jaime dopo essere stato con Mary e la tristezza che prova Claire per aver abusato della bontà di Frank che se l'è ripresa con sé nonostante tutto, potendo meritare di meglio che una moglie che partorisce il figlio di un altro.
In un paio di punti ci sono alcuni errori, come una virgola mancante dopo "tre mesi prima", che non aiuta la lettura e poi, personalmente userei il femminile quando dici "qualcun altro, chiunque altro". Per il resto è tutto perfetto e la lettura scorre ed è coinvolgente.
Grazie per questa bella pagina e alla prossima,
Fred ^_^

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